Risposta. Perchè esserci alla grande marcia della pace di Roma
Buonasera.
Una cosa che mi fa scuotere la testa è chi vive su un altro pianeta, o per meglio dire, vive su una bella nuvoletta magari rosa. Ebbene si Sig. Germano Bosisio, lei vive fuori da questo sporco mondo. Tutti concordiamo con lei che sarebbe bellissimo cantare tutti assieme " fate l'amore non fate la guerra " o mettete fiori nei vostri cannoni", ma ahimè questa è pura utopia ed i fatti odierni ce ne danno l'ennesima conferma. A questo proposito, mi permetto di dissentire soprattutto su questa sua affermazione. Cit: se ci si pensa bene, la genuina cultura popolare di fronte a due " che si menano " ci suggerisce d'intervenire frapponendosi e cercando di sedare gli animi. Peccato che per fare la pace ci voglia la volontà di ambo le parti e ne' Putin ne' Zelensky mi sembra abbiano voglia di sedersi d'avanti ad un tavolo per cercare una pacifica risoluzione che possa quantomeno non scontentare nessuna delle due parti. Oltre a ciò mi permetto di fare notare al Sig. Bosisio che non ci troviamo di fronte a due poco più che ventenni che si azzuffano a mani nude perchè uno dei due ha guardato il fondoschiena della fidanzata dell'altro, ma bensì due energumeni muniti uno di una mannaia e l'altro di un machete e vorrei proprio vedere chi potrebbe avere il coraggio di avvicinarsi per dividerli e proporre loro una serafica " peace and love ". Certo che se anche eminenti politici ( Conte al TG1 di questa sera ) se ne escono con affermazioni del tipo " noi siamo solidali con gli ucraini ma siamo contrari all'invio di armi perchè allontanano la pace ed in più rischiano di far diventare la guerra nucleare" allora vuol proprio dire che abbiamo toccato il fondo. Quindi secondo il sig. Bosisio si dovrebbe , non si sa bene come, costringere i due contendenti ad una risoluzione della guerra mente per il nostro, di chi poi non lo si è ancora capito, " avvocato degli italiani" meglio una sicura capitolazione della Ucraina invece di una, spero poco probabile, escalation nucleare. Una cosa è certa, siamo seduti su di una mina, solo che ancora non si è capito se sia attiva o solo dimostrativa ed il rischio che sia attiva non è così remoto.
Emilio