Merate: situazione di degrado al parcheggio di via Cazzaniga. Nessun controllo, bagni rotti, urina ovunque e sicurezza zero



Non sappiamo di chi sia la responsabilità, se del titolare del Patrimonio pubblico, il sindaco Massimo Augusto Panzeri, o dell’assessore al Decoro Urbano, Fabio Tamandi. Ma una cosa è certa: nessuno dei due, tanto meno gli altri assessori meratesi, si è preso la bega negli ultimi mesi di scendere nel parcheggio di via Cazzaniga per constatarne lo stato di sfacelo.







Panzeri e l’assessore Giuseppe Procopio, per giustificare la contrarietà a mettere in atto interventi su viabilità e parcheggi in centro, assicurano che nel raggio di qualche centinaio di metri vi sono 540 stalli di sosta. Posto che nessuno andrebbe a parcheggiare in via Garibaldi per poi acquistare mezzo chilo di pane in piazza, anche l’utilizzo del parcheggio interrato di via don Cesare Cazzaniga presenta elementi tali da dissuaderne l’uso se non strettamente necessario.

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Un sopralluogo fatto giovedì 8 dicembre lo conferma: intanto ancora campeggia il cartello con l’indicazione del centro vaccinale che, come noto, è chiuso da parecchi mesi (e già questo la dice lunga sull’attenzione rivolta alla struttura pubblica); sotto il cartello subito si nota la cassetta con la manichetta dei Vigili del fuoco semi distrutta, probabilmente inutilizzabile, o comunque in pessime condizioni.









Poi si scende ai bagni (si fa per dire): puzza di urina ovunque tanto che non è possibile restarci che pochi secondi, per terra acqua proveniente da infiltrazioni mista a pipì perché – evidentemente – a causa della puzza qualcuno la fa direttamente nell’antibagno. Nella latrina maschile il lavandino è distrutto e dai calcinacci sparsi per terra si ritiene lo sia da diverso tempo; dentro vi sono estintori buttati a terra, chissà se ancora in grado di erogare il contenuto. Nel bagno femminile il boiler perde acqua a ritmo costante andando così ad allagare bagno e pavimentazione esterna. Alcuni maniglioni antipanico sono inutilizzabili.







Ci sono porte che si aprono solo a spinta. E ovunque scritte sui muri, sulle porte, sui servizi, persino dentro la cassetta dei pompieri. Senza averne la competenza, dubitiamo che gli standard di sicurezza lì sotto siano rispettati.Si aggiungano i due ascensori che nel pomeriggio di ieri erano inutilizzabili costringendo le famiglie con carrozzina al seguito a risalire dal piano interrato utilizzando il corsello della rampa delle autovetture.









E poi qualcuno si lamenta perché il giudizio sull’operato della Giunta sia (a discrezione, ovvio) inclemente?

Pensare che per l'illuminazione di superficie la Giunta Massironi stanziò la bellezza di 90mila euro e l'intera area interrata e a raso dovrebbe essere sorvegliata da telecamere. la domanda da porsi è: con tutta la spesa sostenuta c'è qualcuno che guarda le registrazioni?
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