Cernusco: la Consulta Urbanistica formula parere sulla piazza. Oldani unico contrario
Il profilo tecnico di diversi componenti della Consulta ha favorito un maggior pragmatismo. Così alla riunione di martedì 8 novembre il presidente Giovanni Zardoni si è presentato con una bozza di parere, sintesi delle sollecitazioni affiorate durante il sopralluogo dello scorso fine settimana. Il documento ha costituito la traccia per un dibattito ordinato e puntuale sui vari aspetti.
Giovanni Battista Spada, Alessandro Gatti, Ilaria Scaccabarozzi, Ivan Ghidorzi
Il parere consultivo si divide in due parti: la prima risponde prettamente all'atto di indirizzo approvato dalla Giunta e che ha dato il là alla discussione iniziale; la seconda esula dai punti elencati dall'amministrazione, ma riguarda lo stesso il comparto come ulteriori spunti di analisi. Sul primo blocco, per la Consulta andrebbero tolte le essenze arboree che circondano il Monumento ai Caduti (potrebbero essere spostate in altro luogo o cedute a terzi), per sostituirle con altre più adatte al luogo. A differenza della visione della Giunta, per la Consulta Urbanistica la predisposizione di stalli di sosta nei pressi del Monumento svilirebbe quella porzione della piazza. Andrebbe piuttosto attrezzata con dell'arredo urbano per favorire la socialità. Ne viene da sé che secondo questo ridisegno degli spazi, una diversa collocazione del Monumento ai Caduti, di cui nel 2023 ricadrà il centenario dall'inaugurazione (come ha precisato Giovanni Falletta), è fuori discussione.
È una novità la proposta che riguarda la "aletta" a Est dell'ex Municipio, l'edificio che ospita l'ambulatorio medico. Se in passato l'intenzione della precedente amministrazione era stata di abbattere la struttura per favorire il passaggio pedonale in sicurezza, con la Soprintendenza che aveva fatto filtrare un certo scetticismo, per non dire contrarietà, ora la Consulta prospetta un'ipotesi per uscire dall'impasse. Sotto l'ombrello dell'espressione "valorizzazione architettonica", si vorrebbe tentare una soluzione che potrebbe mettere d'accordo tutti. In pratica si vorrebbe abbattere le facciate in ingresso e uscita, per creare una sorta di galleria in continuità con il porticato esistente. Visto frontalmente, il varco avrebbe la stessa forma dell'attuale accesso alla piazza "interna". La copertura della "galleria" darebbe così la possibilità di creare eventualmente una veranda rialzata accessibile dal primo piano dell'ex Municipio. La Consulta auspica che, mantenendo le simmetrie attuali, la Soprintendenza possa accettare la modifica dello stato dei luoghi.
I membri della Consulta Urbanistica vorrebbero blindare la zona antistante all'ex Municipio dall'eventualità di nuovi posti di sosta per le auto, compresi quelli per la ricarica dei veicoli elettrici. La zona sotto i tigli viene immaginata più a misura di pedoni, piuttosto con più arredo urbano finalizzato alla socialità. Quanto al destino dei locali interni all'ex Municipio, la Consulta ha bocciato la manifestazione d'interesse promossa dalla Giunta e destinata ad attività commerciali o sociali. Un appello peraltro che si è dimostrato essere poco fortunoso vista la scarsa adesione. La scelta sulla destinazione degli spazi chiusi andrebbe quindi rimandata a data da destinarsi, quando si avrà più chiara la natura della riqualificazione.
Le proposte complementari della Consulta riguardano la via di accesso alla piazza che andrebbe allargata per consentire il doppio senso di marcia (la cui fattibilità tecnica andrà però valutata dall'Ufficio competente). Quanto alla piazza interna, l'area del mercato, andrebbe spostata altrove la Casetta dell'acqua e andrebbe studiata una migliore collocazione degli stalli di sosta, anche nel tentativo di aumentarne il numero. Sempre in materia di parcheggi, andrebbe potenziato quello "satellite" di via Lecco, di fronte all'oratorio, senza sacrificare gli alberi presenti nel vicino prato. È stata infine ventilata l'ipotesi di installare un semaforo intelligente in via Pirovano/viale Europa.
La discussione è stata utile a smussare alcune proposte in modo da renderle più trasversali. Erminio Gennari ha mantenuto la sua posizione contro la modifica dell'aletta (astenendosi sullo specifico punto del parere). Unica vera voce fuori dal coro è stata quella di Luigi Mario Oldani, ex consigliere comunale delegato all'Urbanistica, fino a quel punto rimasto in silenzio. In una sorta di dichiarazione di voto finale, Oldani ha espresso criticità rispetto a degli interventi che non porterebbero ad alcun miglioramento del comparto. Pur esprimendo rispetto per il lavoro della Consulta, ha sostenuto di non trovare nulla di concreto rispetto alle linee di indirizzo formulate dalla Giunta. Si è poi espresso contro allo spostamento della Casetta dell'acqua che andrebbe invece mantenuta dove si trova. Secondo il giudizio di Oldani l'amministrazione avrebbe già in serbo come riqualificare la piazza a suo modo.
Giovanni Zardoni
Con questo inaspettato intervento Oldani ha attirato su di sé un'ondata di repliche. Molto netta Ilaria Scaccabarozzi che ha trovato la dichiarazione di Oldani avvilente e poco rispettosa del lavoro della Consulta. Zardoni non ha trattenuto una frecciatina all'ex delegato all'Urbanistica, per cui se l'ex amministrazione non ha tenuto conto delle posizioni espresse dalla Consulta non si può dare per scontato che anche la nuova Giunta si comporti egualmente.