Airuno: approvato il piano di diritto allo studio. La minoranza critica su più punti

È stato approvato a maggioranza dai presenti il Piano di Diritto allo Studio per l'anno scolastico 2022/2023 durante il consiglio comunale di Airuno di mercoledì 9 novembre. Il costo complessivo che sosterrà l'ente per le scuole è pari a 424.955 euro. Tra le grandi novità, ha spiegato il sindaco Alessandro Milani, senz'altro il potenziamento di alcuni progetti e l'inserimento di altri, come l'orto didattico e le lezioni di educazione civica.


In occasione della consulta scuola le rappresentanti dei tre plessi hanno presentato i loro progetti e l'amministrazione ha accolto tutte le istanze, ha spiegato la vice sindaca Adriana Rossi. Per quanto riguarda la scuola dell'infanzia, i progetti offerti sono il citato orto didattico (collocato presso il parco Anita Pizzagalli Magno), un corso per approcciare la lingua inglese, e poi progetti di logopedia, informatica, alfabetizzazione e uno con il planetario di Lecco. Il costo complessivo dei progetti ammonta a 4.960 euro.

La vice sindaca Adriana Rossi, il sindaco Alessandro Milani e il segretario Mario Scarpa


Tra i progetti per la scuola primaria, quello di logopedia, di madrelingua inglese e di psicomotricità, oltre a un progetto legato al planetario e quello denominato "Porcospini". Destinati in questo caso 4.840 euro. Infine, anche per la scuola secondaria di primo grado sono previsti diversi progetti, come lo studio di lingue straniere (inglese e tedesco), gli esami di ECDL, attività sportive, gare di matematica, un'uscita al planetario di Lecco e il progetto "Orti". Il costo totale ammonta a 4.695 euro.


Per i progetti dunque Airuno spenderà poco meno di 14.500 euro. A questa cifra si aggiungono i 19.500 euro per il servizio mensa (di cui 4.000 euro ottenuti dal Miur), 1.450 euro per l'assistenza al pasto, 14.300 euro di spese per l'energia, 42.400 euro di spese per il riscaldamento, 3.300 euro di spese per servizio telefonia, 4.100 euro di acqua, 5.100 euro per la pulizia della palestra, 3.900 euro per il servizio pre accoglienza (di cui 2.500 euro frutto di proventi dalle iscrizioni), 4.500 euro di libri per la scuola primaria, 1.400 euro per le borse di studio, 13.900 euro per il trasporto scolastico di terzi (con un contributo di 1.584 euro), 60.200 euro per servizi come counseling, assistenza educativa, assistenza domiciliare, 16.500 euro per il trasporto disabili (con contributo regionale di 3.125 euro), 9.000 euro di manutenzione ordinaria degli edifici, 98.500 euro di manutenzione straordinaria della scuola dell'infanzia a cui si sommano altri 52.000 euro per la bonifica da amianto, e infine i 50.000 euro per l'installazione di pannelli fotovoltaici sul tetto della scuola secondaria.


Tra le osservazioni e richieste di chiarimento espresse dalla minoranza, anche quella della consigliera Adele Gatti, che ha voluto sapere se i bimbi ucraini che frequentano i plessi airunesi stiano sostenendo costi per la mensa e il bus. Il sindaco Milani ha assicurato che, a seguito di deliberazione di giunta, sono esentati dal pagamento.


Si è tornati poi sul già discusso tema dell'aumento del costo dell'iscrizione al servizio pre-accoglienza (clicca QUI). L'ex-sindaca Gatti ha sostenuto che dunque l'amministrazione non contribuisce all'abbattimento del costo versando il 50% del totale, come ricordava avesse detto il sindaco nel precedente consiglio, ma una percentuale minore. "Se 3.900 euro è il totale e 2.500 euro sono i proventi dalle iscrizioni, quello che mette l'amministrazione è meno del 50%. Il sindaco aveva detto che il Comune partecipava per il 50%, è scritto nelle comunicazioni". Il sindaco Milani ha detto che andrà a rivedere quello che aveva comunicato durante lo scorso consiglio: "Se hai ragione, hai ragione". La vice sindaca Rossi ha invece osservato che si stesse parlando di un'inezia, ricordando che l'aumento della retta a carico dei genitori fosse dovuto al fatto che in Comune non erano pervenute iscrizioni sufficienti per far partire il servizio, ma che i genitori dei 6 alunni iscritti (il minimo era 10) si erano comunque detti disposti a pagare di più pur di usufruirne.


