Merate: i 155 anni della ''Società di Mutuo Soccorso''. Primo Presidente onorario l’eroe dei due mondi Giuseppe Garibaldi
“Amici, bravi operai e contadini della Brianza ridente! Applaudo con tutte le forze dell’animo mio al pensiero vostro di stringervi in fraterno sodalizio e mi reputo ben fortunato della nomina vostra a Presidente Onorario. Per tutti una stretta di mano dal vostro. . . . GIUSEPPE GARIBALDI – Caprera 11 novembre 1866”.
Il saluto dell’eroe dei due mondi era rivolto al gruppo di benemeriti cittadini meratesi che stavano per dare vita alla “Società di Mutuo Soccorso fra gli Operai e i Contadini della Brianza”.
Il carattere e le finalità della Società sono contenute nell’articolo 1 dello Statuto: “E’ istituita una Società di Mutuo Soccorso fra gli Operai e i Contadini della Brianza avente sede a Merate. Essa ha per base la moralità, l’unione, la fratellanza e l’uguaglianza e per iscopo il mutuo soccorso nelle molteplici sue forme, ed il miglioramento economico, morale e intellettuale dei soci che la compongono”.
L’anno successivo, il 1867, la Società iniziava a operare nelle contrade meratesi sotto la guida del primo presidente, Battista Colombo.
Oggi la Società di Mutuo Soccorso che ha sede nell’ex cinema Capitol, sopra la sala civica di via Lombardia, festeggia 155 anni di attività e l’anniversario dell’accettazione della carica di Presidente Onorario da parte del generale Giuseppe Garibaldi.
Ma è difficile che qualcuno ricordi queste date, soprattutto da parte di chi, l’assessore alla Cultura, dovrebbe mantenere viva la tradizione nel solco delle tante straordinarie iniziative varate da questa città.
Tra i compiti della Società era prevista l’erogazione di sussidi in caso di malattia, di impotenza al lavoro, alle vedove e agli orfani di soci defunti. Venivano erogate pensioni di vecchiaia (al 70° anno di età) e promosse attività per agevolare l’istruzione e il lavoro.
Nel 1880 venne istituita la Scuola Professionale di disegno, riconosciuta con decreto del tribunale di Lecco in data 7 maggio 1887 come “persona giuridica”.
Società e scuola iniziarono l’attività in angusti locali prima in via Caneva e poi in via Roma. Nel 1891 con l’acquisto di un terreno in via Lombardia si decise di costruire una sede di prestigio. Nel 1901 grazie al finanziamento di Carlo Cernuschi di Merate in memoria del fratello Serafino, la sede fu realizzata su progetto dell’ing.Amilcare Avignone (che assunse la carica di presidente della società dal 1922 al 1930) e di Ulderico Tononi. L’edificio disponeva a piano strada di una sala per spettacoli e teatri dotata di palcoscenico e camerini – elementi rarissimi da trovare nel lecchese – e al piano superiore di ampi locali per l’esercizio dell’attività scolastica.
Nel 1947 venne istituita la sezione per l’addestramento di meccanici, saldatori e montatori elettrici. Venivano inoltre tenuti corsi festivi di disegno (la domenica mattina con durata quinquennale) e corsi serali per meccanici e elettricisti (con durate variabili da uno a quattro anni).
Successivamente la Società con lo sviluppo economico e l’innalzamento delle strutture scolastiche pubbliche si dedicò alla crescita di specifiche professionalità nel campo artistico. Divenne così fucina di talenti artistici diretti da maestri come Donato Frisia senior, Riccardo Brambilla, Agostino Barberis, Vincenzo Trivulzio. La scuola veniva citata come fulgido esempio di grande professionalità in tutti i contesti scolastici provinciali e dai vari provveditorati lombardi. Negli anni si sono alternati maestri come Barlassina (grafica e pubblicità), Magni (ebanistica) Comi (disegno geometrico), Ponzoni (disegno edile) Gipponi (calcolo costruzioni meccaniche e disegno), Fossati (arte ceramica); e poi ancora Torazza (pittura), Donato Frisia junior (disegno)Ravasi (ornato), Daniela e Maria Trivulzio (disegno preparatorio). Tra i tanti maestri che hanno prestato la propria opera va ricordato Alessandro Scaccabarozzi che lì ha insegnato per ben 58 anni.
Il Maestro Alessandro Scaccabarozzi
Da festiva la scuola divenne diurna feriale (sabato pomeriggio) prendendo il nome di “Scuola d’arte pura e applicata all’industria”.
Nel 1896 il famoso Rusticus, Carlo Merli, funzionario della Banca Briantea, autore del libro “Sette giorni a Merate” – peccato non ristamparlo e metterlo a disposizione di quanti amano questa città – citava la società spiegando che essa aveva già 300 soci e un capitale di 42mila lire (salito a 60mila lire senza contare il nuovo edificio, nel 1900).
Alla guida della Società tanti meratesi illustri: dall’on. avv. Antonio Baslini al maestro Alessandro Tettamanti, a poi Dante Comotti, Arturo Comotti, Antonio Milani, Giovanni Monti, Attilio Biondi, Ernesto Passoni.
Oggi l’attività è condotta sotto la denominazione “Arte pura e applicata – F.lli Cernuschi” ma prosegue, senza scopi di lucro, nelle attività culturali già esercitate dalla benemerita “Società di Mutuo Soccorso tra gli Operai e Contadini della Brianza”. L’attività principale è svolta dalla ereditata pluridecennale Scuola d’Arte che promuove, nel corso dell’anno, Corsi Didattici, ordinari e brevi extra, di diversa durata e tipologia: Disegno; Copia dal Vero; Pittura con olio, tempere, acquerelli e acrilici; Modellazione e decorazione della ceramica, con cottura delle opere in forno proprio.
Presidente è ancora l’ing. Ernesto “Tino” Passoni.