Lomagna: Giunta approva la convenzione per l'ex Jucker.10 campi da padel a giugno

Il padel, sport tanto in voga negli ultimi tempi, avrà un'ampia offerta a Lomagna, già dalla prossima estate. Ai tre campi del centro sportivo di via Carducci, la cui nascita aveva seguito un iter tortuoso e faticoso, se ne aggiungeranno in men che non si dica altri dieci nell'area ex Jucker alle porte della tangenziale Est. A gestirli sarà la Oxygene Italy Ssd Srl, che ha trovato un accordo di locazione con la proprietà, direttamente riconducibile a Micaela Goren Monti, già consigliera regionale forzista agli sgoccioli del nuovo millennio e presidente del Municipio 1 di Milano, sempre in quota berlusconiana, dal 2006 al 2011. Donna di ferro, risoluta, sembra che a Lomagna voglia correre per la realizzazione della padel arena. I campi dovrebbero essere pronti entro il 30 giugno 2023. La Giunta lomagnese ha intanto provveduto ad approvare la convenzione.


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La struttura portante, che occupa 15.170 mq dei 27.580 mq della superficie complessiva del comparto recintato, rimarrà la stessa. In una fase storica in cui si fa tanto parlare di riduzione del consumo di suolo, dunque non si vedranno sostanziali differenze nel progetto in questione. L'area permeabile sarà di appena 4.200 mq. Nella programmazione urbanistica l'amministrazione comunale aveva inteso in questo modo stimolare i privati a riqualificare un sito industriale dismesso dal 2002 e ricoperto di amianto (rimosso un paio di anni fa). L'intervento riguarda la porzione centrale dell'edificio, per circa 6.180 mq a piano terra, per cui è stato chiesto al Comune di Lomagna il cambio di destinazione d'uso da industriale a sportivo. Una modifica che riguarda anche altri 405 mq al primo piano. In nessun passaggio della convenzione e in nessuna piantina si cita l'allestimento di un bar, presente generalmente in ogni centro sportivo.

Il PGT (Piano di Governo del Territorio) prevede che nel caso in cui la trasformazione avvenga per parti e in tempi differenti - come nella fattispecie - vi sia un "progetto complessivo di come potrà svilupparsi il compendio. Una attuazione parziale deve pertanto essere accompagnata da un disegno con valore vincolante che definisca quale potrà essere l'assetto complessivo del compendio con i dovuti livelli di flessibilità e attraverso la definizione di opzioni e scenari alternativi". Avendo visionato le carte, c'è da rimanere a bocca asciutta. I disegni non anticipano granché sullo sviluppo futuro del resto dell'area, se non che la struttura rimarrà in piedi con le stesse dimensioni attuali. Non vengono azzardate ipotesi sulle destinazioni d'uso. Nemmeno le aree a standard cedute al Comune sono state calcolate su tutto il comparto ma frazionate sul singolo intervento.

Dunque, da PGT, l'area a standard con servitù perpetua ad uso pubblico costituisce un misero 10% della sola porzione di edificio interessata dalla sistemazione. Si parla di 953 mq, di cui il Comune ha voluto che se ne impiegassero 567 per farci un'area cani con dodici alberelli, una fontanella e due panchine. Nell'area a standard, che fa ad angolo tra via Marco Biagi e via Giuseppe Verdi, sono ricomprese poi una striscia di 263 mq "sistemata a verde elementare di valenza urbana" e una zona di 123 mq valida intanto per l'ingresso all'area cani e che in futuro potrebbe essere utile come accesso carraio.

 

Il punto destinato allo sgambettamento degli amici a quattro zampe è inserito in un'area per servizi di 2.760 mq, già inquadrata nel PGT, in cui dovrebbe comparire una sessantina di stalli di sosta per le automobili, un extra rispetto ai 35 parcheggi pertinenziali su una superficie di 670 mq (calcolata sempre sul 10% dell'area oggetto di intervento) che troveranno invece spazio in un tratto che dà su via Giuseppe Verdi.

Per quanto riguarda le piantumazioni, a parte i 12 alberelli si prevede la costituzione di una lunga siepe (ad altezza 80-100 cm) di un classico lauroceraso. Saranno collocati 3 esemplari ogni 2 metri. I costi e le spese relative alla gestione e alla manutenzione, ordinaria e straordinaria, delle aree a standard e dei parcheggi pertinenziali saranno a carico del committente. Il Comune dal canto suo provvederà alla raccolta dei cestini ed alla vigilanza urbana.

La società proprietaria del terreno, la Lomagna Brig Srl, ha formalmente pendente una ipoteca volontaria risalente al 2008, ma avrebbe assicurato - con una lettera di quietanza del creditore banca Intesa Sanpaolo - di aver estinto integralmente il debito.

M.P.
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