La valle del Curone

Uno schiaffo di luce ti abbaglia

dal cielo l'azzurro t'invita

non vedi una grande muraglia

ma un dono in natura finita

 

la valle ovattata di verde

puntata di rosso, di rame e di giallo

nei giochi a cordoni si perde

nel corpo officiante del vallo

 

dai tronchi in fronduto fogliame

disperso e in diversa misura

un compendio ondulato di strame

qua e la fra i saltelli di altura

 

all'ombre nascoste intravedi

dei piccoli prati più scuri

e in contorno formando le sedi

di piccoli avalli, ameni e sicuri

 

ma il grande orizzonte t'invita

col caldo chiarore del sole

tu guardi la valle, ti sembra fiorita

da fonti invitanti soltanto di aiole

 

e intorno, distanti e completi

filari diritti o a seno sgusciato

sfasanti o montanti a ripeti

vitigni, di bianco o di rosso bruciato

 

quel luogo ti chiama al profondo

su un sentiero di bianco vivace

qualche Chiesa gli gira all'intorno

su di un caldo sapore di pace

 

l'imperante ragione ti scuote

ma è soltanto un ricordo lontano

non vorremmo tornar tra le mote

questa valle ci tiene per mano.

 

Umberto Colombo
Invia un messaggio alla redazione

Il tuo indirizzo email ed eventuali dati personali non verranno pubblicati.