Santa Maria: assemblea e pranzo dell'UICI per il XXV della sezione di Lecco e S.Lucia
Prima della Messa e del pranzo sociale, si è tenuta un'assemblea per discutere il tema dell'incontro, ovvero la sordo-ciecità. "Anche se abbiamo disabilità e necessità differenti, noi associazioni dobbiamo fare gruppo e condividere tra di noi bisogni e problematiche" ha spiegato la presidente dell'UICI Lecco Paola Vassena. Per quanto riguarda strettamente l'Unione dei ciechi la presidente Vassena ha poi illustrato le modifche fatte durante l'anno, tra cui: il dimezzamento delle categorie di soci, da quattro a due; la distribuzione dei dispositivi Alexa, utili come comunicatore soprattutto per la fascia d'età meno tecnologica; la tessera associativa, al momento ancora in produzione. "Per chi vorrà esserci, venerdì 23, dalle ore 15 alle 17, ci incontreremo per lo scambio degli auguri". Maria Grazia Seva, presidente della sezione di Lecco del MAC, ha trattato l'argomento della sordo-ciecità legata al mondo ecclesiale. "O tutti o nessuno è il titolo con cui si vogliono sensibilizzare le parrocchie, affinchè ci sia inclusione e sostegno a tutti nei percorsi di liturgia, catechesi e carità. Quest'incontro è un segno importante perchè l'unione di tutte le associazioni può permettere il superamento delle barriere e la promozione di reale inclusione nella società".
La presidente MAC Lecco Maria Grazia Seva, la presidente UICI Lecco Paola Vassena e il referente Filo d'Oro Stefano Biraghi
Andrea Riva dell'ENS mentre traduce nella lingua dei segni
Ha poi preso parola il referente del Filo d'Oro, fondazione italiana per i sordociechi, Stefano Biraghi, invitato a testimoniare riguardo la realtà che vive da oltre 20 anni. Nata nel 1964 dall'intuizione di Sabina Santilli, sordocieca, di voler connettere e condividere esperienze con altre persone con la stessa disabilità, la lega del Filo d'Oro è attualmente diffusa in Italia con dieci sedi, di cui una a Lesmo. Grazie ad una ricerca fatta nel 2015, è stato riscontrato che le persone sordocieche, o con problematiche riconducibili alla sordociecità, in Italia sono 189 mila e la fondazione italiana riesce a seguire circa 900 persone all'anno. Il problema dell'assistenza rimane dunque una necessità da risolvere, in modo da aiutare cittadini in difficoltà e disagio nella vita quotidiana. "Dopo la pandemia la società è cambiata e riconosce ancor meno le disabilità. Per noi di Filo d'Oro chi ha una qualsiasi disabilità deve essere, ugualmente ai normodotati, protagonista della società, ma questa spinge nel senso opposto. La diversità viene sempre più ingigantita e crea esclusione. I più fragili vengono marginalizzati e resi spettatori, privi di poter esprimere i propri talenti. C'è bisogno di un cambiamento radicale nella società, che nasca dalle piccole comunità. Questo momento sociale è perfetto per creare rete ed un gruppo unito nei bisogni che, seppur differenti, vanno risolti per un bene comune più grande".
Il presidente di Auser Claudio Dossi
Al termine dell'incontro è intervenuto anche il presidente di Auser Claudio Dossi, invitato come sempre a prendere parte all'incontro dell'UICI. "C'è ancora tanto da fare nel mondo delle disabilità, ma rispetto agli anni passati ho riscontrato un clima molto più presente, disponibile ed attivo. La strada da percorrere è ancora lunga, ma l'importante è restare insieme nel mentre la si affronta". Terminata l'assemblea, è stata celebrata Messa e si è tenuto il pranzo sociale.