Il mastrogiardiniere/27: come scegliere il terriccio giusto per le fioriere di casa

Se avete domande, dubbi, curiosità, criticità del vostro verde da sottoporre al "mastro" inviatele pure a redazione@merateonline.it oppure scrivete al numero 340.957.40.11 corredando il vostro scritto possibilmente di fotografie.


Buon giorno,
oggi parliamo di terricci o substrati per avere una minima conoscenza e saper scegliere il terriccio giusto per le piante che abbiamo nelle fioriere e vasi di casa.



CHE FUNZIONE DEVE AVERE UN SUBSTRATO DI COLTIVAZIONE?

Per substrato s'intende un materiale più o meno inerte con una triplice funzione: dare ancoraggio e supporto alle radici, trattenere e contenere l'acqua ed i nutrienti. 
a) la fase solida assicura l'ancoraggio all'apparato radicale e garantisce la stabilità fisica della pianta;
b) la fase liquida assicura alla pianta l'approvvigionamento idrico e nutritivo;
c) la fase gassosa permette gli scambi "ossigeno - anidride carbonica" necessari al corretto svolgimento della respirazione radicale e microbiologica.
Ciascun substrato colturale è caratterizzato da una sua diversa ripartizione volumetrica secondo i differenti costituenti.

ORIGINE DEI SUBSTRATI
Nei sacchetti di terriccio possiamo trovare dei substrati di origine diversa e in percentuale differenti a secondo del tipo di utilizzo legato soprattutto al genere di pianta che dobbiamo coltivare.

ORGANICA:
Substrati di sedimentazione (torba) Scarti di lavorazione organica (compost fibra di cocco pula di riso)

MINERALE:
Inerti (pomice lapillo agri perlite sabbia) CONGLOMERATI: Bituminosi e di sintesi, (argilla espansa polistirolo) ecc.


SUBSTRATI SEMPLICI E COMPOSTI:
i substrati per la coltivazione e la crescita delle piante, ma soprattutto per un ottimale sviluppo dell'apparato radicale possono essere di tipo:

SEMPLICE, COSTITUITO DA UN SOLO SUBSTRATO TIPO, solo torba per piante acidofile (azalee rhododendri) solo argilla espansa per la coltivazione delle piante in idrocoltura

COMPOSTO, costituito da un insieme di substrati (organici minerali conglomerati) in percentuale diversa, a seconda delle esigenze della coltura o specie. Possiamo trovare in commercio: terriccio per acidofile, terriccio per agrumi, terriccio per piante grasse, terriccio per fioriere, terriccio per orchidee, terriccio per orto e semine, terriccio per tappeti erbosi e tanti altri ancora che le aziende produttrici di terricciati compongono miscelando in percentuali diversi nello specifico per ogni genere di pianta e che noi dovremmo preferire al classico terriccio universale. I professionisti che coltivano piante acidofile gerani crisantemi piante d'appartamento e tante altre, usano i terricci specifici e preparati professionalmente dalle aziende produttrici di terricciati, perché non dobbiamo farlo anche noi?


TORBA: IL MATERIALE PIÙ NOBILE

Per torba, si intende il prodotto derivante dalla decomposizione anaerobica (SENZA OSSIGENO) di tessuti vegetali. La torba è un deposito composto da resti vegetali sprofondati e impregnati d'acqua che, a causa dell'acidità, dell'ambiente, la mancanza quasi totale presenza di ossigeno non possono decomporsi interamente. Facendo una lunga stratificazioni nei millenni, per arrivare a creare, circa 3 cm di torba stratificata dopo un periodo lungo 100 anni.

La Torba venduta in commercio si divide in tre principali tipologie: Torba o terriccio per piante acidofile Torba bionda acida di sfagno Torba mista neutralizzata Le tre torbe hanno una struttura chimica diversa La Torba o terriccio per acidofile è una torba dal pH acido (4,5 - 5,5) e con gli ammendanti organici incorporati. La Torba bionda acida di sfagno è una torba purissima dal pH bassissimo (3 - 3,5), quasi priva d'azoto e sali minerali, perfetta per le piante carnivore che vivono nelle torbiere, e aggiunta nelle aiuole aiuta ad abbassare il ph della terra. La Torba mista neutralizzata è una miscela di varie torbe a pH neutro (6-7) adatta per l'uso di tutte le piante non acidofile.



IL PH E ACIDITA' DEL TERRENO
Il pH e l'acidità del terreno agisce direttamente sulla capacità delle radici di assorbire gli elementi nutritivi dal terreno. In altre parole, anche se nel terreno sono presenti gli elementi nutritivi, la pianta, a seconda del pH, potrebbe non essere in grado di assorbirli, ad esempio un terreno troppo acido porta ad una limitazione dell'assorbimento del calcio, che è responsabile del marciume apicale e al contrario un terreno troppo calcareo la difficoltà delle acidofile di poter crescere armoniosamente.



Se dovete coltivare piante acidofile in una fioriera acquistate terriccio per piante acidofile. Se volete coltivare in terra le stesse piante fate le analisi al terreno per verificare il Ph con le cartine torna sole che acquisterete in farmacia o nei garden ben forniti; così da poter modificare il ph aggiungendo gli elementi come nell'esempio dell'immagine. Le dosi per la riduzione di 0.5-1 unità di pH sono necessari: 20 g/ per m2 di zolfo fine. Ha una azione più lenta ma più prolungata. 100-120 g/m2 di solfato ferroso. Ha una azione più rapida ma meno persistente.


TERRICCIO DI COMPOSTATO VERDE MISTO

Da pochi anni a questa parte all'interno del terriccio si usa aggiungere alla più nobile torba, in percentuali diverse, ammendate compostato misto da recupero del verde e umido civile che se presente in percentuali minime potrebbe essere considerato per quanto mi riguarda una miscela di discreta qualità (attenzione solo compost non va per niente bene perché non si può considerare terriccio ma un ammendante instabile con pochissime funzioni di base che dovrebbe avere un substrato. Se leggete sul retro del sacchetto del terriccio, nel riquadro composizione come primo nome partendo dall'alto ammendante compostato misto e il costo confrontato con altri terricci è relativamente basso io farei un pensierino e sceglierei qualcosa di meglio. Spero che la mia spiegazione sia stata esauriente! Scegliete il terriccio migliore per le vostre piante, mi raccomando, così da darvi soddisfazioni migliori.


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