Ultima replica al signor Emilio
Cortese sig.Emilio,
mi permetto di risponderle perchè mi sembra d'aver colto nell'ultima sua replica un cambiamento d'approccio rispetto alla prima che trasudava una certa saccenteria giudicatoria "dall'alto". Così si facilita un confronto sereno e meglio argomentato, come anche lei mi sembra si auspichi.
Prendendo spunto dalla sua richiesta sul dove si possano realisticamente intravvedere elementi orientati alla "cessazione delle ostilità" non posso che risponderle che vanno costruiti giorno per giorno (e da tempo sono partiti) se si vuole veramente evitare una escalation. Visto che lei giustamente cita gli sforzi di Papa Francesco, dall'inizio dell'aggressione russa si sta cercando da parte della segreteria di Stato Vaticana di creare i presupposti per una trattativa che alla base abbia il cessate il fuoco (= cessazione immediata e pur temporanea delle ostilità). Riguardo alla presunta (da lei) evanescente incidenza delle manifestazioni come quella partecipatissima di Roma, certo che servono a tenere altà l'attenzione, ma non solo quella mediatica (peraltro spesso strumentale). Mi sa indicare quali altre vie siano percorribili da parte dei cittadini, in forma singola o variamente composita ( stante l'inpasse attuale e gli enormi interessi in gioco) per premere su chi di dovere? E' così complicato comprendere che in democrazia occorre mettere in campo un pluralismo di spinte? si chiama Partecipazione attiva, senza false ingenuità ma anche non rassegnandosi e/o delegando. E a solo puro titolo d'esempio, pur non sovrapponibile del tutto : se la sente di argomentare che la fine della guerra in Vietnam non sia, perlomeno in parte, anche dipesa dalla mobilitazione dell'opinione pubblica americana e peraltro in assenza di mezzi di comunicazioni efficaci e partecipativi come gli attuali?
O dobbiamo tutti limitarci ad inseguire, lamentandoci o dissertando nei salotti, le stesse logiche nazionalstiche più o meno strumentali delle classi dirigenti dei 2 Stati belligeranti (ben distinguendo fino alla noia tra l'aggredito - da aiutare a difendersi, ma con quali giusti mezzi? - e l'aggressore - da condannare ma anche da portare al tavolo di una trattativa, assieme all'aggredito) ed annessi "interessi di contorno"? logiche, converrà, non certo "specchiate", e peraltro favorenti l'ingiusto commercio delle armi, che continueranno a produrre migliaia di morti e l'escalation nucleare.
Non mi piace l'andazzo di chi vuol tirare da un parte o dall'altra Papa Francesco ma ecco cosa ha detto anche recentamente. E pacifista non è certo chi fa la guerra ad oltranza ...Anche lui "vive su un altro pianeta"?
https://www.vaticannews.va/it/papa/news/2022-11/papa-francesco-viaggio-apostolico-bahrein-intervista-aereo.html
E questo è uno spiraglio su cui lavorare o no ? peraltro ulteriormente rilanciato l'altro giorno, anche se passato un po' sottosilenzio (sarà un caso ?)
https://www.adnkronos.com/ucraina-russia-pronti-a-dialogo-con-papa-e-usa_45dLjM6MuIVPgCBowEenMa
Mi fermo qui ma mi permetta un'ultima cortese considerazione sull'esigenza di assumersi pienamente la responsabilità di quanto si scrive anche indicando perlomeno il cognome :
Lei scrive che " Nella sua lettera, la sola alla quale ho voluto rispondere ...". Vede perché occorre indicare il cognome : per perlomeno non incorerre nell'omonimia ...
https://www.merateonline.it/articolo.php?idd=120854&origine=1&t=Risposta+al+signor+Emilio+%28cognome%3F%29
Germano Bosisio