Lomagna: in consiglio l’approvazione del DUP e un’analisi demografica del paese
È stata la presentazione del Documento Unico di Programmazione a interessare buona parte del consiglio comunale di Lomagna di giovedì 27 ottobre. A illustrarlo è stato l'assessore al Bilancio Pierangelo Manganini, proiettando delle slides che hanno reso più stimolante l'analisi dei dati.
In prima battuta l'assessore ha fatto il punto sull'andamento demografico del paese dal 1998 al 2021. Ventiquattro anni fa Lomagna contava 4.065 abitanti, al 31 dicembre 2021 invece il numero è passato a 5.031. Un incremento del 24%. Ciò nonostante, sia nel 2020 che nel 2021 sono stati registrati saldi negativi tra il numero di nascite e il numero di morti in paese: -6 persone nel 2020 e -9 nel 2021. Negativo anche il saldo migratorio del 2021: 175 gli immigrati a fronte di 192 emigrati. Lo stesso si registrò nel 2020, con un saldo migratorio pari a -22 persone. Come detto, alla fine del 2021 si sono contati 5.031 abitanti: 2.486 maschi e 2.545 femmine.
Interessante poi anche l'analisi del numero di componenti delle 2.134 famiglie lomagnesi per l'anno 2021. Risultano 647 i nuclei monocomponenti; 637 quelli con due componenti; 412 con tre; 328 con quattro e 110 le famiglie da cinque o più persone.
L'assessore Manganini ha quindi proiettato una "piramide dell'età", per mostrare il numero di abitanti divisi per sesso e fasce d'età. Il "disegno" che ne emerge è simile a un rombo: 230 gli abitanti di età inferiore ai quattro anni, 424 gli abitanti tra i cinquanta e cinquantaquattro anni, 126 superiori agli ottantacinque anni. "Il caso lomagnaese - ha detto l'assessore - è in linea con l'andamento nazionale".
È stato quindi fatto il punto sull'evoluzione delle entrate dal 2015 al 2021. Le entrate tributarie nel 2015 sono state pari a 2.511.000 euro, nel 2017 si è verificata una flessione a 2.297.000 euro a seguito dell'adduzione dei criteri di cassa per l'addizionale Irpef, per poi assestarsi nel 2021 a 2.544.000 euro. Gli incrementi relativi ai trasferimenti correnti sono stati relativi a spese per il sociale, gestite in modo associato da quattro comuni, per passare poi nel 2020 a una gestione associata solo tra Lomagna e Osnago.
Per quanto concerne invece l'evoluzione delle uscite, nei medesimi anni, l'assessore ha spiegato che la spesa corrente ha subito un incremento continuo nei primi cinque anni da 3.482.000 euro nel 2015 a 4.143.000 nel 2019, per poi scendere 3.671.000 euro e di nuovo incrementare a 4.213.000 euro nel 2021. Le spese in conto capitale, a contrario, hanno registrato delle contrazioni a causa di un minor gettito delle entrate legate ai proventi delle concessioni edilizie.
L'assessore ha quindi proiettato un quadro generale riassuntivo delle entrante e delle spese per gli anni 2023, 2024 e 2025: quelli interessati dal DUP. Per il 2023, entrate e uscite pareggiano a 6.838.439 euro. Piuttosto in linea invece le cifre relative alle spese in parte corrente divise per missione: ammonta a 4.213.151 euro il rendiconto 2021, a 4.443.636 l'assestato 2020 e a 4.386.024 euro la previsione per il 2023. Gli unici scostamenti tra il 2022 e il 2023 sono relativi al costo del personale. Nel corso del consiglio la sindaca Cristina Citterio ha reso noto che Lomagna ha una lieve carenza in questi termini, negli uffici infatti mancherebbero tre unità: una in ufficio ragioneria, una nell'ufficio istruzione e una all'ufficio anagrafe.
Contrario il voto dei consiglieri di minoranza Mauro Sala e Margherita Vigorelli all'approvazione del DUP 2023/2024/2025.
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L'assessore Pierangelo Manganini
Interessante poi anche l'analisi del numero di componenti delle 2.134 famiglie lomagnesi per l'anno 2021. Risultano 647 i nuclei monocomponenti; 637 quelli con due componenti; 412 con tre; 328 con quattro e 110 le famiglie da cinque o più persone.
L'assessore Manganini ha quindi proiettato una "piramide dell'età", per mostrare il numero di abitanti divisi per sesso e fasce d'età. Il "disegno" che ne emerge è simile a un rombo: 230 gli abitanti di età inferiore ai quattro anni, 424 gli abitanti tra i cinquanta e cinquantaquattro anni, 126 superiori agli ottantacinque anni. "Il caso lomagnaese - ha detto l'assessore - è in linea con l'andamento nazionale".
