Merate: tutto esaurito per lo spettacolo teatrale ''Il raccolto''
Domenica 30 ottobre lo spettacolo "Il raccolto", messo in scena dalla compagnia teatrale ligure
"Il raccolto" è una storia di antiche ferite familiari che si riaprono quando due sorelle, Beatrice e Anna, dopo vent'anni, per via della recente morte della madre, si ritrovano per una "resa dei conti": Beatrice, la figlia maggiore, servile e giudiziosa, vissuta all'ombra di una madre oppressiva quanto autoritaria, rinfaccia ad Anna - la sorella minore - la scelta di aver lasciato la madre e lei per cercare fortuna all'estero e crearsi un'esistenza al di fuori del soffocante contesto della comunità paesana e del "nido" familiare. Le protagoniste hanno caratteri ben diversi ma, soprattutto hanno fatto scelte di vita opposte. E su questo si basa il profondo e pungente dialogo che forma lo spettacolo. Tra accuse feroci, disprezzo, sofferenza e struggente e spietato ardore di parole mai dette e sentimenti repressi, lo scontro verbale tra le due donne incede in un crescendo claustrofobico e carico di drammatica tensione personale ed emotiva, abbracciando temi di portata universale quali la libertà sessuale, l'assistenza degli anziani e l'eutanasia. Lo spettacolo inizia, quindi, fin da subito con il "dissing", perché Beatrice, che sente di essere stata abbandonata dalla sorella, non mostra desiderio di riconciliazione e la presenza di Anna è l'occasione ideale per dare libero sfogo a vent'anni di frasi trattenute, veleni e rimpianti mai sopiti. Dal canto suo, la sorella minore rivendica le scelte fatte e le giustifica, senza tralasciare critiche nei confronti del vittimismo di Beatrice e delle non-scelte prese in nome del senso di responsabilità.Così si sviluppa uno spettacolo ben scritto e ancor meglio interpretato dalle due bravissime attrici, che hanno saputo fin dalla prima battuta catturare l'attenzione del pubblico e guidarlo nei meandri della loro tortuosa storia. È infatti attraverso il continuo scambio di accuse e, talvolta, di cattiverie, che emergono fragorosamente tutti gli scheletri nell'armadio, con tanto di colpi di scena.
Eccellente Giorgia Brusco, autrice del copione e interprete della sorella minore Anna, personaggio quest'ultimo di non facile interpretazione, per via dell'alternanza tra il drammatico e il sarcastico. Altrettanto apprezzata l'interpretazione di Chiara Giribaldi nel ruolo, più stabile, della rancorosa Beatrice.
Interessanti anche le scelte registiche di Gino Brusco, tra le quali l'idea di creare, attraverso una quinta semitrasparente, dei flashback in cui due giovani e talentuose attrici più giovani, Ilaria Pettinelli e Federica Chichi, hanno dato vita a spaccati dell'infanzia delle due sorelle: un'onirica messa in scena utile a mostrare le precoci e marcate differenze caratteriali delle protagoniste.
L'intensità dei dialoghi, l'eccellenza dell'interpretazione e il ritmo serrato hanno trovato ampio gradimento nel pubblico, come già detto. Pubblico che però ha anche apprezzato dei piccoli momenti di ironia, concentrati a inizio pièce, lasciandosi andare a diverse risate. Momenti che, se presenti anche nel resto dello spettacolo, potrebbero contribuire ad alleggerire il clima denso e carico di emotività dell'intera messa in scena.
Si giunge quindi al terzo appuntamento del Festival e, come ripromesso dagli organizzatori, sabato 12 novembre alle 21, nuovo cambio di registro: si torna a ridere con l'originalissimo spettacolo "L'Inganno in Maschera", pezzo di Commedia dell'Arte messo in scena dal Teatro dei Picari di Macerata.
Si consiglia vivamente la prenotazione: per farlo è sufficiente contattare il 335.52.54.536 (anche tramite sms o whatsapp) o scrivendo a info@ronzinante.org.
I cattivi di cuore, ha emozionato e incantato i quasi duecento spettatori che si sono dati appuntamento all'Auditorium Giusi Spezzaferri di Merate, durante la seconda serata del 6° Festival nazionale di teatro Città di Merate.
