Cernusco: si farà il project financing sulla illuminazione, soltanto qualche modifica

"Siamo dentro e non si può uscire". Le parole del sindaco Gennaro Toto nella Consulta Urbanistica si riferivano al project financing sull'illuminazione pubblica. Un'affermazione espressa senza darci troppo peso, ormai data per scontato, ma così sembrava non essere almeno fino al giugno scorso. Con l'estate alle porte la Giunta cernuschese era persino arrivata a chiedere un approfondimento legale per valutare se vi fossero le condizioni per ritirarsi dall'iniziativa sovracomunale [clicca QUI]. E così il primo cittadino ha fatto intendere fin dalle prime battute della seduta della Consulta Urbanistica che l'amministrazione comunale si sta muovendo all'interno del project financing sviluppato da Acinque Tecnologie (ex Varese Risorse) ed A2A. Il gruppo di maggioranza IFNC si è dovuto quindi arrendere al modello di investimento che tanto aveva criticato dai banchi della minoranza fino ad un anno fa.

Giovanni Battista Spada, Ilaria Scaccabarozzi, Ivan Ghidorzi, Roberta Cereda


L'unico margine di manovra resta la modifica della posizione dei punti luce, prevedendo anche nuovi pali, dal momento che dall'inizio del tortuoso iter per l'aggiudicazione della gara il Comune ha installato o convertito a led dei lampioni inseriti nelle previsioni di riqualificazione. Possibilità che non è stata concessa soltanto a Cernusco, ma anche agli altri Enti locali coinvolti nel progetto. C'è però poco tempo per avanzare le integrazioni. Motivo per cui entro la fine del mese la Consulta si riunirà un'altra volta. Il sindaco ha infatti chiesto dei suggerimenti alla Commissione consultiva per indicare le zone del paese critiche per quanto riguarda l'illuminazione. Alcune strade sono state indicate, ma in assenza di una piantina in formato digitale da consultare agevolmente, i membri della Consulta hanno rimandato le proprie valutazioni definitive. Toto ha inoltre informato che l'amministrazione chiederà anche di integrare la proposta con l'aggiunta di telecamere e colonnine di ricarica per le automobili e per le biciclette. Il vice presidente Lino Guglielmo ha stimolato l'amministrazione ad estendere la richiesta di suggerimenti sui luoghi da illuminare a tutti i residenti. Per Toto però l'ipotesi non sarebbe gestibile.
Un invito alla riflessione è arrivato da Roberta Cereda e da Amedeo Rigamonti. Quest'ultimo ha dichiarato: "Mi sembra che aumentare i punti luce sia controcorrente rispetto alla tendenza nazionale. Durante la crisi degli anni Settanta si riducevano le luci. Ci staremo nel bilancio o gli aumenti dei costi si riverseranno sulle tasse comunali?".

Ragionamento simile da parte di Cereda, ex assessore all'Ambiente, che si è domandata se sia il caso di illuminare ogni angolo del paese, mettendo in discussione il binomio illuminazione-sicurezza.
Il sindaco Toto ha voluto rassicurare sull'aumento dei costi, evidenziando che le opzioni smart delle nuove installazioni e di quelle riconvertite consentiranno di poter modulare la luminosità per ogni singolo lampione. Le vecchie lampade a vapore di mercurio o quelle alogene consumano sensibilmente di più rispetto alle nuove a led. Il primo cittadino ha inoltre sottolineato che se verranno installati i pannelli fotovoltaici si potranno compensare i consumi di elettricità.
Quanto alle luminarie natalizie il sindaco Toto ha reputato che l'eventuale installazione sarebbe "una possibilità molto remota". Qualche segnale simbolico potrebbe venir concesso. Il primo cittadino ha però aggiunto: "Non è detto che non faremo niente, potremmo addobbare il paese, solo senza le luci".
M.P.
Invia un messaggio alla redazione

Il tuo indirizzo email ed eventuali dati personali non verranno pubblicati.