Cicognola: nel 1972 apriva il seminario a Villa Perego. Rimpatriata di 12 sessantenni
Cinquant'anni fa apriva il Seminario arcivescovile a Merate nella storica Villa Perego di Cicognola.
Lo hanno ricordato, proprio davanti ai cancelli di via Annunziata, con larghi sorrisi 12 sessantenni di quel primo gruppo che passò dalle elementari in prima media.
"Non fu un semplice trasloco - ricorda don Luigi - volevo strutturare un seminario più aperto alle famiglie e alle parrocchie vicine. Ad esempio, sfruttai il parco per popolarlo di animali di cui i ragazzi si prendevano cura, per rendere il seminario più vivo e attraente. C'era anche una scimmietta il cui morso era ben conosciuto all'Ospedale di Merate".
L'originalità di quel piccolo gruppo sta nei tanti aneddoti del gruppo: la polenta in trattoria, i derby con l'oratorio di Sartirana, il lavoro materiale a trasportare terra per trasformare un prato in campo di calcio, gli spettacoli coi genitori, le nuotate nel laghetto, il rapporto ravvicinato coi superiori, il rapporto con il custode Enrico, la costruzione di un forno per il barbecue....
Oltre a don Luigi il team era composto da don Claudio Silva, allora prete novello incaricato della parte spirituale del gruppo, don Giorgio Ferrario, insegnante di Lettere e coordinatore didattico, mentre don Domenico De Bernardi, purtroppo scomparso, era il vice rettore. "Un gruppo in forte sinergia, che ben si compensava. La severità di don Luigi coi suoi castighi è ancora proverbiale dopo mezzo secolo" è il ricordo di tutti. "Dovevamo rimboccarci le maniche per sistemare diversi ambienti, ma nel frattempo ci strutturavamo anche come persone". "Mi hanno messo a suonare qui a Merate e ora da 23 anni dirigo la corale della mia parrocchia".
Il gruppo non è nuovo a questi incontri, assieme anche ai sacerdoti, a cui esprimono solo e sempre gratitudine.
Il ritrovo davanti alla villa si è dovuto fermare all'ingresso perché il complesso non è più accessibile. L'ultima classe lo ha lasciato nel 2004. Ma per don Luigi non è un funerale, anche se tutti sperano che torni a rivivere e la Diocesi si ricordi di questo vecchio seminario.
"Siamo chiamati ad offrire il nostro impegno al Signore senza pretendere risultati e tanto meno riconoscimenti; lasciamo a Lui che agisca come meglio crede senza giudicare le scelte successive; ci pensa lo Spirito. Me lo ha insegnato S. Charles De Foucald, vissuto nel silenzio, a Nazareth e poi nel deserto, che apparentemente non ha lasciato niente morendo improvvisamente e tragicamente...ma poi sappiamo cosa continua a dare alla Chiesa".
Lo hanno ricordato, proprio davanti ai cancelli di via Annunziata, con larghi sorrisi 12 sessantenni di quel primo gruppo che passò dalle elementari in prima media.
A guidarli don Luigi Sacchi, classe 1934, che doveva traslocare da Arcore, allora sede di un seminario minore, per aprirne uno a Merate. Prima provvisoriamente in una villa sulla statale, Villa Giuseppina, e poi in mezzo al ricco parco al termine del lungo viale a poca distanza da Sabbioncello.
L'originalità di quel piccolo gruppo sta nei tanti aneddoti del gruppo: la polenta in trattoria, i derby con l'oratorio di Sartirana, il lavoro materiale a trasportare terra per trasformare un prato in campo di calcio, gli spettacoli coi genitori, le nuotate nel laghetto, il rapporto ravvicinato coi superiori, il rapporto con il custode Enrico, la costruzione di un forno per il barbecue....
Oltre a don Luigi il team era composto da don Claudio Silva, allora prete novello incaricato della parte spirituale del gruppo, don Giorgio Ferrario, insegnante di Lettere e coordinatore didattico, mentre don Domenico De Bernardi, purtroppo scomparso, era il vice rettore. "Un gruppo in forte sinergia, che ben si compensava. La severità di don Luigi coi suoi castighi è ancora proverbiale dopo mezzo secolo" è il ricordo di tutti. "Dovevamo rimboccarci le maniche per sistemare diversi ambienti, ma nel frattempo ci strutturavamo anche come persone". "Mi hanno messo a suonare qui a Merate e ora da 23 anni dirigo la corale della mia parrocchia".
La rimpatriata è iniziata a Vimercate nella parrocchia S. Maurizio dove ha accolto il gruppo il vicario don Giuseppe Grisa, uno di quei 21 ragazzi di Merate ordinato sacerdote nel 1985.
Ha celebrato per i suoi compagni di leva insieme a don Luigi e a don Claudio. "Se siete qui - ha detto don Claudio, 50 anni di sacerdozio - è perché i legami e le relazioni instaurate sono state importanti e hanno lasciato un segno nella vostra vita".Il gruppo non è nuovo a questi incontri, assieme anche ai sacerdoti, a cui esprimono solo e sempre gratitudine.
Il ritrovo davanti alla villa si è dovuto fermare all'ingresso perché il complesso non è più accessibile. L'ultima classe lo ha lasciato nel 2004. Ma per don Luigi non è un funerale, anche se tutti sperano che torni a rivivere e la Diocesi si ricordi di questo vecchio seminario.
"Siamo chiamati ad offrire il nostro impegno al Signore senza pretendere risultati e tanto meno riconoscimenti; lasciamo a Lui che agisca come meglio crede senza giudicare le scelte successive; ci pensa lo Spirito. Me lo ha insegnato S. Charles De Foucald, vissuto nel silenzio, a Nazareth e poi nel deserto, che apparentemente non ha lasciato niente morendo improvvisamente e tragicamente...ma poi sappiamo cosa continua a dare alla Chiesa".