Accadeva 40 anni fa/31, settembre 1982:  apre il cantiere del centro natatorio. Merate, palio dei rioni e rivolta dei 50

Le migliori doti personali vengono puntualmente enunciate durante le esequie. E' così da sempre. E' stato così per don Felice Viasco, parroco di Merate per 33 anni dal 1972 poi canonico del Duomo fino alla morte avvenuta nel 2019 all'età di 91 anni. Indubbiamente è stato un parroco attento e fortemente impegnato nell'ambito della Liturgia ma non sono mancate zone d'ombra. L'allontanamento delle suore dall'asilo di via don Perego provocò un durissimo scontro con il neonato Giornale di Merate, il cui direttore, Antonio Risolo definì il sacerdote un "ayatollah" con successiva feroce replica dal pulpito del Parroco contro il settimanale. Ma non fu quello il solo scontro tra giornale e parrocchia.

La nostra cronaca, del 1982 fa registrare un'altra presa di posizione assai criticata quando, senza una spiegazione, i primi di settembre, sempre dal pulpito, don Felice annunciò ai fedeli che la vendita di giornali e riviste della "Buona Stampa" non sarebbe più avvenuta attraverso i consueti canali parrocchiali. Un taglio netto che solo a Famiglia Cristiana costò un terzo delle vendite, circa 350 copie settimanali, che venivano acquistate direttamente dai fedeli in Chiesa, mentre le restanti, per la gran parte erano recapitate a domicilio da gruppi di volontari, per lo più ragazzi. E anche quel servizio, disse il parroco, sarebbe terminato con la fine dell'anno. Innumerevoli le polemiche, con il progressivo allontanamento di personaggi di spicco dall'ambito parrocchiale per avvicinarsi maggiormente a via Trento, allora sede della sezione Dc. Non solo ma fu lo stesso don Felice a sfrattare il bar Castello che con la sua presenza teneva animato il maniero e assicurava un'entrata consistente. Via il gestore, via gli inquilini. Perché di queste decisioni non furono mai rese note ma le conseguenze sono visibili anche oggi col castello completamente deserto e i locali di quello che fu il più bel bar di Merate tristemente polverosi e abbandonati con gli scuri mezzi rotti proprio sulla piazza.


Il 5 settembre la Casa di riposo di Brivio festeggia il cinquantesimo anniversario.  La "Carlo e Elisa Frigerio", fondata nel 1932 è retta da un consiglio di amministrazione presieduto da parroco don Carlo Mariani (siamo nel 1982...!), vi lavorano 5 suore di S. Giovanna Antida di Thouret e 25 tra inservienti e personale di assistenza.

Carlo Pirovano, Tino Redaelli, Aldo Gerosa


Un meritato ricordo di tre personaggi che hanno fatto grande la Polisportiva Libertas Cernuschese: Carlo Pirovano, storico presidente, Aldo Gerosa, vice presidente in quell'anno, prematuramente scomparso e Tino Redaelli, tra i maggiori sponsor. Sulla Libertas, nel 1982, cade l'onere di organizzare il tradizionale "Settembre Cernuschese che, tra le numerose manifestazioni, prevede anche un palio dei rioni con il paese suddiviso in quattro aree: via Monza, Oltre Molgora, Oltre Statale e Nord e Centro.

Claudio Seveso, Marchesani, Cereda


Ed altri tre personaggi che, a loro volta, hanno dato grandissimo lustro al Motoclub Merate, fondato nel 1932 e che nell'anno di cui scriviamo festeggia il cinquantesimo, dopo l'annata d'oro 1981 con la conquista di ben tre titoli nazionali.


Il 31 agosto un violentissimo nubifragio si abbatte su tutto il meratese. Pioggia a secchiate, tuoni, lampi e grandine provocano danni per centinaia di milioni di lire soprattutto all'agricoltura. Ma non mancano tetti scoperchiati, auto danneggiate dai rami spezzati degli alberi, piante strappate dalle radici. L'acqua allaga scantinati, laboratori di produzione, soprattutto pasticcerie e bar, box, alloggi al piano terra. Come conclude l'articolista dell'epoca, Angelo Baiguini, "... Dove non era riuscita la siccità che per intere settimane nel mese di luglio aveva "arrostito" il Meratese, è giunta la grandine a completare i danni alle colture".


