Lomagna: ''Controllo del vicinato'' incontro con associazione, carabinieri e polizia locale

Dopo la proposta avvenuta il a febbraio e la firma del protocollo d'intesa con la Prefettura di Lecco a marzo, si è tenuto il 24 ottobre il primo incontro nel comune di Lomagna del progetto "Controllo del Vicinato". "E' importante spiegare alla cittadinanza cosa significa poter partecipare alla sicurezza del proprio paese, grazie ad una serie di accertamenti e collaborazioni che danno vita ad una maggior coesione all'interno della comunità e con le forze dell'ordine" ha spiegato il sindaco Cristina Citterio. Oltre al primo cittadino hanno anche partecipato Raul Piemonti, referente provinciale Monza Brianza-Lecco di AcdV, Christian Cucciniello, comandante della stazione carabinieri di Casatenovo, e Ronny Papini, comandante del servizio associato di PL.

Da sinistra il comandante della stazione carabinieri di Casatenovo Christian Cucciniello, il sindaco di Lomagna Cristina Citterio,
il referente provinciale di ACdV Raul Piemonti  e il  comandante della polizia associata di Lomagna e Osnago dottor Ronny Papini

Per dare informazioni dettagliate riguardo al progetto "Controllo del Vicinato", Raul Piemonti ha spiegato in cosa consiste e cosa viene insegnato ai cittadini, in modo da renderli vigili ed attenti riguardo a varie vulnerabilità da correggere per una maggior sicurezza dalla microcriminalità. Nato negli anni 60/70 negli USA e successivamente arrivato in Gran Bretagna negli anni 80, il progetto di sicurezza del vicinato è giunto in Italia nel 2009, con successiva nascita dell'associazione nel 2013. Costituita da una fitta rete territoriale di volontari e specialisti, che forniscono consulenze alle amministrazioni comunali ed ai privati, desiderosi di apprendere informazioni riguardo la protezione delle abitazioni, l'Associazione Controllo del Vicinato si sta sempre più espandendo. Per una visione di numeri si tratta di quasi 76 mila famiglie che collaborano per rendere i paesi luoghi sicuri e di disagio per i ladri.

 

Ma in cosa consiste il gruppo di controllo del vicinato? Esso non è altro che un gruppo di volontari vedette, il cui compito è avvisare, in caso di avvistata intrusione, furto o altre attività della microcriminalità, le forze dell'ordine. Come ben specificato, non si tratta di attuare dei presidi mobili, inseguire o aggredire i malviventi, controllare le attività dei propri vicini o eseguire addestramenti specifici. Si tratta solo di uno strumento di prevenzione e controllo del vicinato, caratterizzato dalla partecipazione condivisa dei cittadini e dalla cooperazione con le forze dell'ordine, unici soggetti intervenienti nelle azioni di rischio. I partecipanti verranno istruiti su come svolgere al meglio la loro attività: saper riconoscere le auto dei vicini, identificando veicoli sospetti e non della zona; aiutare a rafforzare i punti deboli nelle strutture abitate e nel vicinato; tenere un gruppo WhatsApp utile per le segnalazioni; avvertire tempestivamente le forze dell'ordine, non solo di furti e svaligiamenti in corso, ma anche dei soli tentativi; poter dare segnalazioni dettagliate sui veicoli e sulle persone.

 

Altri consigli pratici per mettere in maggior sicurezza le proprie abitazioni sono stati dati sia da Piemonti che dai comandanti delle forze dell'ordine. Questi comprendono: installare un allarme antifurto e ancora meglio un sistema di videosorveglianza; adottare strumenti ottimali di difesa dell'infrastruttura, quali il cilindro europeo nella serratura della porta blindata, spuntoni sui tubi delle grondaie, le inferriate ai piani vulnerabili; non lasciare segni che indicano che la casa è abbandonata, come lo zerbino arrotolato, cassetta della posta piena, annunciarlo agli sconosciuti come sui social e lasciare il prato incolto; avere un buon rapporto con i vicini e nel caso lasciare a loro un numero e delle chiavi sostitutive per togliere la posta; dare sempre importanza al cane che abbaia la notte e agli allarmi dei vicini.

 

Altro tema trattato è quella delle truffe, che nella maggior parte dei casi vanno a colpire i soggetti più anziani dei paesi. Il comandante Cucciniello ha infatti voluto dare informazioni e consigli a riguardo, in modo da rendere i cittadini consci del pericolo, che può essere evitato senza problemi, in modo lucido e con l'aiuto delle forze dell'ordine. Per esempio, in caso di telefonate sospette o di estranei che citofonano alla porta, è bene accertarsi della veridicità delle parole di questi ultimi. Chiamare famigliari per avere conferme o il 112 è sempre la scelta migliore da fare. "Vogliamo dare il messaggio che rivolgersi alle forze dell'ordine deve essere uno strumento di difesa e fiducia. Il nostro lavoro è assicurarci che le persone siano al sicuro da ogni pericolo e truffa. Noi carabinieri, polizia locale e tutti i corpi di difesa pubblica costituiamo una grande famiglia, che collabora per il bene del Paese. Per questo motivo siamo felici di poter dare vita a questi gruppi di Controllo del Vicinato, in modo da accrescere la coesione delle comunità e rafforzare il legame tra cittadini e forze dell'ordine" ha dichiarato il comandante Cucciniello.

Ha poi preso parola il comandante Papini, che ha ribadito l'importanza di quanto detto finora e che ha spiegato in che modo poter far parte dei gruppi di "monitoraggio". Per far ciò infatti è necessario accedere al sito del Comune di Lomagna, in cui sono specificati regolamenti e descrizioni relativi al progetto e dove è possibile scaricare il modulo di adesione. A seguito delle varie partecipazioni si attueranno poi incontri formativi e creeranno gruppi Whatsapp in cui gli addetti potranno comunicare e dar via alla salvaguardia del paese.

M.Pen.
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