Unione Valletta: S.Maria  ''ostacola'' il suo recesso dall'Ente
Panzeri a Brambilla: non vedo l'ora che l'uscita avvenga

Come annunciato nel pomeriggio di martedì 12 dicembre, i quattro esponenti di Santa Maria Hoè all'interno del consiglio dell'Unione della Valletta hanno consegnato le dimissioni dagli incarichi di assessori e consiglieri. "Dal primo gennaio le cose cambieranno e i dipendenti torneranno al nostro ente per fornire ai nostri cittadini determinati servizi che vogliamo tornino ad essere di un certo livello" hanno dichiarato i membri dimissionari, aggiungendo che non accetteranno delibere in opposizione a questa scelta da parte dei membri dell'Unione di La Valletta Brianza.


Al centro: il presidente dell'Unione, Marco Panzeri

Le dimissioni sono state consegnate a poco più di 24 ore dal consiglio previsto dell'Unione della Valletta, tenutosi martedì 13 alle 20. In questa occasione il presidente Marco Panzeri ha voluto leggere l'articolo 7 del regolamento dell'Unione, per commentare le dimissioni dei membri del comune "associato". Come da regolamento "Il sindaco di ciascun Comune aderente è membro di diritto del Consiglio" e per tale motivo il sindaco Efrem Brambilla non può dimettersi volontariamente dal Consiglio dell'Unione, ma solo in caso di perdita della carica da "primo cittadino". Per quanto concerne i restanti membri assessori e consiglieri, il Comune di Santa Maria Hoè potrà provvedere alla loro sostituzione nella prima seduta utile successiva alla comunicazione della vacanza. Fino a che non saranno eletti i successori, i rappresentanti dovranno però restare in carica. "E' sembrato doveroso fare questa precisazione – ha dichiarato il segretario Valerio Esposito – a seguito dei fatti accaduti. Vorrei esprimere una mia opinione, con rammarico e dispiacere. Avrei preferito che i membri di Santa Maria avessero quanto meno chiesto un minimo di confronto con me, in quanto segretario dell'Unione, nell'ottica di una collaborazione proficua. Venire a conoscenza di questa notizia in modo tardivo mi ha dispiaciuto".

Come da programma, il Consiglio dell'Unione si è riunito per discutere l'unico punto all'ordine del giorno "approvazione di modifica e aggiornamento atto di indirizzo alla giunta e alla struttura organizzativa dell'Unione approvato con deliberazione del Consiglio dell'Unione n.27 del 29.07.2022". "Diversamente da come il sindaco Efrem Brambilla ha raccontato, in modo totalmente di parte, agli organi di stampa, il contenuto di questa deliberazione non blocca il recesso parziale. Anzi, agevola l'applicazione del recesso parziale perchè noi di La Valletta, diversamente da quel che pensa e dice il sindaco Brambilla, non vediamo l'ora che avvenga", sono state la parole del presidente dell'Unione Marco Panzeri. L'oggetto della delibera n.27 riguardava la calendarizzazione dei tempi per arrivare al primo di gennaio con una recesso parziale attivo. Le questioni lasciate aperte dal Comune di Santa Maria Hoè sono però molteplici, dato che non sono state revocate diverse funzioni ancora affidate all'Unione. Tra queste vi sono lo sportello unico dell'edilizia e le attività paesaggistiche, subdelegate da Regione Lombardia. Ciò significa che per queste delibere, mai revocate da Santa Maria Hoè, l'Unione dovrà continuamente derogare i servizi anche per questo comune. "Il sindaco Brambilla continua a raccontare che le funzioni paesaggistiche saranno di suo controllo – fa sapere il presidente Panzeri - ma da Regione Lombardia ho avuto ulteriore conferma che non risulta attivata nessuna pratica da Santa Maria per subentrare come comune all'Unione. Come Unione abbiamo fatto sapere ai membri di Santa Maria la problematica in corso, in tre occasioni: il 5 ottobre 2022, il 2 novembre 2022 e l'8 novembre 2022. Non desideriamo in alcun modo gestire questi servizi per Santa Maria, dunque chiediamo alla controparte di deliberare la revoca. L'elenco delle cose sfuggite dal Comune di Santa Maria Hoè è lungo e, seppur il sindaco Brambilla continui a dire che prenderà in mano molte funzioni, l'Unione non ha mai ottenuto riscontro a riguardo".


