Verderio: preoccupazione per la tratta D di Pedemontana

Tra i 23 sindaci firmatari della lettera inviata in regione per esprimere preoccupazione sulla realizzazione della tratta D breve di Pedemontana c'è anche il primo cittadino di Verderio, Robertino Ettore Manega. In quanto afferente al Parco Agricolo Nord Est, il cui territorio rischia di essere pesantemente compromesso dalla creazione di questa infrastruttura, praticamente a ridosso della tangenziale est, il borgomastro si è sentito di condividere le preoccupazioni dei vicini comuni del monzese, interessati concretamente dall'opera ma i cui riflessi ricadranno evidentemente su tutto il meratese.

"Siamo estremamente preoccupati per questo tracciato e le sue ricadute" ha spiegato "andrà a dividere in due un parco la cui flora e fauna ne risulterebbero fortemente compromesse e le ricadute sul nostro territorio in termini di viabilità rischiano di essere pesantissime".

Nel vimercatese si stanno susseguendo una serie di incontri per illustrare la situazione e mettere a conoscenza di tutto il quadro che si va delineando.

 

Tratta D breve di Pedemontana nel Parco Agricolo Nord Est

La volontà da parte di Regione Lombardia, Concessioni Autostradali Lombarde S.p.A. e Autostrada Pedemontana Lombarda S.p.A. di verificare la fattibilità della così detta “D breve” di Pedemontana è state resa nota per mezzo stampa da alcune settimane. Il tracciato proposto impatta in maniera significativa sul territorio del Parco, si stima che quasi il 70% della nuova prevista infrastruttura sia all’interno del P.A.N.E. Su mandato di 23 Sindaci che costituiscono l‘Assemblea del Parco Agricolo Nord Est, l’Ente ha inviato una missiva formale ai soggetti competenti di livello regionale, alle due Società di capitale pubblico e per conoscenza alle Provincie di Monza Brianza, Lecco e Città Metropolitana chiedendo un incontro urgente al fine di valutare la possibilità di una riprogettazione dell’opera rispettosa del perimetro del Parco e, in particolare, di valutare l’ipotesi di un innesto nella A51 (tangenziale est), magari potenziandola invece di creare ex novo un percorso a pagamento che corre parallelamente a pochi chilometri di distanza. Per il Presidente dell’Assemblea dei Sindaci, la Dott.ssa Marcella Angelina, Assessore all’Ambiente e Territorio del comune di Bernareggio, “Il Parco P.A.N.E. è ricco di varie tipologie di habitat e di biodiversità vegetale e animale, tra le quali alcune specie di interesse comunitario e/o inserite in liste di specie protette o di interesse conservazionistico prioritarie a livello regionale; tutte le informazioni scientifiche sono state condivise negli anni con Regione Lombardia e sono ripresi nell’Osservatorio Regionale per la Biodiversità, quindi di pubblico dominio”. Ancora il Presidente “Il previsto nuovo percorso determinerebbe la completa rimozione del “Bosco della Bruciata”, un lembo boscato di particolare pregio conservazionistico che già in sede di VIA (Valutazione di Impatto Ambientale) del tracciato originale di Pedemontana aveva determinato lo spostamento dell’infrastruttura proprio per la sua salvaguardia.”. Ma un’attenzione deve essere posta anche alla fruizione delle aree del Parco, riscoperte particolarmente a seguito dei periodi di forzato lockdown e frequentate ordinariamente da migliaia di Cittadini ogni anno; il Parco è altresì un luogo privilegiato e in alcuni casi esclusivo per realizzare iniziative di educazione ambientale, che ogni anno interessano oltre 250 classi dei Comuni consorziati, con un coinvolgimento di circa 5.000 alunne/i.

 

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