Ad Elisabetta
approfittiamo della nostra comune attitudine e simpatia verso il nostro giornale on-line per tranquillizzarla sul fatto che il primo cittadino di Merate non abbia interpretato il nostro comune pensiero a formulare una parola verso i capostipiti di una razza di meratesi che, ultimamente, ci hanno resi orfani del sapere dei nostri avi.
Troppo impegnato, diciamo noi, e certamente allibito nel riguardare le immagini cosi ben illustrate da MOL, delle fasi in costruzione delle rotonde di viale Verdi e di quel tenero passeggino in balìa di scriteriati.....del resto, Lui, il primo cittadino bisogna capirlo. L'ultima volta che spese parole per noi meratesi finì in tribunale. Piena assoluzione, per fortuna, ma si prese una bella "LECCA".
A proposito di viale Verdi approfittando dell'ospitalità del Direttore, ci rivolgiamo all'Avv. Casaletto.
In città, il noto Assessore ha risieduto da anni proprio in viale Verdi anche con un avviato studio.
Illustre Avvocato, perdoni innanzitutto l'ardire di noi datati brianzoli.
Cosa vuole, siamo schietti e spesso fraintesi ma i concetti da noi non vengono mai espressi a caso e può crederci sulla parola quando diciamo di aver apprezzato tutte le considerazioni da Lei rivolte a Mario, che, non come noi, Lei conosceva per averlo frequentato per qualche ora domenicale.
Non abbiamo digerito il Suo rimarcare la parlata dialettale che gli era solita e per certi versi incomprensibile a Lei, uomo del sud.
I dialetti, come ben sa, sono le naturali evoluzioni della lingua latina, hanno dunque una nobile origine.
Da difendere e tutelare.... diciamo noi.
.....e allora Avvocato su.....faccia uno sforzo, come rappresentante delle nostre istituzioni meratesi da anni, impari qualche sfumatura del nostro dialetto!
Solo così sarà dei nostri a tutti gli effetti.
Mario, al suo posto la parlata "LAGONEGRESE" l'avrebbe già memorizzata.
Le auguriamo buon lavoro. Cordialmente