Merate: con ''Ora Basta'' Eliana Di Caro parla agli studenti delle Madri della Costituzione

In occasione dell'imminente Giornata Internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne, il gruppo di associazioni meratesi "Ora Basta!" ha organizzato, la mattina di venerdì 18 novembre, un incontro tra le classi quarte e quinte dell'IIS Viganò e del Liceo Agnesi con la giornalista e scrittrice Eliana Di Caro, autrice del recente testo "Le Madri della Costituzione". L'obiettivo preposto è stato quello di far conoscere, agli studenti delle superiori, che la Carta fondante della Repubblica italiana non ha solo "padri", ma anche delle "madri", donne la cui presenza ed impegno politico furono centrali per rendere la nostra Costituzione simbolo di parità per il genere femminile.

Gli studenti di quarta di Viganò e Agnesi ed Eliana Di Caro al centro

Durante l'incontro gli studenti hanno dialogato in modo attivo con Di Caro riguardo la vita, l'opera e la figura della donna nella scoietà e politica odierna.

Nata a Matera, Eliana Di Caro è giornalista al Sole 24 Ore dal 2000: dopo aver lavorato al mensile Ventiquattro e alla redazione Esteri del quotidiano, dal 2012 è al supplemento della Cultura "Domenica", nel ruolo di vice caposervizio e curatrice delle sezioni di Storia ed Economia e società. "Ho cercato col tempo un mio bacino di interesse, un argomento da trattare ed approfondire che mi stesse a cuore" ha spiegato Di Caro. "Mi sono poi accorta che l'argomento donne fosse tralasciato e non inserito in profondità nel dibattito politico. E' a quel punto che ho deciso di studiare ed analizzare la storia e le figure di tutte quelle donne che hanno impattato nella storia del nostro paese. In particolare decisi di scrivere riguardo le madri della Costituzione, per via della scarsità di opere a riguardo".

 

Il 2 giugno del 1946 gli italiani scelsero la Repubblica. Soprattutto, la scelsero anche le italiane, che andarono per la prima volta alle urne per quelle storiche elezioni. Tra i 556 parlamentari che scrissero la Costituzione c'erano 21 donne, oggi dimenticate dai più: il loro ruolo nell'Assemblea Costituente fu decisivo nel riconoscere i principi che sanciscono la parità nell'ambito della famiglia e del lavoro, e più in generale nel fare in modo che la società di questo Paese si aprisse alla modernità. Le loro vite - tra la Resistenza, l'attivismo politico, le lotte sindacali, l'impegno nella scuola - parlano da sole: per questo bisogna conoscere le madri della Costituzione. "Si parla di figure simboliche e decisive nella politica del nostro paese. Pur essendo tutte diverse per estrazione sociale e colorazione politica hanno intuito quanto fosse necessario collaborare per mettersi al servizio del paese e del futuro dei cittadini" ha aggiunto Di Caro.

 

Dopo aver parlato di alcune delle donne che più la ispirarono, tra cui Teresa Mattei, Angelina Merlin e Adele Bei, Di Caro si è accentrata, per via anche di una domanda degli studenti, sulla figura di Nilde Iotti. Donna dalle molte sfaccettature, Nilde Iotti venne per anni considerata non in grado del ruolo politico, per via di una relazione sentimentale con Palmiro Togliatti che la oscurava agli occhi di molti, anche dei suoi stessi compagni di partito. Con il tempo e successivamente alla morte di Togliatti, a Nilde Iotti venne riconosciuto il suo grande valore politico, tanto da divenire la prima donna presidente della Camera dei Deputati. Iotti rappresentò il futuro e le speranze delle donne, che potevano vedere una loro rappresentante tra le più alte cariche di stato. Molte furono le lotte politiche portate avanti dalla ex presidente della Camera, per il bene delle donne: nel '70 promosse il diritto al divorzio, combattendo con forza quando tentarono successivamente di abrogarlo; nel '75 riforma il principio della famiglia, con parità all'interno del nucleo familiare; nel '78 contribuì ad approvare la legge sull'aborto.

 

In conclusione gli studenti hanno chiesto a Di Caro se ritenesse completo il lavoro di uguaglianza di genere, iniziato proprio dalle donne costituenti. "Sicuramente non siamo ancora arrivati a considerare le donne al pari degli uomini. Molti sono i torti nei confronti di donne, madri e lavoratrici nella nostra società, per non parlare di paesi in cui vengono addirittura negati i diritti fondamentali. Questo però non deve demoralizzare le donne, ma incentivarle a dare il massimo in ogni ambito della loro vita, così da raggiungere i risultati sognati. Molto è stato fatto negli anni e non ci si può fermare ora". Ricollegandosi poi alla politica, Di Caro ha espresso la sua felicità ed il suo orgoglio nell'avere una Premier donna, al di là di gusti politici. "Il solo avere una rappresentante donna come Premier mi fa sperare in un futuro di pari opportunità per tutti. Purtoppo oggi in politica sono poche le figure femminili, molte delle quali presenti per via dalle quote rosa. Speriamo che col tempo la nostra politica si possa arricchire di figure femminili di livello, proprio come lo sono state le madri della costituzione".

M.Pen.
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