Airuno: il sindaco su bando sport e deleghe a Ferrario
Il capogruppo di maggioranza di Airuno Bruno Ferrario non è voluto tornare sui suoi passi e riappropriarsi della delega "Sport" che quest'estate aveva rimesso al sindaco Alessandro Milani a fronte della mancata candidatura del Comune a un bando - denominato "Sport e Periferie" - che avrebbe contribuito alla realizzazione di una palestra sul territorio comunale (qualora fosse stato vinto). Come annunciato, nella serata di mercoledì 30 novembre, in sede di consiglio la delega passerà dunque nelle mani dell'assessore Claudio Rossi. A fronte della vicenda, il primo cittadino ha voluto esprimere le motivazioni per cui l'amministrazione decise di non candidarsi al bando in questione. "Rispettiamo la decisione del consigliere - ha spiegato Milani, - come sindaco avrei voluto che la delega rimanesse a lui, per questo gli ho chiesto di prendere del tempo per pensarci. Abbiamo avuto una visione diversa sulla questione, ma il rispetto e la stima rimangono, non c'è nessun rancore nei suoi confronti".
Circa le motivazioni espresse dal Consigliere Ferrario per la remissione della delega allo Sport, esprimo delle considerazioni e intendo spiegare le ragioni per cui non abbiamo potuto partecipare al Bando “Sport e Periferie”.
Dapprima tengo a sottolineare che rispetto la decisione presa dal Consigliere, perché il bello della democrazia consiste proprio nella diversità delle opinioni.
Nonostante questo, cari concittadini, non le condivido e mi rammarica molto questa sua decisione, perché come ho sostenuto mesi addietro e per la stima nei confronti del Consigliere Ferrario, l’ho invitato più volte a voler ritornare sui suoi passi.
L’Amministrazione Comunale mesi addietro non ha partecipato al Bando Sport e Periferie non per mancanza di interesse nel voler perseguire “l’obiettivo palestra” ma perché quest’ultimo non aveva i requisiti adatti al nostro caso e nello specifico alla nostra idea di sviluppo urbanistico del territorio. Dapprima già dal titolo del Bando “Sport e Periferie”, risulta evidente un taglio e un contesto specifico il cui focus guarda alle grandi realtà periferiche, aspetto che non ha nulla a che fare con Airuno, perché non abbiamo i requisiti e la valutazione di una periferia problematica come invece potrebbe avvenire nel tessuto di una grande città.
In primis, per poter partecipare con successo ad un bando è necessario presentare un progetto definitivo-esecutivo che noi non abbiamo mai avuto sulla palestra (e nemmeno l’abbiamo trovato “nei cassetti” quando ci siamo insediati nel 2019); in secundis, per poter giungere ad un progetto concreto occorre disporre di un terreno adatto allo scopo per sviluppare una progettualità seria e noi ad oggi ancora non lo abbiamo. L’area ex Petrol Dragon che si era ventilata come ipotesi, pur essendo vasta, non è per nulla adatta ad una palestra comunale perché ubicata in un’area non idonea, non fornita di servizi quali possono essere parcheggi adatti, una corretta illuminazione ed altri servizi correlati; e tutto questo necessario apparato di contorno avrebbe i propri costi importanti da non sottovalutare e che esulano dal finanziamento di un bando. Si aggiunge, soprattutto, che i numerosi tecnici ascoltati e ai quali si è chiesto un parere hanno vivamente sconsigliato questa ipotesi. Oltre al nostro Ufficio Tecnico Comunale, abbiamo interpellato architetti competenti in materia sportiva e un urbanista di esperienza; tutti si sono espressi bocciando l’idea. Una palestra comunale ha un senso e disporrebbe di un adatto contesto urbanistico se in continuità e adiacente al polo sportivo già esistente, ovvero accanto al nostro Centro per il Tempo Libero (CTL); infatti, l’Amministrazione Comunale in questo anno ha lavorato anche per sondare la disponibilità dei terreni confinanti al CTL stesso.
Non ci siamo disinteressati al tema palestra, ma stiamo valutando le condizioni migliori per i cittadini, per una corretta fruibilità della stessa, in attesa di un’area adatta e dunque di un progetto concreto per poterla candidare ad un Bando dedicato. Tutto questo e nonostante i due anni di pandemia da affrontare e con una guerra alle porte dell’Europa che incombe anche su di noi, non abbiamo mai perso di vista i nostri obiettivi, tra cui questo in oggetto.
Dapprima tengo a sottolineare che rispetto la decisione presa dal Consigliere, perché il bello della democrazia consiste proprio nella diversità delle opinioni.
Nonostante questo, cari concittadini, non le condivido e mi rammarica molto questa sua decisione, perché come ho sostenuto mesi addietro e per la stima nei confronti del Consigliere Ferrario, l’ho invitato più volte a voler ritornare sui suoi passi.
L’Amministrazione Comunale mesi addietro non ha partecipato al Bando Sport e Periferie non per mancanza di interesse nel voler perseguire “l’obiettivo palestra” ma perché quest’ultimo non aveva i requisiti adatti al nostro caso e nello specifico alla nostra idea di sviluppo urbanistico del territorio. Dapprima già dal titolo del Bando “Sport e Periferie”, risulta evidente un taglio e un contesto specifico il cui focus guarda alle grandi realtà periferiche, aspetto che non ha nulla a che fare con Airuno, perché non abbiamo i requisiti e la valutazione di una periferia problematica come invece potrebbe avvenire nel tessuto di una grande città.
In primis, per poter partecipare con successo ad un bando è necessario presentare un progetto definitivo-esecutivo che noi non abbiamo mai avuto sulla palestra (e nemmeno l’abbiamo trovato “nei cassetti” quando ci siamo insediati nel 2019); in secundis, per poter giungere ad un progetto concreto occorre disporre di un terreno adatto allo scopo per sviluppare una progettualità seria e noi ad oggi ancora non lo abbiamo. L’area ex Petrol Dragon che si era ventilata come ipotesi, pur essendo vasta, non è per nulla adatta ad una palestra comunale perché ubicata in un’area non idonea, non fornita di servizi quali possono essere parcheggi adatti, una corretta illuminazione ed altri servizi correlati; e tutto questo necessario apparato di contorno avrebbe i propri costi importanti da non sottovalutare e che esulano dal finanziamento di un bando. Si aggiunge, soprattutto, che i numerosi tecnici ascoltati e ai quali si è chiesto un parere hanno vivamente sconsigliato questa ipotesi. Oltre al nostro Ufficio Tecnico Comunale, abbiamo interpellato architetti competenti in materia sportiva e un urbanista di esperienza; tutti si sono espressi bocciando l’idea. Una palestra comunale ha un senso e disporrebbe di un adatto contesto urbanistico se in continuità e adiacente al polo sportivo già esistente, ovvero accanto al nostro Centro per il Tempo Libero (CTL); infatti, l’Amministrazione Comunale in questo anno ha lavorato anche per sondare la disponibilità dei terreni confinanti al CTL stesso.
Non ci siamo disinteressati al tema palestra, ma stiamo valutando le condizioni migliori per i cittadini, per una corretta fruibilità della stessa, in attesa di un’area adatta e dunque di un progetto concreto per poterla candidare ad un Bando dedicato. Tutto questo e nonostante i due anni di pandemia da affrontare e con una guerra alle porte dell’Europa che incombe anche su di noi, non abbiamo mai perso di vista i nostri obiettivi, tra cui questo in oggetto.
Il Sindaco
Alessandro Milani
Alessandro Milani