Brivio: acqua fresca, la spiaggetta e un bar. E' ''Toffo Beach'' il punto d'incontro estivo

In questi giorni di calura estiva, con i cartelli "chiuso per ferie" appesi ovunque, chi ha potuto ha già "mollato gli ormeggi migrando versi altri lidi". Mare o montagna, in Italia o all'esterno, per una settimana o qualcosa in più: insomma chi può si sta godendo un periodo di meritato riposo. Chi invece, per ragioni di lavoro, di portafoglio o semplicemente per scelta personale è rimasto in paese o vi ha già fatto ritorno dopo un periodo in villeggiatura, almeno a Brivio, ha un'alternativa alla classica piscina o alla gettonata gita giornaliera fuoriporta.

L'alternativa, decisamente a portata di mano, è naturalmente il fiume Adda. Basta infatti fare una passeggiata in centro, per accorgersi come il "baricentro" della vita sociale si sia spostato lungo le sponde del manzoniano corso d'acqua (o più banalmente nei bar rimasti aperti). Come ogni anno, anche in questa atipica "estate 2011", il borgo rivierasco si è trasformato, nel suo piccolo, in una location turistica, con un vivace andirivieni di pedoni e ciclisti e una simpatica "caccia" alla prima panchina ombreggiata rimasta libera. Per i "nativi", poi, e per qualche habitué proveniente da fuori paese si è nel pieno della stagione della tintarella al Toffo, il bacino d'acqua con tanto di "spiaggetta erbosa" nell'omonima località a cavallo tra i comuni di Brivio e Calco.

A "Toffo beach", ci si conosce tutti: ci sono i gruppi di ragazzini, le signore con un'abbronzatura invidiabile, gli uomini con decenni di frequentazione di quello che, per tanti, è l'appuntamento fisso di ogni pomeriggio baciato dal sole. E poi, da tre anni, ci sono loro, Elvezio e Adele, i gestori del bar stagionale che, da maggio a fine settembre serve bibite, gelati e panini ai frequentatori della spiaggetta o a chi si trova semplicemente a passare per raggiungere poi Imbersago e Paderno o "risalire" verso la diga di Olginate.

Adele ed Elvezio

Proprio ai due "baristi per passione" abbiamo chiesto di fare un primo bilancio di questa stagione: "Possiamo dire che è andata bene" sostengono entrambi  "la nostra attività è legata al tempo e quest'anno non ci possiamo lamentare. Se il primo anno il meteo ci era stato favorevole, l'anno scorso pioveva sempre. Quest'anno invece non ci possiamo lamentare anche perché questa non è il nostra prima occupazione, diciamo piuttosto che il bar è un pallino che avevamo , una cosa che ci sarebbe piaciuto avere e che siamo riusciti a ottenere, con tutti i permessi necessari".


In effetti Elvezio e Adele si occupano di altro ma, per passione, nei mesi più caldi dell'anno, vestono i panni dei baristi in quello che è a tutti gli effetti un locale con tanto di giardino esterno con sedie sotto gli ombrelloni e vista fiume. Difficile però chiamare " hobby" il loro secondo mestiere visti gli orari e la mole di lavoro che comporta, senza poi considerare che "i conti, alla fine, devono sempre tornare, anche se non pretendiamo chissà cosa. Ogni tanto arriva il momento che ci diciamo "ma chi ce l'ha fatto fare?" ma poi c'è la soddisfazione. Il servizio che offriamo è apprezzato e la gente torna volentieri".


"Io che sono un tipo piuttosto chiuso" confessa Adele  "Lavorando qui, a contatto con la gente, mi sono aperta molto" ci dice mostrandoci anche il mazzo di fiori che le hanno regalato, in segno di apprezzamento, i clienti, per il suo compleanno. "Qui bisogna ascoltare un po' tutti, alcuni tipi sono proprio dei personaggi" afferma sorridendo.

Dal canto suo Elvezio svela come la stagione 2011 si quella del caffè. "In tanti vengono qui a prenderlo". Il bar è infatti aperto, tutti i giorni, senza riposi, dal mattino fino alla sera alle 22.00 quindi, briviesi e non, ne approfittano per una colazione o un dopocena a contatto con la natura. "Ci è andata bene anche per il problema delle zanzare: sembrano essercene meno che in altre zone del paese. E poi questo posto è aperto a tutti: l'accesso è libero per cani, cavalli e altri animali; i ciclisti possono lasciare qui la loro bici; i bambini possono "scorrazzare" in sicurezza. Ognuno può fare quello che vuole, senza naturalmente arrecare disturbo agli altri".

"Toffo beach", come hanno ribattezzato i ragazzi la zona, è raggiungibile in macchina (tutti i giorni tranne quando viene istituita la ztl), a piedi, in bici e comunque "via terra" seguendo la strada asfaltata che dal castello di Brivio conduce verso Imbersago. Ma ci si può anche arrivare "via acqua" in canoa, in barca o, perché no, come fanno i più temerari, dopo un tuffo qualche centinaio di metri più a monte. Pericoloso? "Basta conoscere il fiume e usare la testa" dicono i "saggi".
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