Ancora sul commercio
Al netto della concorrenza dei centri commerciali che giustifica ma non in toto il degrado del commercio di vicinato a Merate si può dire che in alcuni negozi non ti va di entrare perché c'è una offerta ridotta e a volte estremamente triste (per alcuni l'orologio è rimasto fermo alla stagione autunno-inverno 1957-1958). Poi se ti addentri, ti capitano commessi la cui voglia di lavorare e di essere carini è pari a quella che ognuno di noi ha quando deve fare la colonscopia. Poi gli orari: dalle 12:30 sino al primo pomeriggio tutto chiuso, coprifuoco, per cui se in pausa pranzo vuoi andare a farti un giro e magari comprare qualcosa, trovi le saracinesche sprangate. Menzione d'onore ad un bar del centro (e qui veniamo al cibo) che alle 13:45 la cameriera sbuffando ti dice che la cucina è chiusa (!) e che se vuoi mangiare qualcosa ti devi accontentare delle pizzette al bancone. Invece di lamentarsi dei parcheggi (che ci sono) e delle iniziative domenicali, iniziassero a rendersi appetibili e a capire che il mondo è cambiato e se non cambiano pure loro sono destinati a chiudere tutti.
Luciano R.