Da Merate a Capo Nord: Augusto Cogliati rivive la sua impresa

"Merate-Capo Nord. Solitaria in bicicletta di Augusto Cogliati" è il titolo dell'incontro, avvenuto in biblioteca di Cernusco alle 17 di sabato 12 novembre, che ha visto appunto come protagonista il noto meratese e il suo viaggio in solitaria di 4280 km in 26 giorni attraverso 12 nazioni, partendo dalla sua città di residenza e fino a raggiungere il traguardo prefissato.

Augusto Cogliati e Renata Valagussa


Ad introdurre la serata, voluta da Auser, è stata la vicesindaca Renata Valagussa che ha riassunto la vita ed il grande amore di Augusto per il ciclismo. "Quel che oggi ci racconterà è un'avventura fatta di fatica e passione, che arricchisce e nobilita la vita dell'uomo. Per citare il sommo poeta Dante Alighieri: fatti non foste a viver come bruti, ma per seguir virtute e canoscenza".

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Nato a Merate il 24 maggio 1938, Augusto Cogliati nel periodo 1970/75 è Consigliere Comunale, delegato allo Sport e nel 1971 fonda il Gruppo Sportivo ciclistico amatoriale AR.CO, affiliato alla Federazione Ciclistica Italiana. Prima di intraprendere l'impresa del '98, Augusto ha percorso altri lunghi viaggi quali: i 1700 km di Merate-Siracusa del 1978; i 900 km della traversata dei Pirenei, dal Mar Mediterraneo all'Oceano Atlantico da Perpignan a Biarritz nel 1985; i 1050 km del ciclabile del Danubio dalle sorgenti di Donauschingen a Vienna. La sua passione non si è fermata alle traversate in gruppo o solitaria: ha anche partecipato e vinto al Campionato Italiano regolarità veloce a squadre di 4 corridori, nell'84 a Trezzo d'Adda e nell'85 a Treviso. Dopo il lungo viaggio con meta Capo Nord ha ripreso nel 2002 la traversata d'Italia da Merate a Catania. 1600 km per partecipare all'Adunata Nazionale degli Alpini, gruppo per il quale aveva prestato servizio in gioventù.

Per ripercorrere l'impresa Merate-Capo Nord, è stato proiettato un video-racconto ricco di immagini, di cartine e foto realizzate in luoghi ameni e con persone conosciute durante il percorso. Il 14 giugno di quell'anno, dopo tanto allenamento e preparazione, Augusto parte dalla torre di Merate con un gruppo di amici ciclisti che lo accompagnano fino a Lecco. Da lì ha inizio una solitaria lunga ed estenuante. "Più che i dolori muscolari, la difficoltà maggiore veniva dal cervello. Dovevo rimanere sempre concentrato nel pedalare e pensare contemporaneamente a dove poter sostare per un ristoro o dormire". Durante il viaggio Augusto conosce numerose persone pronte ad aiutarlo sia con qualche soldo, con del cibo o ospitandolo nelle proprie case. Raggiunta Helsinki si ricongiunge con i suoi familiari, che lo aiutano e alleggeriscono dei 20 kg di bagagli.

"Posizionare due punti A e B è facile, ma l'entusiasmo iniziale a poco a poco svanisce e si mischia all'apprensione e alla paura di non potercela fare. La compagnia della natura, i paesaggi, le persone di culture differenti che sono risultate sempre gentili verso il prossimo e il continuo confronto con me stesso mi hanno aiutato a superare la prova al meglio. Nel viaggio Merate Capo Nord ho gustato il sapore di una vera avventura, nel mezzo tra leggerezza e follia, fisicità e spiritualità. Al termine del viaggio, esausto ma finalmente spensierato, ho concluso il mio diario di viaggio con questa frase: ho raggiunto finalmente la meta e domani non pedalerò!"
Al termine della conferenza che ha catalizzato l'attenzione di presenti, si è tenuto un piccolo rinfresco e sono stati estratti 10 numeri tra il pubblico per ricevere dei manufatti di Babbo Natale che Augusto ha realizzato, dopo averli scoperti in Finlandia, intagliando e pitturando dei pezzi di legno.
M.Pen.
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