Altre attività, oltre quelle territoriali già citate, che il Comune di Santa Maria Hoè racconta di prendere in mano con il recesso parziale, ma che per via delle delibere vigenti spettano ancora all'Unione della Valletta, appartengono agli Affari generali e Servizio sociale. Nello specifico queste sono il servizio Assistenza Educativa Scolastica (AES), il servizio asili nido, le politiche sociali giovanili ed il servizio necroscopico cimiteriale. "Anche per quanto riguarda queste attività nessun membro di La Valletta Brianza sta ostacolando o non desidera la gestiona autonoma da parte di Santa Maria – ha proseguito Panzeri -. Si chiede semplicemente una delibera per chiarire se questi servizi verranno integrati nel recesso parziale e gestiti direttamente o se saranno ancora compito obbligatorio dell'Unione. Il paradosso è evidente, La Valletta è d'accordo con le parole del sindaco Brambilla, ma le delibere del Comune di Santa Maria Hoè dichiarano ancora che i seguenti servizi sono a capo all'Unione. Chiediamo chiarimenti".



Altra tematica trattata ha riguardato l'assegnazione del personale in caso di recesso parziale. "Da quanto ci risulta l'Unione ha intenzione di approvare una delibera per non consentire che il personale torni alle esclusive dipendenze del Comune di Santa Maria Hoè, ostacolando così la nostra delibera di recesso parziale" sono le parole riportate nella comunicazione di dimissione dei membri di Santa Maria dall'Unione della Valletta. Il presidente Panzeri ha totalmente negato la volontà di "ostacolare" il recesso del comune associato, ma ha voluto riportare le parole del segretario Valerio Esposito, secondo cui la deliberazione del Consiglio dell'Unione n.10 del 12.04.2022 contempla la riassegnazione totale del personale dipendente dall'Unione, a seguito di recesso in toto dal conferimento di tutte le funzioni comunali o a seguito di scioglimento dell'Unione. "La visione del sindaco Brambilla è valida. Per gestire servizi autonomamente serve personale. Però l'assegnazione va conciliata e gestita assieme. Per permettere il recesso parziale dal primo gennaio prossimo l'Unione della Valletta, in attesa di accordo tra i due Comuni sulla gestione complessiva del personale, continuerà a comandare i dipendetni a Santa Maria, rispetto alle attività che sono oggetto di recesso" ha dichiarato Panzeri, in merito al presunto "ostacolamento della delibera di recesso parziale" diffuso dai membri di Santa Maria.

"Non si può pensare che i Comune dell'Unione e di La Valletta siano tonti e possano svolgere gratuitamente, con il proprio bilancio e personale, le cinque funzioni di Santa Maria Hoè perchè sono state lasciate" ha concluso il presidente Panzeri. Tolti i servizi che il sindaco di Santa Maria Hoè dichiara di volersi occupare, i tempi di gestione delle attività per l'Unione calerebbero da 285 ore a 135 ore. Citando Bersani, il presidente Panzeri ha voluto dire che "il sindaco di Santa Maria sta navigando tra il dire ed il fare". La proposta di deliberazione è stata poi votata all'unanimità dai presenti.



Seppur avvicinandosi al recesso parziale, il clima all'Unione dei comuni della Valletta rimane sempre teso, per via di una mal collaborazione che prosegue negli anni. Le dimissioni dei membri di Santa Maria Hoè sono arrivate in un momento in cui era necessaria la piena collaborazione riguardo le funzioni ed il personale da assegnare, soprattutto visti i tempi stretti, frutto dell'attività spesso non chiara ed incentrata unicamente sulla critica proprio dei membri di Santa Maria e nello specifico del sindaco Efrem Brambilla. L'unica speranza per questi ultimi attimi prima dell'inizio del nuovo anno è che i due Comuni riescano a trovare accordi, in modo da non causare danni ai cittadini, stufi ormai da anni di litigi interni all'ente Unione.
M.Pen.
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