Osnago: Brivio fa il gioco delle tre carte per sostenere le spese legali di Retesalute

La vicenda di Retesalute continua a riservare colpi di scena, con una politica che non riesce a compattare posizioni chiare ed univoche. A distanza di oltre due mesi dall'ultima Assemblea dei soci in cui i Comuni hanno deciso di sobbarcarsi le spese legali di 93.309 euro, comprensive dei 22 mila euro per lite temeraria, ancora mancano i fatti. Le difficoltà tra gli Enti locali sono emerse in superficie durante il Consiglio comunale di Osnago di venerdì 25 novembre. L'amministrazione guidata da Paolo Brivio attraverso un emendamento dello stesso sindaco ha eliminato la specifica voce "Copertura costi soccombenza causa legale Retesalute". Ha invece allocato nel fondo di riserva una cifra di pari importo alla quota parte di quanto richiesto: 3.497 euro. In pratica facendo il gioco delle tre carte. Mettere una somma generica, senza una specifica denominazione dello scopo, è come non appostarla. Una manovra anomala se fatta a fine novembre, dal momento che il prelievo dal Fondo di riserva può essere deliberato dalla Giunta sino al 31 dicembre.

Il sindaco Paolo Brivio


Il primo cittadino osnaghese ha ammesso cosa avesse deliberato l'Assemblea dei soci, a fronte della richiesta del CdA di non far chiudere in rosso la prima gestione post ritorno in bonis dalla procedura di liquidazione dell'azienda speciale. Ha sostenuto Brivio: "Naturalmente a valle di quella decisione politica dell'Assemblea si è scatenata o si sta scatenando o si scatenerà - non si capisce bene - una discussione tra addetti ai lavori, segretari e ragionieri, ognuno dei quali la vede in modo diverso rispetto alla soluzione da dare. La cifra per noi ammonta a poco meno di 3.500 euro, il tema è delicato, non voglio banalizzarlo. Ci sono Comuni che hanno deciso tranquillamente di operare attraverso una variazione di bilancio. Il nostro segretario ci ha consigliato prudenza alla luce di una serie di ragioni di carattere tecnico-giuridico per cui per il momento non prevediamo un'appostazione specifica di questa cifra".

 
Con la versione pre-emendamento comunque il sindaco non avrebbe speso la cifra fin quando non fossero state fatte delle verifiche sul come e se utilizzare la somma. Ha infatti dichiarato il primo cittadino: "La ragioneria, d'intesa con me, aveva previsto di applicare 3.497 euro per quello scopo con l'intenzione di stanziarli ma senza erogarli fintanto che non fosse chiara la procedura. Il segretario ha ritenuta sbagliata anche questa previsione e quindi andiamo a costituire un Fondo di riserva di queste dimensioni che, se questo sarà il modo corretto e toccherà veramente ai Comuni pagare, utilizzeremo in futuro per pagare la nostra quota parte".

 
Insomma quella che in Assemblea dei soci era parsa una pretesa esagerata del sindaco di Merate Massimo Panzeri ora starebbe prendendo corda tra i suoi omologhi o tra gli apparati tecnici. Ma è proprio Panzeri, presidente dell'Assemblea dei soci di Retesalute, ad essere stato velatamente additato dal segretario di Osnago Giovanni Balestra. Con la bozza di verbale alla mano, il dott. Balestra ne ha letto un frammento: "L'assemblea accetta la proposta del CdA di un contributo straordinario pari a 93.309 euro per la copertura dei costi legati alla causa giudiziaria, riservandosi di richiedere un parere ai segretari comunali circa azioni o responsabilità verso terzi". Quella riserva, ha poi puntualizzato il segretario, ha come soggetto l'assemblea dei soci. Organismo politico che non ha ancora convocato i segretari per esprimere delle valutazioni. "Il problema è che nessuno di noi segretari, a quanto ne so io, è stato interpellato dall'assemblea dei soci - ha detto Balestra - Non è arrivata una convocazione per fare un confronto e verificare cosa fare. Se le parole hanno un significato, laddove l'assemblea stessa accettando la proposta del CdA scrive nel verbale di riservarsi di chiedere un parere ai segretari circa azioni o responsabilità verso terzi vuol dire che qualcosa ci sarà da verificare. Io come i miei colleghi sono disponibile a dare il mio contributo".


Balestra ha sostenuto di aver già elaborato una sua posizione nero su bianco, ma che non ha inteso pubblicizzare in attesa del confronto. Ora, al netto di un problema di comunicazione alla base e di tempistiche oceaniche, l'eccesso di zelo del segretario è piuttosto evidente per chi all'Assemblea dei soci era presente e può testimoniare che la proposta di ascoltare i segretari era stata avanzata dal sindaco di Casatenovo Filippo Galbiati e mai votata. Forse anche per questo il segretario Balestra ha parlato di un difetto di trasparenza.

 
Brivio ha poi commentato: "Il segretario ha ragione, noi sindaci abbiamo chiesto un parere, non l'ha chiesto l'assemblea. Io al presidente Colombo ho più volte sollecitato un confronto con i segretari, speriamo che questo confronto ci sia presto". Il sindaco, in un altro rapido passaggio del proprio intervento, ha rivelato che peraltro "l'eventuale fattura di Retesalute per la copertura delle spese legali" non è ancora stata recapitata ai Comuni.

Il consigliere Vittorio Bonanomi

Di "vicenda triste" ha parlato il consigliere di minoranza Vittorio Bonanomi. "Oggi siamo qui ad appostare una variazione di bilancio per far fronte a delle spese legali dopo aver fatto fronte alla copertura per 150 mila euro ad un buco di bilancio su cui lei non ci ha dato spiegazioni e dettagli - ha commentato aspramente Bonanomi rivolgendosi al sindaco - Adesso per una lite temeraria dobbiamo appostare altri soldi per una causa che non aveva ragione d'essere e non abbiamo capito dove volete appostarla". La replica del sindaco non si è fatta attendere e si è cercato di difendere: "Ognuno ha le sue responsabilità ma non l'ho fatto io il buco di bilancio. Non ho fatto io la lite temeraria: è una iniziativa assunta dal collegio dei liquidatori che si è risolta nel giudizio dato dal giudice". La minoranza si è astenuta nella votazione sull'emendamento.
M.P.
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