Partendo dalla fine, gli applausi ripetuti, che hanno "costretto" le attrici a continui rientri sul palcoscenico, sono stati l'evidente dimostrazione di quanto lo spettacolo abbia riscosso consenso in platea. "Il raccolto" è una storia di antiche ferite familiari che si riaprono quando due sorelle, Beatrice e Anna, dopo vent'anni, per via della recente morte della madre, si ritrovano per una "resa dei conti": Beatrice, la figlia maggiore, servile e giudiziosa, vissuta all'ombra di una madre oppressiva quanto autoritaria, rinfaccia ad Anna - la sorella minore - la scelta di aver lasciato la madre e lei per cercare fortuna all'estero e crearsi un'esistenza al di fuori del soffocante contesto della comunità paesana e del "nido" familiare. Le protagoniste hanno caratteri ben diversi ma, soprattutto hanno fatto scelte di vita opposte. E su questo si basa il profondo e pungente dialogo che forma lo spettacolo. Tra accuse feroci, disprezzo, sofferenza e struggente e spietato ardore di parole mai dette e sentimenti repressi, lo scontro verbale tra le due donne incede in un crescendo claustrofobico e carico di drammatica tensione personale ed emotiva, abbracciando temi di portata universale quali la libertà sessuale, l'assistenza degli anziani e l'eutanasia. Lo spettacolo inizia, quindi, fin da subito con il "dissing", perché Beatrice, che sente di essere stata abbandonata dalla sorella, non mostra desiderio di riconciliazione e la presenza di Anna è l'occasione ideale per dare libero sfogo a vent'anni di frasi trattenute, veleni e rimpianti mai sopiti. Dal canto suo, la sorella minore rivendica le scelte fatte e le giustifica, senza tralasciare critiche nei confronti del vittimismo di Beatrice e delle non-scelte prese in nome del senso di responsabilità.Così si sviluppa uno spettacolo ben scritto e ancor meglio interpretato dalle due bravissime attrici, che hanno saputo fin dalla prima battuta catturare l'attenzione del pubblico e guidarlo nei meandri della loro tortuosa storia. È infatti attraverso il continuo scambio di accuse e, talvolta, di cattiverie, che emergono fragorosamente tutti gli scheletri nell'armadio, con tanto di colpi di scena.
Eccellente Giorgia Brusco, autrice del copione e interprete della sorella minore Anna, personaggio quest'ultimo di non facile interpretazione, per via dell'alternanza tra il drammatico e il sarcastico. Altrettanto apprezzata l'interpretazione di Chiara Giribaldi nel ruolo, più stabile, della rancorosa Beatrice.
Interessanti anche le scelte registiche di Gino Brusco, tra le quali l'idea di creare, attraverso una quinta semitrasparente, dei flashback in cui due giovani e talentuose attrici più giovani, Ilaria Pettinelli e Federica Chichi, hanno dato vita a spaccati dell'infanzia delle due sorelle: un'onirica messa in scena utile a mostrare le precoci e marcate differenze caratteriali delle protagoniste.
L'intensità dei dialoghi, l'eccellenza dell'interpretazione e il ritmo serrato hanno trovato ampio gradimento nel pubblico, come già detto. Pubblico che però ha anche apprezzato dei piccoli momenti di ironia, concentrati a inizio pièce, lasciandosi andare a diverse risate. Momenti che, se presenti anche nel resto dello spettacolo, potrebbero contribuire ad alleggerire il clima denso e carico di emotività dell'intera messa in scena.
Si giunge quindi al terzo appuntamento del Festival e, come ripromesso dagli organizzatori, sabato 12 novembre alle 21, nuovo cambio di registro: si torna a ridere con l'originalissimo spettacolo "L'Inganno in Maschera", pezzo di Commedia dell'Arte messo in scena dal Teatro dei Picari di Macerata.
Si consiglia vivamente la prenotazione: per farlo è sufficiente contattare il 335.52.54.536 (anche tramite sms o whatsapp) o scrivendo a info@ronzinante.org.