Technoprobe: al 30 settembre ricavi per 428 milioni € (+57%). Margine lordo 195 milioni (+ 61%), ‘target price’ 9 € x azione

Il calo del 6.1% di martedì, che riporta la quotazione a 6,9 euro per azione - spiegano gli analisi - è dovuto ad una possibile leggera flessione nel 2023 dei ricavi (peraltro contenuta in un - 1%) e dell'ebitda (margine operativo lordo) nella misura del - 5% a causa della riduzione degli acquisti retail di computer, telefonini, ipad e di tutti i prodotti che utilizzano il microchip. Si tratta di una previsione sviluppata sul primo trimestre 2023 cui dovrebbe seguire un forte rimbalzo tecnico anche grazie a nuovi prodotti studiati e realizzati dai centri di ricerca aziendali.

I vertici di Technoprobe il giorno dello sbarco in Borsa. Da sinistra Roberto Crippa, Stefano Felici, Giuseppe Crippa e Cristiano Crippa

 

Ma il 2022 per Technoprobe Spa è sicuramente un anno straordinario. Il 6 si è riunita l'assemblea dei soci che oltre alla famiglia Crippa del fondatore, ing. Giuseppe, con i fratelli Cristiano e Roberto, all'amministratore delegato Stefano Felici comprende anche investitori internazionali entrati nell'azionariato dopo il classamento in borsa avvenuto nel febbraio scorso.

I risultati al 30 settembre mostrano indicatori eccezionali: ricavi 428 milioni in crescita del 57.4% rispetto allo stesso periodo del 2021. Margine operativo lordo (ricavi meno costi al netto di ammortamenti, oneri finanziari, partite straordinarie) a 195 milioni in aumento del 60.6% rispetto al 30 settembre 2021.

La posizione finanziaria netta presenta un valore positivo pari a 338 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2021; alla data la PFN era pari a 135 milioni. La crescita è dovuta alla nuova liquidità generata dall'attività per 112 milioni e ai proventi rivenienti dall'aumento di capitale predisposto al servizio della quotazione in borsa per 139 milioni.

I dipendenti sono circa duemila in 11 unità sparse tra Stati uniti, Europa e Medio Oriente ma il quartier generale resta saldamente a Cernusco Lombardone con diverse unità produttive. Avviati anche i centri di Osnago, Agrate e, da ottobre Catania.

Secondo Mediobanca, partner del gruppo con Intesa, il target price (obiettivo di prezzo) dell'azione è fissato a 9 euro. La raccomandazione degli esperti sul titolo è "outperform", cioè il valore del titolo salirà percentualmente più della media di mercato.

Sempre secondo Mediobanca il 2022 chiuderà con ricavi per 550 milioni (+ 40% sui ricavi 2021) con un margine di 242 milioni (+ 38%).

I centri studi e i laboratori aziendali sono impegnati a tempo pieno - l'azienda funziona 24 ore su 24 - alla ricerca e messa a punto di nuovi prodotti da lanciare sul mercato nel 2023. I cui impatti positivi sui conti aziendali si faranno sentire in modo marcato nel terzo e quarto trimestre.

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