La consigliera Gatti ha chiesto lumi anche in merito alla cifra erogata per borse di studio, i 1.400 euro. "La cifra per l'anno scolastico 2021/2022 è già stata erogata? Sono già state date le borse di studio per il 21/22?". Il sindaco ha affermato che sì, le borse di studio precedenti sono già state erogate. La Gatti ha dunque ribadito la domanda, specificando di riferirsi all'anno scolastico 21/22, terminato lo scorso giugno. Confrontandosi, sindaco e assessori hanno risposto di nuovo di sì. "Volevo la conferma - ha detto la consigliera Gatti, - perché da qui (dal documento ndr) sembrerebbe di sì". L'assessore Claudio Rossi, ricordando che l'amministrazione Milani ha aumentato di 200 euro la cifra destinante alle borse di studio, ha detto di ritenere offensivo chiedere se veramente sia stata erogata la cifra. "Non si capisce - ha risposto Adele Gatti, - non ho trovato la determina, quindi non ho la conferma. Per questo mi sono chiesta se fossero già state date le borse".

Il capogruppo di minoranza Gianfranco Lavelli e il capogruppo di maggioranza Bruno Ferrario


Infine è stato chiesto quando Intred, azienda che si è aggiudicata il bando ministeriale, procederà all'attivazione della fibra nelle scuole. La previsione, ha risposto il sindaco, è per novembre. "È una cosa che stiamo sollecitando da mesi" ha aggiunto l'assessore Claudio Rossi.

"Vinte le elezioni nel 2019 dicesti che a novembre (di quell'anno ndr) avremmo avuto la fibra" ha commentato il capogruppo di minoranza Gianfranco Lavelli. "La fibra c'è, - ha risposto l'assessore. - Faccio notare che quando siamo arrivati in municipio non c'era neanche il wireless funzionante, che mi sembra una cosa più semplice da attivare. Intanto adesso i cittadini hanno la fibra, manca alle scuole e in Comune, su cui stiamo lavorando per averla. Ci stiamo dando da fare sulla parte tecnologica, vedasi defibrillatori e distributore sacchi..."


Incentrate solo sul servizio mensa invece le osservazioni del consigliere di minoranza Thierry Averna che ha sottolineato l'aumento del costo del buono pasto, passato da 3,98 euro a 4,36 euro. "Notiamo che la tariffa è la stessa per tutti i plessi. Non c'è una riduzione per gli alunni della scuola dell'infanzia. E neanche quest'anno ci sono agevolazioni per chi ha più di un figlio iscritto. Chiediamo se verranno introdotte, perché ricordiamo che il sindaco si era detto favorevole. Infine, chiediamo che vengano introdotte le fasce Isee, come era una volta". Milani ha spiegato che l'amministrazione sta valutando di attivare le riduzioni sui buoni pasto per il secondo figlio per gennaio 2023. La vice sindaca Rossi ha spiegato invece che il costo effettivo dei pasti, indipendentemente dalla scuola in cui vengono serviti, è lo stesso. L'assessore Claudio Rossi, in merito all'aumento dei costi, ha commentato: "Vero, ma vi siete dimenticati di ricordare che sono aumentati anche i contributi del Comune". A rispondere invece all'ultima osservazione è stato il capogruppo di maggioranza Bruno Ferrario, che ha spiegato che è una scelta dell'amministrazione quella di togliere le fasce Isee e far pagare a tutti la stessa cifra, ma è stata condivisa anche con le rappresentati delle scuole.


Nel dichiarare l'astensione della minoranza, il consigliere Gianfranco Lavelli ha ribadito di non capire la logica dell'applicare le fasce Isee per lo scuolabus di Aizurro e non volerle applicare per la mensa. "Inoltre, non prevedere riduzioni per chi ha due figli iscritti è una grossa mancanza".

E.Ma.
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