Lomagna: in Consulta Istruzione l'assessore Gandolfi illustra il ''Piano per il Diritto allo Studio''

Nella serata di giovedì 3 novembre si è tenuta a Lomagna la Consulta Istruzione per l’illustrazione del Piano per il Diritto allo Studio. A esporre i dettagli del documento è stata l’assessore competente Elena Gandolfi. Ha cominciato dalla scuola paritaria per l’infanzia. Gli iscritti sono in calo rispetto all’anno scorso del 16%, passando da 112 a 94 bambini, suddivisi in 5 classi. Il 37% dei costi per il funzionamento complessivo dell’istituto è a carico delle famiglie con le tariffe, il cui costo è rimasto invariato. Per piccolo allievo è stato attivato il servizio di educativa scolastica, che il Comune sostiene nell’anno scolastico per 10.245 euro. 8 residenti frequentano la materna pubblica di Montevecchia. Per questo Lomagna versa 20 euro al mese per utente.


Per quanto riguarda la scuola primaria, la novità di quest’anno è che sono state formate 3 classi prime, anziché le consuete 2. L’Istituto Comprensivo ha preferito creare tre piccoli gruppi da 16 alunni per ragioni che attengono alla composizione delle classi. In tutto gli studenti del “A. Volta” sono 195. Quasi tutti frequentano la mensa (191), impostata anche quest’anno con il sistema del doppio turno, già sperimentato ai tempi del Covid. Questa riconferma, unita all’inflazione, ha comportato la revisione delle tariffe dei pasti a carico delle famiglie. Il valore dei buoni pasto è differenziato per scaglioni ISEE. Sono esenti dal pagamento le famiglie con ISEE inferiore ai 3 mila euro. I nuclei con ISEE dai 3 mila ai 7 mila euro pagano 1,50 euro al giorno. Lo scaglione successivo è valido per ISEE fino a 10 mila euro, per cui il pasto vale 3,70 euro. Per ISEE superiore il pasto costa alle famiglie 4,9 euro (l’anno scorso era 4,50 euro). Il servizio mensa costa complessivamente 133.719 euro.


L'assessore Elena Gandolfi

Al piedibus sono iscritti 105 bambini, che possono arrivare a scuola piedi grazie ai 36 volontari che a turno li accompagnano. Per il trasporto scolastico, quest’anno l’iter per l’affidamento dell’appalto è stato tortuoso. Dopo una prima gara andata deserta, le amministrazioni di Osnago e Lomagna hanno proceduto ad un affidamento alla ditta F.lli Marasco [clicca QUI]. Secondo le aspettative iniziali Lomagna avrebbe potuto godere di 3 autobus, mentre invece l’esito della contrattazione con Marasco ha portato all’opzione di 2 mezzi, sacrificando quello apposito per gli alunni delle elementari. L’assessore Gandolfi ha riconosciuto che forse l’importo messo a base di gara (quella andata deserta) forse non era appetibile. Ha anche ipotizzato che la tipologia del servizio richiesta potrebbe aver contribuito alla non adesione degli operatori alla procedura. L’assessore ha chiesto ai membri della Consulta dei suggerimenti sul prossimo bando, facendo presente che l’organizzazione del car sharing creerebbe dei problemi di viabilità nei pressi della scuola media.


Gli iscritti sono 6 per la primaria e 128 per le medie di Moscoro. Un autobus si occupa dei 6 utenti delle elementari e di un gruppo della secondaria di primo grado. Il mezzo più grande invece è interamente dedicato al “G. Verga” con un doppio turno. Per non lasciar scoperta la sorveglianza dei ragazzi delle medie che attendono sotto il portico dell’istituto il proprio secondo turno per circa un quarto d’ora, è stato affidato alla cooperativa sociale Paso il servizio di controllo “a terra” per 9.752 euro extra. Altro discorso per la sorveglianza sul bus, che è prevista soltanto per il mezzo che trasporta i bambini delle scuole elementari. Questo compito è gestito dall’azienda speciale Retesalute per 7.479 euro.



Una voce di spesa molto alta per il Comune è inerente al servizio di educativa scolastica rivolto ai ragazzi che dispongono di una certificazione che attesta le difficoltà degli alunni. Il costo per i tre cicli di studio relativo ai residenti di Lomagna è di 171.711 euro, in crescita rispetto al dato dell’anno scorso (circa 140 mila euro). L’aumento è dovuto sia all’adeguamento delle tariffe di Retesalute sia al maggior numero di ore prestate dagli educatori.


Un ultimo capitolo riguarda i progetti scolastici inseriti nel Piano per il Diritto allo Studio. Il Consiglio Sovracomunale dei Ragazzi e delle Ragazze sta cercando di realizzare “L’Expo della Pace”: ogni plesso approfondirà l’argomento (la primaria di Lomagna si sta occupando della pace tra i popoli in Africa) e ciò che sarà appreso verrà condensato in una mostra “itinerante”.


I progetti della primaria saranno offerti dal Parco di Montevecchia e della Valle del Curone su tematiche ambientali, dalla biblioteca comunale sulla lettura, dall’associazione Tennis Enjoy No Limits (che fa parte del raggruppamento di imprese che gestisce il centro sportivo di Lomagna) sulla pratica del tennis, dall’associazione Amici della Musica sul canto corale, dalla Polizia locale sull’educazione stradale, dall’azienda che serve alla mensa della primaria sull’educazione alimentare, dalla Protezione civile sempre in materia ambientale, da Lario Reti Holding sull’importanza dell’acqua, da VV Sport sulla difesa personale, dal GSO sull’avviamento alla pratica sportiva. A carico della scuola (3.850 euro) un progetto teatrale. A carico delle famiglie (il costo del biglietto a 10 euro) la visione di uno spettacolo teatrale. A carico del Comune una seconda parte del progetto “Racchette a scuola” per 1.300 euro.


Il PDS considera infine i progetti d’Istituto. Oltre al già citato Expo per la pace, il counselling scolastico, l’accoglienza, la giornata della memoria, la “safety week” sul cyberbullismo con l’intervento della Polizia postale, il corso di affettività, i progetti scientifici “Steam. Energie in contatto” e “Community for science”. Si appresta alla conclusione “AscoltiAMOci”, avviato il passato anno scolastico, per riflettere sull’autismo e sui bisogni psicologici degli studenti.


Il presidente della Consulta Istruzione Giuseppe Valentino ha apprezzato la vastità e la varietà di progetti abbinati all’offerta didattica degli studenti. Valentino ha anche chiesto come mai l’illustrazione del Piano per il Diritto allo Studio sia avvenuta in ritardo coi tempi. L’assessore ha spiegato che l’Ufficio Istruzione è al momento sottorganico a cui il Comune sta cercando di correre ai ripari.
M.P.
Invia un messaggio alla redazione

Il tuo indirizzo email ed eventuali dati personali non verranno pubblicati.