È stato quindi fatto il punto sull'evoluzione delle entrate dal 2015 al 2021. Le entrate tributarie nel 2015 sono state pari a 2.511.000 euro, nel 2017 si è verificata una flessione a 2.297.000 euro a seguito dell'adduzione dei criteri di cassa per l'addizionale Irpef, per poi assestarsi nel 2021 a 2.544.000 euro. Gli incrementi relativi ai trasferimenti correnti sono stati relativi a spese per il sociale, gestite in modo associato da quattro comuni, per passare poi nel 2020 a una gestione associata solo tra Lomagna e Osnago.
Per quanto concerne invece l'evoluzione delle uscite, nei medesimi anni, l'assessore ha spiegato che la spesa corrente ha subito un incremento continuo nei primi cinque anni da 3.482.000 euro nel 2015 a 4.143.000 nel 2019, per poi scendere 3.671.000 euro e di nuovo incrementare a 4.213.000 euro nel 2021. Le spese in conto capitale, a contrario, hanno registrato delle contrazioni a causa di un minor gettito delle entrate legate ai proventi delle concessioni edilizie.
L'assessore ha quindi proiettato un quadro generale riassuntivo delle entrante e delle spese per gli anni 2023, 2024 e 2025: quelli interessati dal DUP. Per il 2023, entrate e uscite pareggiano a 6.838.439 euro. Piuttosto in linea invece le cifre relative alle spese in parte corrente divise per missione: ammonta a 4.213.151 euro il rendiconto 2021, a 4.443.636 l'assestato 2020 e a 4.386.024 euro la previsione per il 2023. Gli unici scostamenti tra il 2022 e il 2023 sono relativi al costo del personale. Nel corso del consiglio la sindaca Cristina Citterio ha reso noto che Lomagna ha una lieve carenza in questi termini, negli uffici infatti mancherebbero tre unità: una in ufficio ragioneria, una nell'ufficio istruzione e una all'ufficio anagrafe.
Venendo agli investimenti, le previsioni per il 2023 e 2024 sono piuttosto in linea: 858.750 euro e 882.338 euro. In particolare, per il 2023, le voci più grandi sono gli 80.000 euro per la manutenzione straordinaria della scuola primaria, i 334.000 euro per gli interventi di manutenzione straordinaria sulla viabilità a cui se ne sommano altri 157.750 euro frutto di permessi a costruire e 40.000 euro per la postazione noleggio biciclette per il distretto del commercio, essendo stata Lomagna individuata come porta d'accesso al distretto stesso. Per il 2024, da notare i 380.000 euro previsti per la manutenzione straordinaria del cimitero. A tal proposito, il consigliere di minoranza Mauro Sala ha domandato se, visti i recenti problemi emersi al cimitero (clicca QUI), non sia previsto un intervento anche prima del 2024. La sindaca Citterio ha comunicato che sono in corso accertamenti in questi giorni per la valutazione della situazione.
La sindaca Cristina Maria Citterio
Un'altra osservazione mossa dal consigliere Sala è stata relativa al fatto che nel Documento non sono presenti gli investimenti relativi al campo di calcio, all'abbattimento delle barriere architettoniche di via Roma, alla biblioteca e alla scuola. "Sono opere che contate di fare nel 2022?". La sindaca ha risposto che sono opere ancora previste nel piano investimenti del 2022, perché il comune è tutt'ora candidato ai vari bandi che potrebbero portare entrate da destinare a tali opere. Infine, il consigliere Sala, ha chiesto delucidazioni in merito ai costi del trasporto scolastico: "Vorrei capire cosa è successo. Il bando per Lomagna e Osnago, se ho capito, è andato deserto. Però si è chiuso un contratto a 138.027 euro, superiore di 23mila euro rispetto ai 115mila fissati dalla gara. Quindi paghiamo 82mila euro contro i 61.600 euro dello scorso anno. Il costo aumenta, il servizio diminuisce, dato che sono diminuiti i pullman. Cosa è successo?". L'assessore Elena Gandolfi ha spiegato che la gara in precedenza era fissata tenendo come parametro il chilometraggio, successivamente si è proceduto con l'affidamento diretto. Non soddisfatto della risposta, il consigliere Sala ha sottolineato che l'aumento rispetto allo scorso anno è stato notevole. "Non capisco perché altri comuni hanno ottenuto offerte migliori" ha aggiunto.
I consiglieri di minoranza Margherita Vigorelli e Mauro Sala
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E.Ma.