Parco Curone: gli affreschi votivi e le cappellette riacquistano splendore nel calendario '23

Anche quest’anno il Parco di Montevecchia e Valle del Curone ha presentato, nella mattinata di sabato 26 novembre presso la sede del parco Cascina Butto, la stampa del calendario 2023.


Michele Cereda, Michele Villa, Giuseppe Sardi, Marco Molgora, Cesare della Pietà e Rina Ghezzi

Seguendo la tradizione degli ultimi anni, le foto sono state attinte dall’ampissimo archivio fotografico lasciato da Sandro Massimo Maggioni e reso disponibile dalla compagna di vita Rina Ghezzi. Giuseppe Sardi, Rina Ghezzi e Francesca Brambillasca si sono occupati del coordinamento editoriale, Sandro Borsa si è dedicato al restauro digitale delle foto mentre Michele Villa e Silvia Maria Sardi hanno curato i testi.



Mentre il calendario 2022 si era concentrato sui terrazzamenti della zona, in questa edizione l’oggetto d’interesse sono stati gli affreschi e le cappelle votive presenti sul territorio del parco, alcune sopravvissute più di altre agli anni e alle intemperie. La particolarità di queste immagini è che alcune sono semplicemente inserite nel contesto naturale, altre invece nella vita contadina dell’epoca mostrando momenti della quotidianità: due contadini che pesano con la stadera il prodotto dei loro campi, due donne di generazioni diverse che si concedono un momento di riposo all’ombra di un portico di Bagaggera.


Il direttore Michele Cereda e il presidente Marco Molgora

Prende così forma un quadro degli anni 80 e 90, prima che ci fosse la fase di abbandono che ormai è stata superata negli ultimi 20 anni. Nella prefazione del calendario, il Cardinale Gianfranco Ravasi collega la realizzazione di queste cappelle votive alla fede semplice e sincera che in questi anni si è persa. Le piccole riproduzioni di culto documentate non vengono più tutelate come un tempo, sia da parte dei cittadini che dalle istituzioni, si è un po’ perso quel legame alla sfera religiosa che regolava le diverse fasi dell’attività agricola e l’influenza che i Santi protettori avevano sulla vita quotidiana e sulla riuscita della semina.





Il presidente del parco Marco Molgora spiega però che l’obbiettivo del calendario è tenere la comunità legata alle tradizioni e alla cultura, alle radici del nostro territorio, per tenere attivo un collegamento con la storia dalla quale veniamo. Proprio per questo motivo Michele Villa, Gev del parco, si è recato personalmente nei luoghi immortalati da Maggioni per coglierne l’essenza e confrontarsi con i superstiti che hanno fatto parte di queste realtà del passato.


Il calendario verrà distribuito come di consueto alle istituzioni e sarà disponibile all’acquisto presso le sedi di Cascina Butto e a Ca’ Soldato con un contributo di 5 euro.

Durante l’incontro il direttore del parco Michele Cereda ha presentato inoltre il libretto “Alberi e arbusti dei monti di Brianza” realizzato all’interno di un progetto Cariplo “capitale naturale nel monte di Brianza” finanziato alla fine del 2017, realizzato nel periodo successivo e che ha unito enti del territorio partenariato.



Si è voluto realizzare un opuscolo che potesse consentire la scoperta del territorio da parte dei ragazzi che fanno educazione ambientale presso il parco. Le masse di bosco sulle colline sono ciò che caratterizza maggiormente la nostra zona dal punto di vista naturale, la conoscenza degli alberi risulta quindi il modo più facile per approcciarsi a questo mondo, è un primo step per conoscere ciò che caratterizza la nostra terra. Il libretto da colorare è stato realizzato grazie all’ufficio di educazione ambientale in collaborazione con l’intero personale del parco e i volontari del servizio civile. Per ora sarà offerto gratuitamente nell’ambito delle iniziative in collaborazione con le scuole, ma in futuro sicuramente verranno attuate delle ristampe.


Molgora ha concluso l’incontro mostrandosi soddisfatto dell’interesse da parte dei cittadini nei confronti delle iniziative organizzate. La settimana scorsa si è chiuso il progetto Interreg Interraced finanziato dalla comunità europea del quale il Parco di Montevecchia ne era il capofila e che ha coinvolto un pezzo di territorio svizzero, la Valtellina e il monte Barro. L’obbiettivo era quello di recuperare i muretti a secco che hanno consentito di coltivare colline e montagne per secoli. Il parco ha organizzato un corso di formazione teorico e pratico sulle tecniche costruttive delle strutture realizzate in muratura a secco che ha riscosso un grande successo: ha visto la partecipazione di circa 90 persone nel corso delle 7 settimane di svolgimento e ha portato alla realizzazione di un muretto a secco nel sentiero che collega Cascina Butto al parcheggio di via Belsedere.

Per rimanere informati sulle iniziative del parco si può consultare il sito www.parcocurone.it oltre alla pagina Facebook parcomontevecchiacurone. Per contattare direttamente gli uffici scrivere a info@parcocurone.it o chiamare il numero 0399930384.
I.bi.
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