Osnago/1: in Aula le opere compensative del Piano Marasche. Soppressa la ciclopedonale


La prima parte del Consiglio comunale di ottobre a Osnago è stata dedicata alle richieste della minoranza. Le due interpellanze riguardavano le opere compensative del Piano Marasche. Per quanto riguarda i lavori stradali interrotti, il sindaco Paolo Brivio ha dichiarato che lunedì 24 ottobre la ditta dovrebbe presentare la SCIA semplice, per ritornare sul cantiere il 2 novembre e concludere le opere in una decina di giorni. Secondo la ricostruzione del primo cittadino, i ritardi sono stati dovuti a casi di positività al Covid tra gli operai, per la definizione di alcune modifiche tecniche sulla strada, per la contrattazione sulla revisione dei prezzi alla luce degli aumenti sulle materie prime e delle variazioni rispetto al progetto iniziale. Si è dovuto attendere che si facesse chiarezza a livello normativo sui criteri per la determinazione degli aumenti. Se in un primo momento la ditta aveva proposto una maggiorazione di 190 mila euro alla fine si è scesi a 108.964 mila euro su un appalto dal valore di 681.746 euro. Il capogruppo di minoranza, Marco Riva, ha ribadito le critiche sui ritardi e ha poi domandato come questo aumento di oltre 100 mila euro impatterà sulle altre opere viabilistiche compensative che in teoria dovrebbero essere ancora svolte. Una risposta vera e propria a questo quesito ancora non c'è. La valutazione è stata rimandata per riuscire intanto a far concludere questo blocco di interventi. "Andrà fatta una discussione più giuridica che tecnica - ha commentato il sindaco - Bisognerà capire se dovrà prevalere l'indicazione della cifra finale o se ci saranno spazi per ottenere un impegno maggiore da parte dell'azienda in modo che realizzi le opere indicate nella convenzione".

Marco Riva

L'altra interpellanza riguardava invece le compensazioni ambientali del Piano Marasche che dovranno essere effettuati dal privato più a Sud, oltre la zona industriale-artigianale che si vede dalla Provinciale SP 342 dir. Si tratta di un misto di interventi di ripulitura e liberazione da rovi e vegetazione spontanea; di livellamento del terreno; di nuove piantumazioni. Il tutto "per dare una continuità naturalistica e paesistica più che dignitosa" ha detto Paolo Brivio. Il sindaco ha aggiunto: "Sarà anche fruibile attraverso un percorso pedonale: abbiamo chiesto ulteriormente in fase di Giunta di tracciare un sentiero. Oggi è una zona completamente abbandonata a se stessa". In replica alla minoranza il primo cittadino ha sostenuto: "Questo intervento non modifica, ma applica la previsione nella convenzione di opere compensative". Per Brivio le indicazioni sulla tipologia di intervento che si avevano prima della recente delibera di Giunta non costituivano un progetto arrivato a maturazione. Ad ogni modo rispetto a quello "c'è un'area verde più ampia sulla quale si va ad intervenire. Metà dell'area verde non era prevista per le opere di rinaturalizzazione e pulizia. Erano previste delle reti per il passaggio degli animali. Si è preferito concentrarsi della riva del torrente anche considerando che il passaggio degli animali è ormai di fatto agevolato dal fatto che il torrente è in secca per la parte maggiore dell'anno". Cartina alla mano abbiamo già mostrato che rispetto ai disegni del Piano Attuativo l'area di intervento è nettamente diminuita [clicca QUI]. Scettico sulla ricostruzione del sindaco il capogruppo di Orgoglio Osnago, che ha fatto notare che il costo previsto si è dimezzato a 26.400 euro (nel Piano Attuativo venivano indicati 49.919 euro). Nessun "regalo" all'azienda, ha tenuto a precisare Brivio, che ha portato l'attenzione che la convezione stabilisce 179.095 euro per le opere compensative ambientali che, oltre alla zona in fondo al paese, riguardano anche l'area verde del comparto Marasche. Mentre la Sa-Fer ne spenderà complessivamente 193 mila. Riva ha lamentato inoltre che la ratio dell'intervento è stata stravolta: "L'obiettivo era di garantire che si creasse un micro-corridoi per garantire alla fauna di attraversare la Provinciale e la ferrovia senza essere investiti. Così invece creiamo un imbuto per la fauna per andare proprio ad essere investiti sulla Provinciale". Il consigliere Riva ha poi domandato che fine ha fatto l'ipotesi di realizzare una pista ciclopedonale, come indicato nel Piano Attuativo. Brivio, ribadendo la bontà della progettazione, ha precisato che la ciclopedonale lì non si farà in quanto la Provincia di Lecco ha suggerito al Comune altre zone in cui realizzarle nell'ottica di una connessione del tracciato sovracomunale.

M.P.
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