Il Sindaco: non è una tragedia per mancanza di aiuti, ma per l’accumulo di tanto dolore

 

 

Francesco Iantorno e la figlia Rossana



"Una persona umile, una brava persona, lo si vedeva spesso andare al cimitero", così un vicino di casa, ancora sconvolto per l'accaduto. Ma è l'intera comunità di Osnago ad essere colpita dalla tragedia. Che tuttavia, ci tiene a precisare il Sindaco, non è causata dalla mancanza di aiuti, ma dall'accumulo di dolori.


Il sindaco Paolo Brivio

 

 

 

"E' così" dice Paolo Brivio. " Francesco era un chiacchierone, un uomo di bel carattere, estroverso. Lo si vedeva scendere spesso in strada con la figlia per andare al cimitero sulla tomba della moglie. Per il lavoro che aveva svolto per il Comune era molto conosciuto. Stamattina ho sentito il figlio e insieme abbiamo condiviso che questa tragedia non è una storia di mancati aiuti, ma di un accumulo di dolori che sono arrivati a un punto di rottura.

 

Attendiamo l'autopsia, ma non credo che ci saranno colpi di scena. La tragedia è già sufficientemente chiara nei suoi contorni. Come amministrazione comunale organizzeremo un gesto di riconoscenza nel rispetto della volontà della famiglia. È un evento che interroga tutti, famigliari e comunità intera. So che per certi versi è difficile da comprendere, ma forse è stato un estremo gesto di amore di un padre verso la figlia".

Conferma l'attenzione del Comune verso Rossana anche l'assessore ai servizi alla persona Antonella Rampichini: "la donna era seguita dai servizi sociali. La sua situazione era nota alla nostra assistente sociale sia perché era un'utente del trasporto sociale di "Io per Osnago" convenzionato con il Comune sia per le pratiche per attivare varie tipologie di misure sociali. Posso dire che l'assistente sociale la seguiva in maniera capillare anche oltre le comuni mansioni".

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