Merate: 67mila euro per i progetti formativi delle scuole. L'esposizione in commissione

Ammonta a 67mila euro la proposta di riparto dei contributi agli istituti scolastici che l'assessore al welfare Franca Maggioni ha portato in commissione. 7000 euro in più rispetto allo scorso anno.



Procedendo (nella cronaca) a ritroso rispetto alla seduta che si è tenuta in sala consigliare alla presenza dei rappresentanti dei diversi istituti, ha così esposto l'ipotesi di assegnazione dei fondi parametrati in base sia ai progetti esposti, all'originalità degli stessi, all'attenzione data agli aspetti psicologici e al numero di residenti iscritti nelle diverse scuole. Merate, tra l'altro, risulta l'unico comune che distribuisce aiuti economici anche agli istituti superiori, pur avendo un bassissimo numero di cittadini residenti.

In prima fila la dirigente Sabrina Scola, la professoressa Dorotea Perego, il dirigente Dario Crippa. In seconda fila la professoressa
Marta Fustella. Sullo sfondo a destra la dottoressa Rita Gaeni responsabile di servizio del comune


L'istituto comprensivo conta 1170 frequentanti di cui 964 iscritti. Ha fatto una richiesta di 30185 euro, si propone uno stanziamento di 29215 (che sarà naturalmente come al solito a consuntivo). L'istituto Viganò ha 1178 iscritti di cui 180 residenti. La proposta per i progetti presentati è di 14785 euro. Per il liceo Agnesi i frequentanti sono 1090 di cui 156 residenti, contributo proposto pari a 11mila euro. L'istituto Clerici ha 162 iscritti di cui 18 residenti, lo stanziamento previsto è di 4mila euro. Infine l'istituto Villoresi con 183 frequentanti e 82 residenti, la proposta è di 8mila euro.
Ad aprire l'esposizione delle offerte formative è stata la dirigente del liceo Agnesi dottoressa Sabrina Scola. Diversi i progetti attivati, in particolare con l'attenzione all'accoglienza e all'orientamento post-diploma. Ci sono iniziative di scoperta del territorio, è ripartito il gruppo interesse scala, c'è lo sport, la musica e le lingue. Una grossa fetta dell'impegno la scuola lo punta sull'assistenza psicologica ai ragazzi le cui richieste sono aumentate in maniera preoccupante, anche nella loro gravità.
Per l'istituto Viganò a relazionare è stato il professor Claudio Contento che ha parlato dei progetti legati alla formazione, all'accoglienza, all'orientamento oltre alle attività che prevedono tra le voci il teatro, la musica, lo sport, l'autodifesa. Anche qui attenzione ai problemi psicologici e opportunità di un percorso di tutoraggio da parte degli insegnanti con gli studenti delle classi prime.
Al solito originali i progetti presentati dalla professoressa Marta Fustella per l'istituto Clerici che prosegue con le "creazioni" dedicate alla città che questa volta saranno ambientate nel medioevo con un gioco da tavolo che vedrà il coinvolgimento di "personaggi" locali quali membri dell'osservatorio astronomico, i frati di Sabbiocello, un archeologo, ecc.. Nei ragazzi, ha spiegato la docente, c'è la volontà di avere questi momenti di ritrovo da trasformare poi in qualcosa di concreto attraverso le loro capacità e gli strumenti a disposizione.


Da sinistra i professori Contento, Casati e Cipriani

Per l'istituto comprensivo Manzoni era presente il dirigente Dario Crippa, reggente, unitamente alla professoressa Dorotea Perego, che dopo aver auspicato che Merate riesca ad avere dal prossimo anno un dirigente titolare, ha esposto alcune delle attività all'attenzione della commissione. Si lavora sull'inclusione e sul potenziamento delle eccellenze. Si è registrato anche per questo istituto un incremento notevole delle ore di counseling con ragazzi che hanno bisogno di essere ascoltati. Sono stati attivati diversi laboratori tra cui quello di cucina. C'è l'attenzione all'innovazione digitale e ad attività di prevenzione del cyberbullismo.
Per l'istituto Villoresi erano presenti la professoressa Casati e la professoressa Monica Cipriani che hanno ribadito la "fragilità" delle famiglie e dei ragazzi e la necessità di un supporto psicologico. Attivati progetti sull'affettività e sull'uso dei social, sui percorsi linguistici, sull'orientamento e in particolare su come i ragazzi si vedono nel futuro, sull'uso consapevole della tecnologia. Nelle classi prime è partito anche il progetto Stem con un'ora di tecnologia.
S.V.
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