Merate: serata sulla parità di genere nell'editoria scolastica col gruppo OraBasta

I testi scolastici hanno un ruolo fondamentale nella crescita dei bambini e ragazzi, non solo per l'apprendimento delle singole materie, ma anche per i contenuti con cui si sostengono gli insegnamenti. Che siano questi immagini rappresentative, testi per esercitazioni ed uso del linguaggio, la realtà deve essere rispecchiata nel migliore dei modi per conferire agli studenti una visione del mondo il più reale e benefico possibile. E' per questo motivo che le case editrici di tutta Italia stanno lavorando per mettere a punto regolamenti con cui risolvere problematiche contenute nei testi scolastici, partendo da quella più sensibile: la parità di genere.

Nella serata di giovedì 13 ottobre il gruppo OraBasta, unione delle forze di numerose associazioni del Meratese che ogni anno organizza eventi contro la discriminazione di genere e la violenza contro le donne in vista della Giornata internazionale del 25 novembre, si è riunito nell'aula magna di via dei Lodovichi a Merate per ospitare due responsaibili del Gruppo Editoriale ELI: Mafalda Brancaccio e Simona Franzoni, rispettivamente per la Scuola Primaria e per la Secondaria Lingue. Come spiegato dalle relatrici, il lavoro di regolamentazione e aggiornamento dei testi scolastici è molto complicato in Italia, per via del poco supporto e spesso a rilento del governo e della voce di un pubblico generalista che spesso si trova a criticare cambiamenti relativi al tema genere, cultura e parità sociale.

Monica Brancaccio, Simona Franzoni e portavoce OraBasta Manuela Zaini

Alla fine degli anni '90 l'Italia prende parte ad un progetto europeo denominato Polite (Pari Opportunità nei LIbri di TEsto), volta a promuovere il principio della parità di genere nei saperi scolastici, a cui hanno aderito anche la Presidenza del Consiglio dei Ministi, il Dipartimento per le Pari Opportunià, l'AIE (Associazione Italiana Editori) e due partner internazionali, il Portogallo e la Spagna. Scopo del progetto Polite è promuovere una riflessione culturale, didattica ed editoriale il cui esito sia quello di ripensare i libri di testo in modo tale che donne e uomini, protagonisti della cultura, della storia, della politica e della scienza siano presenti sui libri di testo in modo equilibrato e senza discriminazioni di sesso. In questo modo si vuole consegnare alle nuove generazioni una visione ed analisi del mondo più eterogenea e reale, con una migliore consapevolezza delle identità di genere, in grado di favorire nuove e diverse relazioni fra gli uomini e le donne del futuro. Per questo motivo POLITE ha indetto un Codice di autoregolazione per tutte le case editrici, affinché la prospettiva di genere divenga criterio orientativo nella stesura dei libri di testo. Purtroppo dopo vent'anni i cambiamenti sono stati pochi probabilmente a causa di una scarsa consapevolezza e di meccanismi linguistici e ideologie legate al passato e difficili da riconoscere come nocive e non più rappresentabili. Nel 2020 la deputata al gruppo Misto Alessandra Fusacchia porta in parlamento una proposta di legge con cui cambiare la costante di stereotipi sessisti e non solo, guardando più in generale al tema dell'inclusione, presente nei libri di testo. Purtoppo ad oggi la proposta fatta dalla deputata è ancora in via di approvazione.

Le case editrici non hanno però aspettato e continuato a navigare nella politica editoriale passata, ma hanno preso decisioni autonome per poter portare la parità di genere e l'inclusione nei propri libri di testo: Zanichelli con il progetto "Obiettivo 10 in parità"; Pearson con #GenerazioneParità; Rizzoli con un suo Manifesto. Il Gruppo ELI, con #ProgettoParità, ha invece dato vita ad una collaborazione con l'Università di Macerata, a cui sono stati affidati 160 testi scolastici da analizzare dettagliatamente per esplicitare disparità, luoghi comuni e qualsiasi altro tratto discriminatorio da correggere. "Se vent'anni fa lo stereotipo era nascosto dentro di noi inconsciamente, per via del fatto che questo combaciava molto spesso con la realtà, ora è nocivo per gli individui e le relazioni che creano il tessuto della società. Ogni tipologia di discriminazione, che va dal colore assegnato al genere, ai ruoli e professioni con cui donne e uomini sono rappresentati nelle immagini e testi, al tener nascosto e in qualche modo cancellare l'omosessualità e la diversità etnica e culturale, deve essere abolita" ha dichiarato Mafalda Brancaccio. "Il 25 agosto noi di ELI abbiamo stipulato un vademecum con regole precise riguardo a come intervenire. Immagini, colori, linguaggio, rappresentatività e stereotipi sono i temi che affrontiamo per creare testi scolastici che non vadano ad escludere o discriminare nessuno. Si tratta di un lavoro ancora in divenire, con molti ostacoli e complessità, ma abbiamo fiducia e sentiamo l'urgenza di dare vita ad una vera realtà di parità. Non si tratta di giustizia ma di conferire ai ragazzi la migliore visione della vita, in modo che crescano liberi da stereotipi e circondati da infinite complessità da accettare ed esplorare" ha concluso Simona Franzoni.

Anche quest'anno il calendario di eventi di OraBasta è fitto di appuntamenti, in vista della Giornata internazionale del 25 novembre: il 17 ottobre inizia al CineTeatro Manzoni di Merate una rassegna cinematografica che per quattro lunedì consecutivi proporrà pellicole al femminile; il 18 novembre alle 21.00 presso la Sala Consiliare del Comune di Robbiate andrà in scena lo spettacolo Note stuprate; dal 19 al 27 novembre si rinnova la collaborazione tra il gruppo OraBasta e l'associazione Toponomastica Femminile con una mostra allestita presso l'atrio del Comune di Merate sulle Madri Costituenti; il 19 novembre alle 21.00 presso l'Auditorium Giusi Spezzaferri di Merate si proporrà lo spettacolo di danza Medusa a cura dell'Associazione Lei A.p.s..
A conclusione delle iniziative si terrà un Flash Mob che avrà luogo il 26 novembre alle 11.00 in Piazza Prinetti, per gridare tutte e tutti insieme ORA BASTA con la violenza contro le donne.

M.Pen.
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