Merate: è morto il dottor Giacomo Romerio, figure tra le più illustri della città. 25 anni in Consiglio, sindaco dal 1985 al ‘90


Il dottor Giacomo Romerio

Il sindaco buono se n'è andato. Giacomo Romerio si è spento oggi in una stanzetta del San Leopoldo Mandic dove era ricoverato da qualche tempo a seguito di un intervento chirurgico resosi necessario per la rottura del femore. Romerio da tempo si era ritirato presso la casa di riposo di Brivio. Fino a qualche anno fa non mancava ad alcuna cerimonia pubblica, dal 25 aprile al 4 novembre. Del resto il suo attaccamento alla nostra città era uno dei tratti caratteristici del dottor Giacomo, alto funzionario dell'ospedale di Circolo di Lecco, da sempre esponente di primo piano della Democrazia Cristiana di Merate. Nel 2009 aveva ottenuto la Civica benemerenza per il lavoro svolto anche come Difensore Civico, dal 2000 al 2009, un compito che aveva assolto con la consueta gentilezza, passione e rigore giuridico.

In Consiglio comunale era entrato nella tornata elettorale del 22 novembre 1964. Si vota per la prima volta col sistema proporzionale, esteso per legge anche ai comuni con 5mila abitanti. In campo i partiti si presentano per la prima volta singolarmente: Dc, Partito Comunista, Partito Socialista, Partito Socialdemocratico e Partito Liberale. Venti i seggi in palio. La Democrazia Cristiana vince col 62% dei consensi; Giacomo Romerio si piazza al terzo posto per preferenze, 416 contro le 518 del sindaco uscente cavalier Enrico Ferrario e di Luigi Zappa (664) che sarà poi eletto sindaco da Consiglio comunale con i 12 voti della Dc e 8 schede bianche delle opposizioni. Il dottor Romerio entra subito in Giunta come assessore effettivo.

Il 7 giugno 1970 si torna al volto e anche questa volta Romerio viene eletto conquistando il terzo posto come preferenze dietro a Zappa e Ferrario.

Nel 1975 inizia il primo mandato Giuseppe Ghezzi - il numero dei consiglieri nel frattempo è salito a trenta - sempre con il dottor Romerio accanto come esponente della Giunta.

Di nuovo eletto anche nel 1980 e quindi, nel 1985 la candidatura a sindaco. Romerio resterà in carica fino al 1990 quando passera la guida di Merate a Mario Gallina.

Foto del 1964: In occasione della targa a Papa Giovanni XXIII.
Al centro il sindaco Luigi Zappa, a destra Giacomo Romerio e a sinistra il fratello del Pontefice

 

Tra le sue prime mosse l'idea del polo della sicurezza. I primi giorni di dicembre del 1986 convocava tutti i sindaci del territorio per sottoporre loro il grande progetto di dare vita ad un polo della sicurezza comprendente la tenenza dei carabinieri, il distaccamento dei vigili del fuoco e la sede della protezione civile. Un progetto da 5 miliardi di lire da cofinanziare tra tutti i comuni dell'area meratese-casatese. In particolare il dottor Romerio puntava a dare una sede decorosa ai "pompieri" una tradizione in città affidata più che altro a volontari e ausiliari inviati da Lecco per rispondere 24 ore su 24 al centralino del vetusto edificio di piazza San Bartolomeo, accanto all'omonima chiesetta. All'epoca operavano una ventina di vigili per lo più volontari che piombavano a bordo di motorette e utilitarie al suono della potente sirena antiaerea montata sul palazzo Tettamanti (e sparita, pare, durante i lavori di ristrutturazione al tetto).

Il 13 giugno scorso aveva compiuto 87 anni.

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