A una lista di minoranza viene a mancare il supporto proprio per l'essere minoranza che nulla conta

Egregio direttore,

non voglio entrare nel merito della difesa di Cambia Merate, che si difende benissimo da sola, quanto allargare un po' il discorso.

La maggior parte degli esempi di minoranza che Lei ha portato a dimostrazione di un diverso modo di fare politica, in una minoranza consiliare, viene da un diverso tempo.

Ci sono alcune considerazioni che vanno svolte.

Carlo Gibertini
In primo luogo, è evidente che esiste uno scollamento tra “politica” (a tutti i livelli) e società civile. Scollamento che non si è determinato solo relativamente alla politica nazionale, ma che si estende ormai a tutti i livelli. Spesso (ma non sempre, se ricordiamo l'esperienza Massironi) il voto è un voto di “area”. Si vota il candidato della propria parte politica, quasi indipendentemente da tutto, così come si vota un candidato consigliere noto personalmente, indipendentemente da qualunque iniziativa o scelta.

La seconda considerazione, che consegue dalla prima, è l'oggettiva difficoltà di avere un buon supporto ai consiglieri, soprattutto quelli di minoranza. E lo dico proprio dalla posizione di chi quel supporto, nel bene e nel male, ha cercato sempre di assicurarlo. Ebbene sì, non è una novità per chi mi conosce il fatto che io abbia collaborato (nel mio piccolo e con i miei limiti) con diverse minoranze consiliari (da “Insieme per Merate” in poi).

La terza considerazione, che segue per logica, è che tale supporto proprio ad una lista di minoranza viene a mancare proprio per l'essere minoranza. Se già, probabilmente, in maggioranza chi supporta può avere l'impressione di non essere incisivo, a maggior ragione in minoranza tale impressione è aumentata a dismisura proprio dal fatto che la maggioranza è numericamente “schiacciante” rispetto all'opposizione.

La penultima considerazione si basa sul fatto che questo distacco ha causato anche un sostanziale disinteresse nella gestione della cosa pubblica. Leggendo quello che propone il Suo giornale ho potuto constatare come questioni, che a livello amministrativo sembrano minuzie, raccolgono un notevole seguito e un vivace scambio. Mentre questioni più importanti raccolgono invece davvero poco ascolto e poco interesse (ricordo una notevole differenza di quantità di interventi tra la questione relativa al parcheggio di un camper nei pressi di un cimitero - questione più volte a lungo dibattuta – e la vicenda Retesalute che invece ha raccolto molti meno interventi e commenti.

In tutto questo, inoltre, manca all'opposizione la capacità/possibilità di far sentire la propria voce, proprio perché ciò che viene evidenziato, mi permetta, anche dal Suo giornale, è soprattutto ciò che viene fatto. E ciò che principalmente fa Cambia Merate sono interrogazioni perché di altre possibilità una minoranza ne ha davvero poche.
Carlo Gibertini
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