Verbum caro, factum est!
M° Antonello Brivio
(Associazione Culturale Eugenio Nobili)
(Associazione Culturale Eugenio Nobili)
Un passo evangelico che è l'essenza del Natale. Lo troviamo in sculture, pitture, poesie, racconti, testi e soprattutto in composizioni musicali. Il Figlio di Dio si è fatto povero ed è venuto in mezzo a noi. Povero, tra i poveri; umile, tra gli umili; ultimo, tra gli ultimi; portatore di pace e di valori universali; misericordioso e dispensatore di perdono per tutti. Palestrina, Bach, Vivaldi, Mozart, Beethoven, Bruckner, Verdi, Faurè, Sviridov, Chesnokov, Perosi. Esempi mirabili dell'esaltazione della Parola di Dio. Il Natale è, e deve essere sinonimo di ascolto, solidarietà verso tutti. Per un cristiano e non solo, il Natale non è innalzare una presenza o un evento ma, al contrario sottolineare che tutto ruota intorno al Mistero e alla scelta libera di una Donna di portare nel grembo il Figlio di Dio. La Croce della Passione rimane indissolubile al destino e alla venuta di Gesù. Ma, la Pasqua svelerà in modo definitivo il disegno di Dio. Il monito urlato in Piazza San Pietro da Papa Giovanni Paolo II (aprite le porte a Cristo), mi sembra accantonato e dimenticato. Oggi apriamo le porte al consumismo, all'effimero, all'arrivismo, alla notizia e tv spazzatura, al commercio delle armi in nome della pace, a un significato autentico di famiglia onestamente annebbiato e distorto. Il Verbo si è fatto carne ieri, come se fosse oggi. La sua incarnazione è un evento unico che dà valore alla storia di ogni persona su questa terra. L'umanità ha bisogno di ritrovare il suo valore. Rimettiamo al centro la persona. Riscopriamo il vero significato del Natale. Non vergogniamoci a dire Buon Natale, stanotte viene Gesù Bambino e cantiamo con gioia Astro del ciel, Tu scendi dalle stelle, Adeste fideles. Bellissimo questo pensiero di San Paolo VI: L'uomo ha bisogno di te, o Cristo! Da sé egli non si salva. Lo sforzo di escludere te dal pensiero moderno, dai principi direttivi del sapere e dell'attività umana, ha per risultato l'incertezza e poi la confusione e infine il conflitto della coscienza umana. Il tuo Natale, o Cristo, è perciò festa grande per il mondo, che aspira alla pienezza della vita. Non spegniamo la lampada centrale del Natale, che è la fede nel Verbo di Dio fatto uomo, ma teniamola accesa. E con te ricordiamo Maria, la portatrice di questa lampada. Amen. Natale 2022...Verbum caro, factum est!
M° Antonello Brivio