Comodamente sedute/71: esagerare ma senza la pretesa di cambiare le persone

Tutto ha avuto inizio da un regalo, e più precisamente da un barattolo di crema alle nocciole da 750 gr.
No dico, ma ci pensate a quanti sono 750 gr di crema alla nocciola spalmabile? 
Pur essendo una famiglia di super golosi, quando mi sono ritrovata davanti a quel vaso di cioccolata ho pensato che nemmeno entro Natale dell'anno prossimo ce l'avremmo fatta a svuotarlo. 
Che regalo esagerato!
Allora pensa e ripensa mi sono detta: "Quasi faccio una crostata, che per quanto esagerata possa essere in termini di calorie, almeno abbiamo speranza di terminarla entro Natale di quest'anno".
E così, detto, fatto: ho trovato una ricetta di una crostata morbida alla nutella da leccarsi letteralmente i baffi.
Diciamo che per poter utilizzare l'intero barattolo, ho preparato una crostata di dimensioni veramente esagerate, utilizzando uno stampo di 28 cm, ripromettendomi che ne avrei regalata una buona parte.

Quindi se volete cimentarvi ecco il procedimento:

CROSTATA ESAGERATA ALLA CIOCCOLATA

Ingredienti
400 g di  farina -180 g di  zucchero -2 cucchiaini di  lievito per dolci - 1 bustina di  vanillina - 1 pizzico di  sale - 1uovo intero e 2  tuorli - 150 g di  burro morbido - 750 gr di  crema alla nocciola (Nutella, ma anche altre marche saranno buonissime) - zucchero a velo 

Procedimento
Preparate una pasta frolla unendo tutti gli ingredienti come sapete fare (farina, zucchero, lievito, vanillina, sale, uova, burro) e formate un panetto liscio e omogeneo. Nel frattempo scaldate un po' il vaso di cioccolata a bagnomaria per renderla più facile da spalmare. Stendete la frolla non troppo sottile, tenendone da parte un pezzetto e adagiatela nella tortiera precedentemente imburrata e infarinata. Bucherellate il fondo e poi versate la nutella livellandola bene, non preoccupatevi se vi sembra tanta, deve essere di almeno un cm altrimenti rischia di indurirsi troppo, quindi esagerate. Con la pasta frolla rimasta preparate delle strisce sottili (più sottili della crostata) che andrete a posare sopra la cioccolata. Prima di infornare, per fare in modo che la crostata rimanga morbida, ricopritela con un foglio di alluminio e mettetela in forno nel ripiano più basso a 180 gradi per circa 30 minuti. Al termine, togliete il foglio di alluminio e lasciatela cuocere altri 10 muniti circa, finché le strisce inizieranno a dorarsi. Spolverate con zucchero a velo e lasciate raffreddare prima di servire.

Mentre preparavo questa crostata la parola esagerazione non mi usciva dalla testa. Credo che questo sia davvero un termine del quale ultimamente abusiamo un po' tutti quanti.
Se volessi definire il momento storico e sociale che stiamo attraversando, non potrei scegliere parola più adatta: esagerazione.
Pare quasi che ogni nostro gesto, atto, impresa, abitudine, abbia come obiettivo ultimo quello di tendere all'esagerazione, penso all'utilizzo della tecnologia, al cibo, all'alcool, al denaro: viviamo con il timore che tutto non basti mai a soddisfare i nostri bisogni.
E non solo, a volte per apparire brillanti, per uscire dalla mediocrità, esageriamo anche con le nostre narrazioni, i nostri racconti, le nostre o altrui vicende personali.
E ve lo dice una che ama esagerare, che prepara sempre troppo cibo, che breve troppa coca cola, e che a volte nell'enfasi della narrazione, esagera nelle descrizioni.
Però sono la prima ad ammettere che anche se praticata in buona fede, l'esagerazione non è sempre buona cosa.
Perché amplificare, esasperare la realtà non è mai la giusta via per esprimersi.
A meno che l'esagerazione come quella che vediamo soprattutto in alcune forme artistiche (dipinti, sculture, persino spettacoli teatrali) non sia talmente ben interpretata da diventare una sorta di provocazione che ci scuote e ci porta a riflettere.

L'unica cosa di cui il mondo non avrà mai abbastanza è l'esagerazione
Salvador Dalì

E prima di chiudere, lasciatemi fare due considerazioni anche sull'esagerazione natalizia.
Se ci rende felici, nel rispetto di chi ci vive accanto, esageriamo pure negli addobbi, nei regali, nel menù della vigilia e in quello di
Giovanna Fumagalli Biollo
 Natale, nelle corse frenetiche fatte fino all'ultimo giorno.
Ma poi, ricordiamoci anche di esagerare nella generosità verso chi sarà solo, sofferente e bisognoso di qualunque cosa noi possediamo in abbondanza.
Esageriamo nei sorrisi, nelle parole gentili e negli sguardi che esprimono calore e vicinanza, nelle iniziative di altruismo, nelle attenzioni a chi è in difficoltà.
A Natale temiamo sempre di scivolare nella retorica parlando di buoni sentimenti, ma se l'evento li ispira perché ignorarli?
Adoperarci per andare incontro alle aspettative delle persone care, non solo in termini di regali, ma di atteggiamenti: qualche volta esasperiamo chi ci vive accanto pretendendo qualcosa che non è in grado di darci: figli, mariti, sorelle, fratelli, colleghi: forse dovremmo imparare ad accettare di buon grado ciò che hanno da offrire senza chiedere di più.
Il primo grande proposito natalizio che voglio fare è proprio questo: accettare le persone per ciò che sono senza la pretesa di cambiarle a mio gusto e piacimento, senza esagerare nelle mie richieste.
E spero che chi mi vive accanto, se si accorge che sto esagerando, me lo faccia notare.
Amiche vi auguro una felice Domenica in compagnia delle persone a voi più care e se volete raccontarmi quali sono le vostre esagerazioni più preoccupanti, io non vedo l'ora di ascoltarle.

E naturalmente se questo articolo vi è piaciuto potete sempre fare un salto nel mio blog www.comodamentesedute.com per salutarmi, a me farebbe molto piacere. 
Rubrica a cura di Giovanna Fumagalli Biollo
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