Cernusco, ''Autunno d'autore/4'': Elena Rausa presenta il 2° libro ''Ognuno riconosce i suoi''


Dopo l'esordio con "Marta nella corrente", Elena Rausa ha presentato al quarto appuntamento della rassegna "Autunno d'Autore" a Cernusco il suo secondo romanzo: "Ognuno riconosce i suoi", edito Neri Pozza. L'assessore Pietro Santoro ed Elisabetta Carta, membro della commissione biblioteca ed amica dell'autrice, hanno accompagnato Rausa in un dialogo tra quesiti e risposte sui temi trattati nel libro: primo tra tutti i disordini politici e gli attacchi terroristici degli anni '70 e '80. Difatti la trama dell'opera è intessuta durante i fatidici Anni di Piombo, che l'autrice, seppur avendoli vissuti da bambina, ha studiato ed approfondito nel tempo per cercare risposte ad azioni così drastiche e artefici di sofferenza e morte. Per poter introdurre al meglio ciò che rappresentavano gli scontri politici al pubblico presente in biblioteca, è stato proiettato uno spezzone di un documentario di RaiStoria, in cui le proteste divennero sempre più giochi di potere e distruzione e di politica si poteva morire.

L'autrice con Elisabetta Carta

Ed è in questo clima che a Milano inizia la storia raccontata nel libro, quella di Caterina, una donna che inizia a scrivere un diario di memorie per il cugino Michele, ricoverato in coma ormai in stato vegetativo. Seppur conscia dell'impossibilità di risvegliare il cugino, Caterina decide sciogliere il gomitolo dei segreti e dei legami che uniscono la sua famiglia, per farne un filo d'Arianna utile ad uscire una volta per tutte da un labirinto di ricordi sepolti e problemi irrisolti. Ha così inizio un'inchiesta da parte di Caterina, che porterà alla luce il passato e presente dei suoi genitori, del cugino Michele e della zia Anna. Quest'ultima in particolare diviene una figura misteriosa e di difficile lettura: una madre che ama e protegge il figlio, ma che come un gatto è pronta ad abbandonarlo per lasciarlo crescere da solo in un mondo che va in fiamme; una visione negativa e pessimistica della società e della politica e la certezza inquietante che per risolvere i problemi sia necessario divenire una terrorista. "Come fa una donna, individuo che genera vita, a scegliere di togliere la vita?" si chiede l'autrice.

La complessità della famiglia e la ancor più difficile situazione sociale creano una serie di quesiti a cui Caterina cercherà risposta in una serie di riflessioni che coinvolgeranno il lettore. In fondo, come da titolo "ognuno riconosce i suoi", sia nella bellezza di ritrovarsi nelle somiglianze con un amico o famigliare, sia nella pericolosità politica dovuta dal riconoscere solo e solamente i propri ideali a discapito del bene comune.

 

M.Pen.
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