Merate: niente fondi per Villa Confalonieri. Riscaldamento per il pubblico dal 2 novembre
Il consiglio comunale si è aperto con la comunicazione da parte del sindaco dell'esclusione di Merate, così come di tutte le altre municipalità lecchesi e più in generale del nord Italia, dai finanziamenti per la rigenerazione urbana messi a disposizione dal PNRR. Merate si era candidato con un progetto di sviluppo dei servizi culturali e museali per Villa Confalonieri e lo aveva presentato in "coppia" con Santa Maria che invece aveva puntato sulla rifunzionalizzazione degli spazi del palazzo municipale. Totale 5milioni di euro in due.
"Per trovare qualche finanziamento dobbiamo scendere fin sotto le Marche" ha commentato Massimo Panzeri "mi pare un dato da far rilevare che nessun comune del Nord prenda un euro di questi 300 milioni messi a disposizione. Ora presenteremo comunque lo studio commissionato in fase di partecipazione al bando e faremo delle riflessioni per capire come procedere".
A rispondere l'assessore Franca Maggioni che ha ricordato come si tratti di una problematica che investe tutta l'Europa e non solo le famiglie a basso reddito ma anche industrie, professionisti, artigiani che, rappresentando una garanzia di posti di lavoro, sono anche un pensiero ulteriore circa eventuali chiusure o riduzioni del personale.
Le prime bollette arrivate, ha spiegato l'assessore, hanno già evidenziato rincari importanti ma è con l'accensione degli impianti di riscaldamento, delle giornate che si fanno sempre più corte con necessità di luce già dal tardo pomeriggio che i problemi si faranno più impellenti.
Attualmente la facciata del palazzo municipale resta spento, salvo che per le illuminazioni "simboliche" in alcune giornate, sono già state fornite indicazioni per risparmiare sugli impianti, l'accensione (come detto successivamente dal sindaco) dei riscaldamenti per gli stabili comunali è slittata al 2 novembre, tranne per situazioni delicate (come nido e casa albergo Leoni, residenza di anziani). Una prima analisi della situazione e delle possibilità di intervento è stata fatta confrontandosi con le informazioni date da Arera (Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente) dove si elencano le categorie da tutelare (famiglie numerose con Isee basso, persone con reddito o pensione di cittadinanza,...)
Il comune, ha proseguito Franca Maggioni, è pronto comunque a far fronte alle richieste. Chi non riesce a pagare le bollette di gas e luce può già da ora rivolgersi agli assistenti sociali spiegando la situazione e, una volta effettuati tutti gli accertamenti, ricevere gli aiuti del caso come previsto dal regolamento già in essere.
"Stiamo valutando la possibilità di utilizzare anche l'avanzo libero di amministrazione dato che si tratterà di una spesa non ripetitiva. Gli aiuti che vogliamo erogare non sono a pioggia ma stiamo valutando con gli uffici, che ringrazio per il lavoro svolto in questi ultimi due anni di pandemia, i criteri da applicare. Noi siamo pronti a fare la nostra parte, sarebbe bello che ci fossero degli indirizzi condivisi a livello di ambito. E' nostra intenzione poi allargare la platea dei beneficiari a coloro che magari non rientrano nei parametri per poche centinaia di euro ma che, non per questo, si possono considerare in una situazione di benessere".
Soddisfatta della risposta la consigliera Riva che ha voluto ribadire come la situazione sia davvero molto critica dopo i due anni di pandemia, la guerra in corso e ora anche la crisi energetica con bollette a valori esorbitanti che vanno ad affossare situazioni già deboli e in difficoltà.
"Per trovare qualche finanziamento dobbiamo scendere fin sotto le Marche" ha commentato Massimo Panzeri "mi pare un dato da far rilevare che nessun comune del Nord prenda un euro di questi 300 milioni messi a disposizione. Ora presenteremo comunque lo studio commissionato in fase di partecipazione al bando e faremo delle riflessioni per capire come procedere".
Il consiglio è poi entrato nel vivo con la lettura da parte della consigliera Patrizia Riva di Cambia Merate dell'interrogazione (CLICCA QUI) sull'esplosione delle spese energetiche e su quali azioni il comune ha intenzione di mettere in campo per far fronte alle difficoltà che si troveranno ad affrontare soprattutto le fasce già deboli della popolazione.
Franca Maggioni e Patrizia Riva
Le prime bollette arrivate, ha spiegato l'assessore, hanno già evidenziato rincari importanti ma è con l'accensione degli impianti di riscaldamento, delle giornate che si fanno sempre più corte con necessità di luce già dal tardo pomeriggio che i problemi si faranno più impellenti.
Attualmente la facciata del palazzo municipale resta spento, salvo che per le illuminazioni "simboliche" in alcune giornate, sono già state fornite indicazioni per risparmiare sugli impianti, l'accensione (come detto successivamente dal sindaco) dei riscaldamenti per gli stabili comunali è slittata al 2 novembre, tranne per situazioni delicate (come nido e casa albergo Leoni, residenza di anziani). Una prima analisi della situazione e delle possibilità di intervento è stata fatta confrontandosi con le informazioni date da Arera (Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente) dove si elencano le categorie da tutelare (famiglie numerose con Isee basso, persone con reddito o pensione di cittadinanza,...)
Il comune, ha proseguito Franca Maggioni, è pronto comunque a far fronte alle richieste. Chi non riesce a pagare le bollette di gas e luce può già da ora rivolgersi agli assistenti sociali spiegando la situazione e, una volta effettuati tutti gli accertamenti, ricevere gli aiuti del caso come previsto dal regolamento già in essere.
"Stiamo valutando la possibilità di utilizzare anche l'avanzo libero di amministrazione dato che si tratterà di una spesa non ripetitiva. Gli aiuti che vogliamo erogare non sono a pioggia ma stiamo valutando con gli uffici, che ringrazio per il lavoro svolto in questi ultimi due anni di pandemia, i criteri da applicare. Noi siamo pronti a fare la nostra parte, sarebbe bello che ci fossero degli indirizzi condivisi a livello di ambito. E' nostra intenzione poi allargare la platea dei beneficiari a coloro che magari non rientrano nei parametri per poche centinaia di euro ma che, non per questo, si possono considerare in una situazione di benessere".
Soddisfatta della risposta la consigliera Riva che ha voluto ribadire come la situazione sia davvero molto critica dopo i due anni di pandemia, la guerra in corso e ora anche la crisi energetica con bollette a valori esorbitanti che vanno ad affossare situazioni già deboli e in difficoltà.
Alfredo Casaletto
Ad illustrare la variazione al bilancio è stato l'assessore alla partita Alfredo Casaletto.
Si procederà ad applicare parte dell'avanzo libero di amministrazione, in particolare 153mila euro in parte corrente a contrasto della crisi in Ucraina, finanziando l'aumento dei costi per il riscaldamento di scuole e uffici comunali, e 548mila euro in parte capitale per la riqualificazione della piattaforma ecologica.
La variazione è passata all'unanimità.