Vimercate: 100 interventi al fegato in Chirurgia generale
Christian Cotsoglou
E' un numero che testimonia l'attenzione corposa rivolta alla chirurgia del fegato, ma anche del pancreas e delle vie biliari in generale, patrimonio esclusivo, fino a qualche tempo, delle chirurgie oncologiche dei maggiori ospedali milanesi.
Il 30% degli interventi ha interessato pazienti arrivati a Vimercate da fuori provincia; il 15 % invece da fuori regione.
Sono stati tutti trattamenti chirurgici di tumori primitivi o metastatici.
Sempre in termini statistici, il 35% degli interventi è rappresentato da resezioni epatiche maggiori (con una asportazione cioè di poco superiore al 40% del volume epatico del paziente); il 60% da resezioni minori.
Nel 5% dei casi si è operato, invece, con termoablazione, una procedura che permette di trattare il tumore (ovvero, neoplasie molto selezionate) senza entrare in sala operatoria.
"Gli interventi - ricorda Christian Cotsoglou, primario della Chirurgia Generale di Vimercate - sono stati realizzati con chirurgia tradizionale, ma anche in laparoscopia che, come noto, riduce notevolmente il tempo di degenza di pazienti e permette una ripresa post operatoria più rapida"
Per i casi più complessi c'è stato il sostegno, pre e intraoperatorio, del cosiddetto rendering 3D, che riduce non poco l'incomprensione di eventuali anomali anatomiche: "è una ricostruzione tridimensionale perfettamente sovrapponibile - aggiunge Cotsoglou - alla realtà dell'organo e dei tessuti contigui su cui si deve intervenire".
Nel trattamento dei tumori epatici significativo è stato il supporto dell'Oncologia e della Radiologia Interventistica. Decisivo anche il lavoro e l'attività del gruppo oncologico multidisciplinare dell'Ospedale che riunisce, settimanalmente, attorno ad un tavolo, su casi clinici concreti, operatori di più specialità: oltre al chirurgo di diverse branche, l'oncologo, il radiologo, l'anatomopatologo, l'endoscopista, l'anestesista, il nutrizionista e personale infermieristico dedicato.