Il grande balzello del carburante

Stamattina mi sono recato al distributore sito in prossimità della CONAD di Merate e, mio malgrado, ho rilevato uno scostamento di ben 20 centesimi in più fra il DIESEL e la BENZINA VERDE. A mio avviso questa continua speculazione sta facendo crescere i prezzi al consumo a dismisura, a danno della collettività e delle imprese di trasporto dei beni di prima necessità e di quelli ordinari.
L'interrogativo che mi pongo e quello che sottopongo alla Vs attenzione è il seguente: come mai un prodotto petrolifero, quale ad esempio il DIESEL, pur essendo meno raffinato, arrivi a costare più della BENZINA, quando per anni fra le due tipologie di carburanti l'oscillazione è sempre stata più favorevole al diesel, seppure di pochi centesimi?
Detto fatto, ecco la risposta che mi è stata fornita da chi si fornisce direttamente dalle Società petrolifere: " Lei non sa che questi aumenti vengono decisi direttamente alla fonte su imput governativo e che seppure vi sia stata una minima riduzione delle accise, lo STATO, fra IVA, ACCISE ED ADEGUAMENTI AL RIALZO, deve immancabilmente avere degli introiti che agli occhi dei consumatori passano inosservati".
Aggiungerei che tali prezzi a livello europeo non sono mai stati uniformati e che l'Italia ha sempre sostenuto dei costi proibitivi ed ingiustificati.
Si vuole intervenire in tal senso, oppure per favorire l'auto elettrica si continuano ad affossare le tecnologie avanzate dei motori diesel e benzina che, grazie a svariati accorgimenti tecnici come i filtri antiparticolati, motori calibrati e leggeri meno inquinanti, per distruggere poi le industrie automobilistiche e tutto l'indotto annesso? Speriamo che il nuovo Governo ponga rimedio a queste autentiche mascalzonate ed intrecci di potere davvero incomprensibili.
Cordiali saluti