Orgoglio Osnago sulle opere ambientali e stradali del Piano Marasche

Sono state depositate tra il 19 e il 20 ottobre tre interpellanze da parte del gruppo di minoranza di Osnago. Due saranno discusse nel Consiglio comunale odierno. L’altra (sul servizio di trasporto scolastico) è stata rinviata alla successiva seduta.


A ridosso del Consiglio comunale è stata pubblicata una delibera di Giunta del 14 ottobre che ha approvato la perizia di variante in merito al progetto delle opere compensative del Piano Marasche. In particolare la modifica prevede il risezionamento della rotatoria del Decathlon e la realizzazione del controviale alla s.p. 342 dir direzione Nord. Sono stati aggiornati i costi a causa dell’aumento delle materie prime e a causa delle differenti opere realizzate o da completare. Il tutto ha fatto lievitare i costi previsti di 108.964 euro rispetto all’importo di gara di 681.746 euro.



La trattativa tra i vari soggetti coinvolti (la ditta Sa-Fer, il Comune, la Provincia di Lecco) è stata lunga e le rassicurazioni dell’amministrazione comunale circa l’imminente riapertura del cantiere – rimasto bloccato in attesa di un accordo definitivo – sono state disattese. La minoranza osserva che “non è presente documentazione di cantiere con indicazione inizio e fine lavori”. Inoltre lamenta che “il cantiere non è sorvegliato in modo opportuno e in condizioni di sicurezza discutibili”. Orgoglio Osnago vuole che in Consiglio comunale si faccia il punto della situazione. Domanda il perché di questo lungo periodo di stallo. Vuole conoscere quando saranno completati i lavori e quali modifiche saranno apportate.


Anche l’altra interpellanza riguarda il Piano Marasche, ma non per opere da realizzare nel comparto commerciale stesso. L’area di intervento è più a Sud per una “compensazione ambientale” tra via dell’Artigianato, il corso del torrente Molgora e il tracciato ferroviario. Il 16 settembre la Giunta ha approvato il relativo progetto. Il gruppo di minoranza ha notato che con esso si modifica sostanzialmente il piano originario. Chiede dunque chiarimenti sul punto.


Tavola del Piano Attuativo sulle compensazioni ambientali
In effetti l’area di intervento è di appena 3.080 mq e si riduce in un ambito piuttosto ristretto rispetto a quanto si poteva apprezzare nelle Tavole del Piano Attuativo, in cui si notava una prosecuzione della fascia di interesse lungo l’asse Nord-Sud in corrispondenza del corso del torrente. Un punto focale di intervento nei piani iniziali era anche la “deframmentazione faunistica”, per garantire la transitabilità delle sponde del Molgora ai piccoli mammiferi e, veniva specificato, “anche in corrispondenza del ponte stradale e di quelli ferroviari”. Questo importante aspetto è venuto meno con il progetto approvato il mese scorso dalla Giunta.


Un dettaglio sul ponticello nella Tavola del Piano Attuativo
Gli oltre 3 mila mq occupano una porzione che attualmente è il risultato di movimenti di terra realizzati anni fa. È in parte impraticabile e caratterizzata da una vegetazione spontanea e disordinata. “Il progetto prevede il livellamento e la sistemazione del terreno con reimpiego sul posto del terreno interessato in modo da renderlo percorribile nella sua interezza e mettere in collegamento pedonale via dell’Artigianato e la Provinciale, con messa a dimora di nuove essenze alberate scelte fra quelle autorizzate, nonché la manutenzione del resto del terreno interessato – si legge nella recente relazione progettuale – Il loro posizionamento delle alberature consente la creazione di una vera e propria consistente cortina alberata e risulterà simile alle "macchie" alberate presente nella campagna della brianza lecchese, anche se di dimensioni limitate: risulterà un segno territoriale importante e praticabile che segnalerà il passaggio del torrente”.


Le carte distinguono tre zone: quella più a Nord si limita al mantenimento dello stato attuale, al centro si concentreranno le nuove piantumazioni dopo attività di sistemazione del terreno, a Sud si richiedono interventi di potatura. Le piante prescelte sono: 5 Acer spp. (campestre, montano ..), 12 Carpinus betulus, 10 Corylus avellana, 10 Cornus spp, 10 Crataegus momogyna, 10 Vibernum opulus.


La Tavola del progetto approvato in Giunta
Il costo complessivo del progetto approvato in Giunta è di 26.400 euro. Nel Piano Attuativo si parlava invece di un lavoro più consistente che pesava di più anche sul versante economico: 49.919 euro. Era inclusa persino la realizzazione della ciclabile tra la SP 342 dir e via dell’Artigianato e la relativa acquisizione di aree private. Un’opera scomparsa dal progetto, senza che nel deliberato la Giunta abbia avuto premura di fornire delucidazioni in merito.
M.P.
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