Ucraina: pericolosa escalation

Gli echi sempre più preoccupanti che vengono dalla guerra in Ucraina, ci impongono un monito imperante che è la ricerca della pace ad ogni costo!
E'auspicabile e necessario un cambio di rotta del fronte Occidentale, gli USA, la NATO, l'Unione Europea, che sappia imporre la sospensione delle azioni militari ed indurre le parti belligeranti, Russia ed Ucraina, ad una soluzione diplomatica del conflitto.
Gli orrori della guerra miscelano tra loro violenza, stragi, stupri, crimini all'umanità, azioni terroristiche criminali predeterminate che impongono il sostegno mediatico con le correlate omissioni e menzogne da propinare agli ignari ascoltatori nel sostenere l'una o l'altra parte, attribuendo l'inimmaginabile ed ogni male al campo avversario ed ovviamente ogni bene alla propria parte, diffondendo insieme alle menzogne, l'odio e la paura.
Questo è quello che da troppi anni sta avvenendo nella guerra mediatica ufficiale di Stato e non solo, incuranti di una spirale sempre più stringente che impone a chi si trova isolato e con le spalle al muro, sul campo, di ricorrere ad armi sempre più aggressive e pericolose sino alla minaccia reale all'uso di armi atomiche.
Il merito e la superiorità militare acquisita sul campo dall'esercito Ucraino, grazie al sostegno occidentale, le gesta terroristiche criminali compiute nel Mar Baltico con l'esplosione dei due gasdotti Nord Strem 1 e 2, l'attacco al ponte Kerch che collega la Crimea alla Russia, l'annessione unilaterale delle quattro regioni del Donbass della Russia, documentano la necessità di un intervento urgente che ponga fine all'azione militare e apra un confronto diplomatico a trazione USA, quale regista sempre meno occulto in questa guerra fratricida che pone a repentaglio il mondo intero.
In Italia, Sabato 8 ottobre si è tenuto a Roma una grande manifestazione nazionale della CGIL, ad un anno dal vile assalto fascista della sede nazionale, è stata una grande risposta democratica per emarginare le forze reazionarie ed oscurantiste e rilanciare, ribadire un messaggio al Paese al nuovo governo di destra che si dovrà insediare per porre al centro l'emergenza del lavoro e delle imprese, misure a tutela delle fasce sociali più deboli ed esposte ad una crisi economica che incombe e rischia di travolgerci.
Il tema della pace è riecheggiato in più occasioni, la CGIL nella sua battaglia di difesa del lavoro e dei diritti delle fasce sociali più deboli del paese, rappresenta un baluardo per l'impegno e la lotta alla salvaguardia della pace, insieme a tutte le Organizzazioni Sindacali, le forze politiche progressiste, la totalità delle Associazioni del volontariato, presto, scenderanno in piazza per rivendicare una svolta ed un impegno concreto sia del governo ma anche delle Istituzioni Europee e mondiali, per la fine della guerra in Ucraina, noi saremo con loro!
Sergio Fenaroli
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