Ecco un'altra carrellata di belle foto d'epoca. In questo caso siamo alla vigilia della ripresa del campionato di calcio minore. La prima sfilata di squadre sono quelle che militano in seconda categoria.



La seconda sfilata, invece, le formazioni che giocano in terza categoria.



L'avevano ribattezzata "La rivolta dei cinquantenni" perché in 50 avevano firmato un documento di forte critica all'operato di alcuni carabinieri impegnati in operazioni di contrasto allo spaccio di droga. Con circa  cartelli affissi per la città e dintorni questo folto gruppo di giovani esponeva la propria visione del fenomeno contestando alcuni metodi ritenuti eccessivamente sbrigativi delle forze dell'ordine. La clamorosa iniziativa coglie di sorpresa il Palazzo. Il sindaco Giuseppe Ghezzi promette che se ne parlerà nel prossimo Consiglio comunale anche se, fa presente, durante l'estate sono giunte in comune tantissime lamentele di cittadini per schiamazzi notturni e atti osceni. Più cauto il Pci che chiede strutture per l'aggregazione giovanile e una puntuale verifica della denunce dei ragazzi.

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Ci siamo: terminati i sopralluoghi tecnici da parte dell'impresa vincitrice dell'appalto, la Nessi & Maiocchi di Como, apre il cantiere del centro natatorio di via Trieste, accanto al Tennis club Roseda. L'investimento è di 1,4 miliardi di lire finanziato con 300 milioni del bilancio comunale, 100 milioni con contributo regionale, 450 milioni con mutuo della Cassa depositi e Prestiti e 550 milioni con sottoscrizione di un finanziamento con la Banca Briantea che a sua volta si è impegnata a sottoscrivere analogo impegno finanziario con il Credito Sportivo. Il progetto prevede la realizzazione di una struttura prefabbricata idonea a ospitare una piscina per adulti di 25 mt. Per 12,5 profonda tra 1,20 e 1,80 mt capace di 470 metri cubi d'acqua; e una per bambini di 60 mq. profonda da 0,60 a 0,90 mt capace di 47 mc. d'acqua.
Sono oltre 130 i bambini iscritti al corso di tennis, organizzato dall'A.S. Merate e affidato al maestro Mario Mandelli con la collaborazione tecnica di Barbara Ruffinoni. I corsi si tengono presso il tennis club Roseda.


Sessanta bambini tra i cinque e i dieci anni di età partecipano alla gara di pesca organizzata dalla SPS Lomagna con la collaborazione della commissione comunale Sport e tempo libero. Teatro della gara . . . .il torrente Curone, allora ricco di trote.

 

Continua a Merate il Palio dei Rioni iniziato il 19 settembre con la festa degli oratori. Cinque le formazioni in campo in rappresentanza di altrettante zone del paese: Blu, gialli, verdi, azzurri e rossi. Sulla scia del mitico palio "inventato" tra la fine degli anni cinquanta e i primi anni sessanta da don Peppino Fumagalli e i suoi ragazzi. Le gare sono tantissime tra cui la difficile caccia al tesoro. Vinta dai verdi dell'area San Bartolomeo con quartier generale in piazza Prinetti. A metà "torneo" con la scoperta del tesoro, i Verdi guidano la classifica con 147 punti; al secondo posto il rione Sant'Ambrogio, colore blu, con punto di ritrovo in via Trieste, però con un misero 36 punti. Al terzo posto il rione dei rossi, area San Gregorio. Al quarto posto i gialli del rione San Dionigi. Al quinto gli azzurri di via Santa Maria di Loreto.

 
Quasi trentamila visitatori, 120 ambulanti e venti uomini impegnati nel servizio d'ordine. Sono i numeri della grande festa della Beata Vergine di Brivio. In serata il tradizionale spettacolo pirotecnico dell'azienda di Almenno e il giorno dopo la mostra agricola e l'attesissima "cuccagna sul fiume". La sottoscrizione a premi ha fatto da corollario alla lunga festa. Nessun problema grazie a carabinieri e vigili urbani anche del circondario. Solo l'annosa carenza di parcheggi.


Una squadra maschile e una femminile di pallavolo - entrambe campioni del girone provinciale - hanno rappresentato Merate ai Giochi della gioventù di Spoleto. Ben 96 squadre in campo in rappresentanza di tutte le province italiane. Nono posto assoluto per le femmine, "solo" 32.mo per i maschi.

 
31/continua
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