Il mastrogiardiniere/37: come far sopravvivere l'Albero di Natale dopo le feste


Buongiorno,
oggi voglio rispondere a Marco che mi chiede:

Volevo chiedere al mastro giardiniere come posso mantenere vivo l’abete di Natale che ho comprato in settimana? Vorrei tanto poi piantarlo nel mio giardino. Dove l’ho comprato mi hanno garantito che la pianta avendo le radici posso tranquillamente piantarla in giardino finito il periodo natalizio .

Caro Marco per garantire un futuro alle piante di Abies excelsa, i tipici e più comuni abeti venduti per realizzare l’albero di Natale, ci si dovrebbe attenere ad alcune regole per garantire un futuro alla loro vita.
Trasporto e invasatura
È buona norma, prima di trasportare l’albero di Natale dal luogo di acquisto alla propria abitazione, quello di legare i rami con delicatezza e tenerlo coricato durante il tragitto in auto e provvedere, una volta arrivati a casa, all’invasatura. Se l’invasatura è stata fatta da personale specializzato ,prima di portarlo a casa ancora meglio, perché gli sarà stato garantito un vaso di tre dita più grande della zolla, per poter riuscire ad infilare una buona quantità di terra attorno alle radici , poi bagnato abbondantemente, per garantire l’assestamento del terreno vicino alle radici e non rischiare che possa rimanere degli spazi vuoti senza terra tra vaso e zolla.
Bagnatura
Essendo una pianta da esterno, originaria da foreste con clima freddo ed umido, ci si dovrà preoccupare di garantirgli un'annaffiatura regolare. Mettendo un sottovaso sovra dimensionato per non rischiare di perdere l’acqua sul pavimento . Dove collocarlo L’ideale sarebbe quello di collocare l’abete all’ esterno, nel suo ambiente naturale, perché l’albero si trova già nel pieno del riposo vegetativo, quindi in giardino o sotto un porticato, ma detto questo, è in grado, per brevi periodi, di adattarsi anche all’interno di abitazioni o in altri ambienti chiusi. Mettere la pianta il più possibile alla luce vicino alla finestra perché possa continuare a ricevere la luce per eseguire la fotosintesi e non perdere di conseguenza gli aghi. Cercare di mantenete la pianta al riparo da fonti di calore, non va quindi posizionata vicino a stufe, caminetti o simili; prediligere un punto che sia il più possibile fresco , per fare in modo che l’abete mantenga i suoi aghi verdi e lucenti. Nei brevi periodi che l’abete si trova in casa, garantire un terreno sufficiente umido, così da favorire all’apparato radicale l’assorbimento dell’acqua necessaria all’idratazione delle foglie.

Regole ferree

Non fare soggiornare l’abete per più di 10 giorni in un ambiente casalingo, con le temperature che superano i 6 /7 gradi perché rischieremo, con temperature più alte, lo stimolo alla ripresa vegetativa, facendo credere alla pianta di essere arrivata alla primavera. Se la pianta è rimasta anche per brevi periodi in ambienti casalinghi riscaldati, finito le feste, per non rischiare un eccessivo stress, portarla fuori gradatamente passando in ambienti sempre più freddi, non direttamente abbandonata, alle temperature minime esterne, e farle subire di conseguenza colpi di freddo.
Quando trapiantarlo
Una volta fuori ,nel suo ambiente naturale, mantenere bagnato ogni 10 /15 giorni il terreno del vaso e aspettare che le temperature si mitigano e a fine febbraio si può con cautela svasare e piantare in una buca in giardino. Quando andrai a piantare l’abete in giardino ricordati che diventerà grande anche più di 20 metri , avrà bisogno di far crescere la sua chioma e che dovrai tenere la pianta a tre metri dal confine, per non avere problemi con il vicinato in futuro . Gli abeti di Natale sono sufficientemente rustici come piante e difficili da far morire ,tutto dipende però dai piccoli accorgimenti che ti ho suggerito e spero adotterai.
Curiosità
Gli abeti simbolo nordico per ricordare la natalità viene chiamato L’abete rosso “di risonanza”, conferisce agli strumenti caratteristiche acustiche che garantiscono una resa migliore rispetto ad altri. Dalle antiche botteghe degli artigiani liutai è ancora oggi ricercato anche per la realizzazione di strumenti musicali a corda come violini, i violoncelli e così via. Una storia di armonia, di come un albero possa conferire eleganza ad uno strumento rendendolo capace di produrre un suono unico e inconfondibile. Sono le dolci note provenienti dall’abete rosso, l’albero che oltre ad illuminare e profumare il Natale, lo canta. Il Mastro spera di aver esaudito al meglio i dubbi a Marco e vi augura buon Natale e felice anno nuovo.

Se avete domande, dubbi, curiosità, criticità del vostro verde da sottoporre al "mastro" inviatele pure a redazione@merateonline.it oppure scrivete al numero 340.957.40.11 corredando il vostro scritto possibilmente di fotografie.
Il Mastrogiardiniere
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