Perchè se faccio una mammografia a Merate per il follow up devo andare a Lecco?

Mandic vs. Manzoni

Buongiorno, direttore.
Mi scusi se importuno lei, ma è l'unico che negli ultimi anni si è speso per il Mandic e, anche solo per questo, ha tutto il mio rispetto.
Io faccio sempre gli screening regionali, dopotutto è nel mio interesse. L'ultimo effettuato è quello mammografico. Il 24 ottobre scorso sono andata all'appuntamento e sono stata ricevuta con gentilezza e puntualità. Devo dire che queste cose sono organizzate molto bene. Purtroppo è il follow-up che viene a mancare. Oggi mi ha chiamato l'ospedale di Lecco, chissà perché Lecco? Cmq mi hanno fissato un approfondimento per giovedì, sempre a Lecco. Ora, perché, avendo fatto lo screening a Merate io devo andare a Lecco, pur essendo residente a Merate? Eppure sono sicura che anche a Merate si possano fare approfondimenti. Non è la prima mammografia che per me richiede un'eco, ma è sempre stata fatta in loco, e a tamburo battente. Perché devo stare male per tre giorni, per sapere quello che ho? Che ne so che cosa sospetta chi ha letto la mia mammografia? Chi mi ha chiamato non ha saputo dirlo, perché "semplicemente un'impiegata". Eppure proprio oggi leggo sul vs. sito parole di chi se ne va e sostiene "Senza umanità non si gestisce la salute".
Per come stanno andando le cose - e ultimamente di esempi purtroppo ne ho avuti - l'umanità è cosa rara. Dovendovi rinunciare per incapacità e/o impossibilità della classe sanitaria, mi piacerebbe capire perché, se faccio una mammografia a Merate, gli approfondimenti devo farli a Lecco. Per fortuna so ancora guidare... ma chi non può?
Laura
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