Lamentele per i disservizi di Trenord e il ricordo di quando negli anni settanta . . .

Erano gli anni settanta, io quindicenne dopo il mio lavoro in ditta aiutavo mio padre in un distributore di benzina e ho avuto modo di vedere come viaggiavano i lavoratori a quel tempo. Chi in macchina chi in moto, i giovani col Vespino o il Ciao, con il caldo d’estate, il gelo e la nebbia d’inverno, tutti i giorni al lavoro contenti per lo stipendio che si portava a casa. Soldi che servivano alle famiglie. Fra le categorie di lavoratori che vedevo tutti i giorni, quelli che più mi colpivano erano i Muratori Bergamaschi. Viaggiavano su furgoncini in sette o otto, partivano al mattino prestissimo da casa, attraversavano il Ponte di Paderno per raggiungere le località della Brianza dove c’erano i cantieri. In estate sotto il sole cocente e d’inverno al gelo, non c’erano caldi locali accoglienti ad attenderli ma nude strutture di case da finire e un bidone di legna per accendere il fuoco per riscaldarsi un pò. Le loro giornate erano pesanti, allora non c’erano tutti i macchinari moderni per alleviare le fatiche. Alla sera quando tornavano a casa e si fermavano per fare rifornimento, li vedevo stanchi, stramazzati sui sedili, pieni di polvere. Non so a che ora arrivavano a casa per la cena. Non so a che ora andavano a letto, però il mattino dopo erano già sul posto di lavoro. Non li ho mai visti discutere o litigare tra loro, sempre e solo a lavorare dal mattino alla sera e fare il loro viaggio sui Ford Transit. Mai una lamentela, si sa i Bergamasch sono gente taciturna. Oggi leggendo la cronaca dove si sono moltiplicate le lamentele sui disservizi di Trenord confondendoli sempre con le insufficienze di F.S. mi ritornano in mente come viaggiavano i Muradur Bergamasch. Non erano seduti con l’aria condizionata e l’Ifhone nelle orecchie. Non si lamentavano dei ritardi sulle strade (partivano sempre prima). Per oltre settant’anni nulla è stato fatto per rafforzare il servizio ferroviario nelle nostre provincie salvo il raddoppio di Carnate.

Abbiamo linee con un solo binario a servire città come Bergamo , Lecco e Sondrio. Si sono sostituiti treni e altri ne verranno ma se rimane un solo binario il servizio non potrà migliorare perché basta un guasto o un ritardo per far saltare tutti gli orari e coincidenze. Purtroppo le attenzioni di FF.SS sono altrove ( alta velocità e collegamenti extraregionali ) per i pendolari il nulla. Hai voglia di protestare con Trenord se il padrone della rete fa di tutto per ostacolarti e volersi mangiare il trasporto lombardo. Hai voglia di protestare contro i treni vecchi se sul ponte di Paderno non possono transitare quelli nuovi. Hai voglia di dire che colpa di chi governa in Lombardia, che nel consiglio di amministrazione di Trenord c’è un rappresentante della Lega quando la società è al 50% con FF.SS. Quando Ferrovie dello Stato vorrebbe accaparrarsi tutti i trasporti della regione ( un bel boccone ). Hai voglia di protestare per un ponte o un passaggio a livello che provoca disagi, ci vorranno anni e anni prima che F.S provveda. Una cosa è sicura , attraversando le valli e la pianura Bergamasca si vede il lavoro e il progresso di quelle genti che in silenzio hanno dato tanto allo Stato e alle generazioni future. Ricevendo in cambio l’appellativo di razzisti, quando alzando la testa hanno chiesto pacificamente i loro diritti.
R.C.
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