Asst: la giornata contro la violenza sulle donne. I dati con gli accessi ai pronto soccorso
L'Azienda Socio Sanitaria Territoriale di Lecco, anche quest'anno, ha deciso di aderire al programma dell'Osservatorio Nazionale promuovendo numerose iniziative all'interno dei suoi Presidi Ospedalieri di Lecco e Merate.
Nella settimana del 25 novembre medici, ostetriche e personale infermieristico dell'Ospedale "Alessandro Manzoni" di Lecco e dell'Ospedale "San Leopoldo Mandic" di Merate indosseranno il simbolo "Stop violence against womem" da apporre sulla loro divisa a testimonianza della condanna verso ogni forma di violenza di genere.
Negli spazi antistanti le hall di ingresso dei due presidi ospedalieri, nei Pronto Soccorsi generali e nei Pronto Soccorso ostetrici sarà posizionata una sedia rossa in memoria delle donne vittime di violenza.
A fare da contorno diversi poster, realizzati dalle stesse ostetriche dell'ASST di Lecco, con immagine suggestive.
Per raccontare la violenza sarà posizionato un grande albero dove chiunque, sulle sue foglie tutte colorate e diverse, potrà scrivere le proprie emozioni o il proprio vissuto su questo delicato e importante tema.
Lunedì 21 novembre è stato organizzato, in collaborazione con il Comune di Lecco, Ente Capofila della Rete S.T.A.R. della provincia di Lecco, il convegno formativo, rivolto a tutti i professionisti dell'ASST di Lecco e ai componenti della Rete S.T.A.R., dal titolo "Contrastare la violenza verbale a partire dal linguaggio di genere".
Nel corso della mattinata sono stati presentati anche i dati della ricerca quali-quantitativa sugli stereotipi di genere in sanità, promossa dalla Fondazione ONDA e a cui l'ASST di Lecco ha partecipato.
"La violenza di genere è una grave emergenza sociale che necessita della massima attenzione" ha commentato Francesca Merzagora presidente della Fondazione Onda "e per prevenire e proteggere le vittime di violenza servono iniziative mirate per far sì che le donne chiedano aiuto da subito. Attraverso questo (H)-Open Week vogliamo avvicinare le donne alla rete di servizi antiviolenza che dispongono di percorsi di accoglienza protetta e progetti di continuità assistenziale e di sostegno".
"La giornata del 25 novembre è un appuntamento importante per rinnovare l'impegno della nostra azienda nella lotta alla violenza contro le donne" il commento del direttore generale di Asst Paolo Favini "Ho accolto con vivo interesse il convegno organizzato da Luciarosa Olivadoti per contrastare la violenza verbale a partire dal linguaggio di genere. Parallelamente alla violenza fisica esiste una violenza verbale che, molto spesso, accade ancor prima della violenza fisica e anch'essa si traduce in cicatrici profonde nell'anima delle donne. Da anni i medici, gli infermieri e le ostetriche del Pronto Soccorso di Lecco e Merate lavorano nell'assistenza e nella cura delle donne che accedono ai presidi vittime di violenza. Le accolgono, medicano le loro ferite e le avviano ad un processo di presa in carico - anche attraverso le associazioni che collaborano con noi - al fine di aiutarle e difenderle dalla violenza subita".
"Nonostante la rappresentanza femminile nel settore sociosanitario sia aumentata, sussiste ancora un pregiudizio di genere che la pandemia da CoViD-19 ha esacerbato ulteriormente" le parole di Luciarosa Olivadoti, Responsabile Sviluppo Professionale e Ricerca e referente in tema di "Violenza alle donne" per l'azienda "Tutti i responders dell'ASST di Lecco che hanno partecipato alla ricerca qualitativa hanno dichiarato di aver subito, o assistito, almeno ad un episodio di violenza verbale e che le lavoratrici risultano più esposte anche in virtù della loro maggiore presenza in ambito sanitario.
La violenza verbale è strettamente correlata all'uso del linguaggio che quotidianamente utilizziamo. Molti modi di dire, luoghi comuni e battute divertenti sulla diversità di genere contribuiscono alla creazione di uno scenario e di un rumore di fondo che inevitabilmente intacca e condiziona la quotidianità di ogni donna".
"I dati relativi agli accessi ai Pronto Soccorsi dell'ASST di Lecco, dell'anno in corso, allarmano tutti noi che siamo parte attiva di una comunità in cui la donna è giornalmente vittima di violenza psicologica e fisica" ha detto infine Paolo Schiavo, medico del pronto soccorso del Manzoni
"Il giorno in cui non registreremo più accessi per questo motivo è ahinoi lontano. Da medico e da uomo credo che il percorso da compiere vorrebbe vedere alla base una alleanza strategica tra i generi solo per poter pensare di arginare e ridurre questo fenomeno".
Venendo ai numeri trovano purtroppo conferma le parole di quest'ultimo professionista.
Nel 2021 le donne vittime di violenza che si sono rivolte al pronto soccorso dell'ospedale di Lecco sono state 99 nel 2021 (84 italiane e 15 straniere) e 91 alla data del 31 ottobre (74 italiane e 17 straniere). A Merate se ne sono presentate invece 85 nel 2021 (69 italiane e 16 straniere) e 74 alla data del 31 ottobre (59 italiane e 15 straniere).
Non sono esenti purtroppo i casi di adolescenti.
Nel 2021 le vittime con età inferiore a 16 anni sono state 8, 2 che si sono rivolte a Merate e 6 a Lecco. Coloro che invece avevano più di 16 anni in totale sono state 176 (83 al Mandic e 93 al Manzoni).
Nel 2022, alla data del 31 ottobre, si sono rivolte 6 giovani di età inferiore ai 16 anni (2 a Merate e 4 a Lecco) e 159 con età superiore (72 al Mandic e 87 al Manzoni).