Merate incontra l'autore/13: un volume di ''auto-coaching'', ''Allenati sempre'' di Luciano Ballabio
Francesco Solitario, Luciano Ballabio, Maria Teresa Tramontin, Fiorenza Albani
Ballabio si è presentato come "il più vecchio di tutti gli autori che si sono seduti qui" ed ha raccontato come è nato il suo volume.
"Questo libro è una sorpresa anche per me, non avevo intenzione di scriverlo. È stato un gravoso impegno, ci sono voluti 10 anni per pubblicarlo. Sono però soddisfatto, perché penso sia un bel modo di concludere un percorso così articolato e complesso. Questo libro era già dentro di me, ho dovuto solo selezionare quello che volevo scrivere"
Il libro "Allenati sempre", avrebbe dovuto titolarsi "Auto-coaching", divenendo un manuale rivolto a se stessi, un grande esercizio nel quale guardarsi allo specchio e porsi delle domande.
L' autore ha poi spiegato come si possano interpretare entrambi i termini "allenati" o "allenàti", in quanto la vita richiede un allenamento continuo e instancabile, ma bisogna anche saper riconoscere i propri limiti senza prevaricarli.
L'allenamento permanente può permettere di compiere abilità (intese nel senso di qualcosa di straordinario, ndr) alle persone più anziane (come Ulisse) che i giovani (proci) non sono stati in grado di compiere.
Ha preso poi parola l'editore, il professor Francesco Solitario, che ha esposto le difficoltà riscontrate nella scelta della copertina ed ha approfondito il legame tra mente sana e corpo sano.
"Il libro è una sorta di guida. Ulisse in tarda età vinse a discapito di tanti giovani. Non aveva allenato solo il fisico, ma aveva anche svolto un notevole esercizio mentale. Ha superato ostacoli uscendo dalle grinfie di maghe e manipolatrici, cosa non facile."
Alla domanda sulle motivazioni che lo hanno spinto a pubblicare il libro, Solitario ha risposto: "Io mi fido dei filosofi, perché hanno una mentalità e una visione globale. Mi dava un senso di completezza.
La nutrizione e il movimento sono ciò che possono far continuare a funzionare il cervello per un lungo periodo e in modo corretto. Ci auguriamo ed auguriamo a chi conosciamo di vivere bene e soprattutto con la mente che funziona."
"La musica è il concentrato dell'unione tra mente e corpo. È il ponte tra l'esattezza della matematica e l'imprevedibilità delle emozioni." Ha spiegato l'autore, e per questo ha passato la parola a Maria Teresa Tramontin, una delle 5 testimonianze di questo libro, che ha cercato di rispondere alla domanda "Cos'è la fatica e la musica per te?".
"Quando cantiamo, abbiamo un'emozione da riprodurre con la nostra voce, non abbiamo la corrispondenza tasto/suono. Dobbiamo allenare l'orecchio all'ascolto" ha spiegato
"L'allenamento continuo è necessario per evolverci, abbiamo desiderio e fame di sapere cose diverse per portarle agli altri."
Da anni Tramontin dirige anche il Coro degli stonati. "Qui permettiamo alle persone non intonate di allenarsi dall'inizio per migliorare e godere della possibilità che è sempre stata negata loro, ovvero cantare."
La presentazione ha riscontrato il favore del pubblico che ha ascoltato attento e incuriosito la presentazione del volume e gli interventi dei relatori.