Merate Centro/8: quel che serve è linfa nuova tra i commercianti
Buongiorno Direttore e complimenti.
Lei ha un archivio storico/fotografico della nostra città davanti al quale ci inchiniamo, fieri di farne parte per immagini e ringalluzzendo non da ridere le nostre vetustà.
Detto questo è interessante raccogliere l'invito da Lei formulato per esprimere pareri riguardanti la situazione del nostro centro e fermarne in qualche modo il declino.
Ci fosse arrivato il primo cittadino......magari!!
Le foto da Lei pubblicate sono un tuffo in anni dove Merate ha rappresentato operosità, dinamismo, voglia di fare, inclusione, partecipazione......ma è un passato e, come tale, un ricordo indelebile e basta.
Secondo noi, chi siede sugli scranni più alti di quel palazzo là, ha ucciso negli anni la voglia di fare dei nostri commercianti, impedendo alle nuove generazioni di investire sul futuro per tentare nuovi percorsi alternativi alle grandi distribuzioni on line, con affitti esosi e tasse inique (ricorda la famosa occupazione del suolo pubblico?).
Ecco cosa manca alla nostra piazza: nuova linfa che può venire solo dai giovani.
Ultimamente si è notato un certo movimento motivato da eventi che hanno fatto imbufalire ulteriormente i commercianti perché penalizzati da modi di svolgimento degli stessi.
Ci risulta che la PROLOCO abbia un percorso privilegiato nei meandri del nostro comune.
Perché allora non coinvolgere la Presidente, guardare bene negli occhi i commercianti e ascoltarli affinché ci sia finalmente una collaborazione fattiva per questa città e per tutti quanti la abiteranno in futuro?
Ora ci permetta , caro Direttore, di coinvolgere per un momento il nostro Tamandi:
Apra un bel locale, Lei sa cosa intendiamo. Lei bazzica bene Milano, Lei sa cosa la gente apprezza: Happy Hour, Apericena , Dopo Teatro, Spuntino dell'Alba con le brioches appena sfornate....
Accetti la sfida, riporti a Merate i giovani, anche quelli che per una notte o due fanno un po' casino assieme a tutti quelli che non vogliono stare al capezzale di questa Merate agonizzante.
Molto meglio e di gran lunga più gratificante ascoltare musica che le sirene delle ambulanze.
Lei ben sa che il ricovero nel nostro ospedale oggi, ci sarebbe fatale.
GIUDITTA PACCHIARINI docet.
Grazie direttore per l'ospitalità e cordialmente salutiamo.
Lei ha un archivio storico/fotografico della nostra città davanti al quale ci inchiniamo, fieri di farne parte per immagini e ringalluzzendo non da ridere le nostre vetustà.
Detto questo è interessante raccogliere l'invito da Lei formulato per esprimere pareri riguardanti la situazione del nostro centro e fermarne in qualche modo il declino.
Ci fosse arrivato il primo cittadino......magari!!
Le foto da Lei pubblicate sono un tuffo in anni dove Merate ha rappresentato operosità, dinamismo, voglia di fare, inclusione, partecipazione......ma è un passato e, come tale, un ricordo indelebile e basta.
Merate potrebbe essere ancora un gran bel borgo proiettato nel futuro, adeguandosi però alla realtà di oggi.
Riaprire la piazza o no, non c'entra proprio, secondo noi.
In altre realtà lombarde non si fa un plissè se i parcheggi sono lontani dal centro, ma l'offerta deve essere all'altezza del piccolo sacrificio che verrebbe oltremodo a vantaggio della salute prima e dalla varietà delle proposte dopo.
Due passi in centro....è sempre interessante e salutare.
Chi meglio delle donne poi può essere migliore "influencer"?Secondo noi, chi siede sugli scranni più alti di quel palazzo là, ha ucciso negli anni la voglia di fare dei nostri commercianti, impedendo alle nuove generazioni di investire sul futuro per tentare nuovi percorsi alternativi alle grandi distribuzioni on line, con affitti esosi e tasse inique (ricorda la famosa occupazione del suolo pubblico?).
Ecco cosa manca alla nostra piazza: nuova linfa che può venire solo dai giovani.
Ultimamente si è notato un certo movimento motivato da eventi che hanno fatto imbufalire ulteriormente i commercianti perché penalizzati da modi di svolgimento degli stessi.
Ci risulta che la PROLOCO abbia un percorso privilegiato nei meandri del nostro comune.
Perché allora non coinvolgere la Presidente, guardare bene negli occhi i commercianti e ascoltarli affinché ci sia finalmente una collaborazione fattiva per questa città e per tutti quanti la abiteranno in futuro?
Ora ci permetta , caro Direttore, di coinvolgere per un momento il nostro Tamandi:
lasci perdere lo stagno di San Rocco, lasci perdere la riserva del lago di Sartirana.....non sono nelle Sue corde e Lei lo sa.
Lei sa fare egregiamente l'imprenditore, e allora cosa aspetta?
Si scelga il posto che Lei ritiene più adatto sulla piazza Prinetti.Apra un bel locale, Lei sa cosa intendiamo. Lei bazzica bene Milano, Lei sa cosa la gente apprezza: Happy Hour, Apericena , Dopo Teatro, Spuntino dell'Alba con le brioches appena sfornate....
Accetti la sfida, riporti a Merate i giovani, anche quelli che per una notte o due fanno un po' casino assieme a tutti quelli che non vogliono stare al capezzale di questa Merate agonizzante.
Molto meglio e di gran lunga più gratificante ascoltare musica che le sirene delle ambulanze.
Lei ben sa che il ricovero nel nostro ospedale oggi, ci sarebbe fatale.
GIUDITTA PACCHIARINI docet.
Grazie direttore per l'ospitalità e cordialmente salutiamo.
Due Attempati Meratesi