E adesso avanti uniti. Basta fughe solitarie
Il primo: senza una rivisitazione della viabilità la città non ha speranza di tornare a popolarsi di potenziali clienti che, oggi, scappano nei luoghi più facilmente accessibili e meglio serviti.
Qualcuno ha parlato di lavoro di semina con i vari eventi in piazza e quindi con risultati da qui a qualche tempo. Ma, a nostro parere, il problema è qui e ora. Perché il cliente una volta scappato non ritorna, specie se si è accomodato meglio altrove.
Secondo: senza un gruppo di commercianti coeso e concorde non si potrà prendere una decisione che vada a beneficio di tutti. Perché è vero che "non si può accontentare tutti", come è stato più volte ribadito anche dal coraggioso assessore cui va dato il merito di averci messo la faccia e avere preso anche posizione, ma non si può nemmeno andare nell'ottica di accontentare pochi o sempre gli stessi. Lo dimostra il malcontento espresso dopo i fine settimana di ottobre, occupati da manifestazioni che hanno bloccato la circolazione. E lo dimostrano i giovedì sera estivi dove la quasi totalità dei negozi, ad esclusione dei bar, aveva le serrande abbassate.
È soddisfatto chi vi assiste in qualità di visitatore, meno evidentemente chi le vive da negoziante in pianta stabile.
La selezione del tipo di eventi che si portano in piazza poi è fondamentale, per dare non solo una quantità di persone ma soprattutto una qualità. I trapper porterebbero centinaia di seguaci in piazza...ma a beneficio di chi? (e c'era già chi ci aveva pensato...). E sui giorni di occupazione è l'amministrazione che deve intervenire, e se serve anche la minoranza con il suo sguardo da "guardiano", circoscrivendoli a un numero che raccolga la maggior parte dei consensi, non solo a questo punto dei commercianti però, affinché non ci siano interessi di parte che prevalgano in una zona piuttosto che in un'altra.
E poi c'è un terzo elemento: una fetta del successo se lo giocano i commercianti stessi. E qui soccorrono diverse lettere di lettori che puntano il dito contro la mancanza di rinnovamento, di idee nuove, financo di un banale abbellimento dell'entrata del negozio con luci colorate. Proloco e La Nostra mela hanno scopi e funzioni diverse; assente Confcommercio, diventa assolutamente necessario rilanciare l'associazione locale tra commercianti. Non solo per l'organizzazione di eventi in piazza ma anche per lanciare iniziative comuni e valutare quelle proposte dal sodalizio di via Roma.
Insomma, una lode all'assessore che, finalmente, ha deciso di prendere in mano la delega e esercitarla, costi quel che costi. Ma anche un forte richiamo all'unità di tutti i commercianti, ricordando che pure quelli fuori dal quadrilatero hanno le loro ragioni. Soprattutto coloro che aprono su via Verdi oggetto di una riqualificazione che stenta a procedere e che ancora non ha dispiegato i suoi effetti negativi.
Prossimo appuntamento a gennaio per concordare tutti assieme il calendario eventi 2023.