Cernusco: in Consiglio comunale tengono banco le questioni di Retesalute e delle antenne 5G

Nello scontro a distanza tra segretari comunali sul caso di Retesalute a Cernusco Lombardone è emersa la linea diametralmente opposta a quella di Osnago e Lomagna. Per il vice segretario Claudio Brambilla le quote delle spese legali andavano inserite nella variazione di bilancio, invitando i segretari a fare i segretari e di non andare oltre al proprio ruolo. “Non voglio fare polemica – ha premesso Brambilla tirato in causa dal gruppo di minoranza – ma se ogni segretario comincia a formulare dei pareri su ogni cosa non torniamo più a casa. Dobbiamo fare il nostro lavoro. Non capisco quello che viene fatto altrove, secondo me non era nostro compito. Sono rimasto molto sorpreso. Se l’amministrazione mi avesse chiesto, avrei detto di fare una variazione di bilancio, come è stato”.



Anche il sindaco Gennaro Toto ha commentato la scelta di imputare la quota di 2.815 euro nella variazione di bilancio: “Retesalute non ha bisogno di altri ostacoli, dobbiamo renderla sempre più operativa”. Alla pressante richiesta della consigliera Samantha Brusadelli di avere un parere del segretario, il primo cittadino aveva tentato di tagliare corto: “Non è consuetudine interrogare il segretario in Consiglio comunale. Noi facciamo politica, non ci occupiamo dei tecnicismi su come imputare le cifre a bilancio”. La replica di Brusadelli era stata immediata: “Mi sembrava una richiesta lecita. Nel fare politica si rispettano le regole. Se vedo che sono stati sollevati dei dubbi in altri Comuni, mi sembra lecito che vengano argomentate le scelte”.


Il sindaco Gennaro Toto

Sempre su Retesalute a inizio del Consiglio comunale, la vice sindaca Renata Valagussa aveva parlato di difficoltà per l’azienda speciale nel reperire personale nel servizio di Assistenza per l’Educativa Scolastica. “A settembre erano stati trovati degli educatori ma, avendo trovato dei lavori più gratificanti in termini economici, se ne sono andati”. In generale, a parte questo problema, Valagussa ha voluto sottolineare gli aspetti positivi della nuova gestione aziendale: “L’azienda è fragile, ma sto vedendo un cambio di passo a livello metodologico. Sono contenta del riscontro che ho avuto con la Responsabile finanziaria di Retesalute che sta lavorando sul budget 2023”.


In ambito sociale, la vice sindaca ha tenuto a comunicare l’avvio di una sperimentazione che si affianca al corso di italiano per stranieri che si tiene alle ex scuole elementari in piazza della Vittoria. Il progetto consiste nel permettere alle madri di neonati di lasciare i piccoli figli al servizio di babysitteraggio svolto nella vicina palazzina dell’ex Municipio, grazie alla disponibilità offerta da una cittadina che ha aderito al PUC (Progetto Utile alla Collettività) e ad alcuni volontari dell’associazione Vo.Ce.. Al momento il servizio è stato attivato per cinque bimbi per quattro volte alla settimana.


L'assessore al bilancio Daniela Fiocchi

Tornando invece al bilancio, la cui presentazione era già avvenuta in Commissione [clicca QUI], l’assessore Daniela Fiocchi ha anticipato che sarà composto da almeno 100 mila euro il fondo messo a disposizione dei cittadini per concretizzare le proposte che emergeranno dal percorso del bilancio partecipativo.


La consigliera di minoranza Samantha Brusadelli

L’ultima manovra del bilancio 2022 non ha convinto la minoranza, specialmente per l’impiego dell’avanzo di amministrazione. L’assessore Fiocchi aveva parlato dell’applicazione di 133.973 euro di avanzo libero. Brusadelli ha dichiarato: “Riteniamo che un così ampio e indiscriminato utilizzo dell’avanzo (con questa variazione arriviamo a 690mila euro) sia frutto di un atteggiamento superficiale e di una condotta poco prudente che potrebbe esporre il nostro Comune a dover fronteggiare delle difficoltà economiche a scapito dei cittadini”. La consigliera di UPAI ha sottolineato che 45 mila euro per interventi su parchi e giardini e oltre 90 mila euro per adeguamento delle strutture e delle attrezzature degli uffici comunali: “Interventi che, utilizzando maggior oculatezza si sarebbero potuti, a nostro parere dilazionare nel tempo e finanziare con contributi regionali e/o statali” ha rincarato Brusadelli.



Di tutt’altro avviso il sindaco: “Senza l’utilizzo dell’avanzo non so come avremmo pagato le bollette. Posso garantire che non siamo qui a sperperare il denaro pubblico”. A difesa della manovra anche il capogruppo di maggioranza Gerardo Biella, che ha apprezzato invece la forte valenza politiche delle scelte compiute dall’amministrazione con la variazione di bilancio: 30 mila euro presi dai dividendi di Lario Reti Holding da destinare attraverso un bando alle famiglie bisognose, la digitalizzazione dei servizi comunali al cittadino e non solo, la cura dell’arredo urbano e l’attenzione alla salute dei cittadini con la scelta di redigere un Regolamento per limitare lo sviluppo di antenne 5G.


E proprio di questo futuro Regolamento si è iniziato a parlare in assise. Il sindaco Toto ha affermato che “ci sono studi che dicono che a quanto pare ci sono degli effetti non irrilevanti per la salute delle persone in seguito all’esposizione dei campi elettromagnetici”. L’assessore Andrea Passavanti ha spiegato quale sia l’obiettivo del Regolamento: “Vogliamo mappare sulla base di un modello standard qual è il livello di esposizione ai campi elettromagnetici sulla base delle installazioni esistenti. L’operatore che volesse installare nuove antenne dovrebbe tenere conto della situazione fotografata dal Piano, che non sarà statica, in quanto verrà ripetuta per tre anni”. È stato ribadito che verrà svolto un percorso educativo nella scuola primaria di Cernusco, a cura della ditta Polab a cui sarà affidato l’incarico di redigere il Regolamento.


Il capogruppo di minoranza Gabriele Gavazzi

Sia la consigliera Samantha Brusadelli sia il capogruppo di Un Passo Avanti Insieme Gabriele Gavazzi hanno insistito sul coordinamento con gli altri Comuni del territorio, osservando che l’antenna di un altro Comune potrebbe avere più effetti su Cernusco che non una posizionata in paese. “Non è meglio omogenizzare gli studi?” ha domandato Gavazzi. “Il nostro modello, a detta della società che abbiamo interpellato, non è impugnabile o contestabile – ha ribattuto Passavanti – Non escludo che Cernusco possa fare da capofila o che sia imitato da altri Comuni e mi auguro che gli altri Comuni adottino la stessa metrica”. Sul punto è intervenuto anche il sindaco Gennaro Toto: “Nella Conferenza dei Sindaci ho registrato la disponibilità di ascolto sul tema. Ho spiegato quali sono i servizi che offre questa società”. Il sindaco ha chiesto alla minoranza quale sia la posizione di UPAI sul tema delle antenne. “Noi siamo favorevoli all’iniziativa di adottare un Regolamento, anzi pensiamo che possa essere più efficace se fatta insieme con altri Comuni: uno da solo vale meno di tre insieme”. Non convinto però Toto che ha concluso: “Conta la Legge, sta a ogni singolo Comune decidere”.
M.P.
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